Buongiorno, Notters.
Oggi vi parlo di “Mela” di Lucia Cantoni, un romance allegro, spensierato e dolce, una piccola e piacevole ventata di aria fresca tra le mille corse e i mille impegni che si possono avere durante una settimana.
Ogni tanto una lettura così ci vuole, per staccare un poco la spina, per trovare un sorriso o un attimo di leggerezza.
TITOLO: Mela²
AUTRICE: Lucia Cantoni
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 14 Giugno 2016
GENERE: Contemporary Romance
FORMATO: eBook/Cartaceo
PAGINE: 201
PREZZO: € 0,99/€ 9,78
SINOSSI
Per Diletta l’amore è sempre stato un argomento spinoso.
La sua taglia 46 non si concilia affatto con gli ideali di bellezza propinati dalle riviste o desiderati dagli uomini. Questo è ciò che pensa fino al fortuito incontro con il suo giovane capo.
Leonardo è bello e sicuro di sé, oltre che estremamente convincente. In un battere di ciglia Diletta si ritrova tra le mani il lavoro che ha sempre sognato ed è costretta a fare i conti con le attenzioni di un uomo che sembra uscito da una fiaba dalle tinte romantiche.
Ma se a ogni sogno corrispondesse un incubo? La visione onirica in questione ha le fattezze di Evan Lancaster, fratello del suo capo. Evan è l’opposto di Leonardo e le loro personalità risultano complementari come il giorno e la notte, come il principe azzurro e quello delle tenebre…
E se alla fine dei conti non fosse tutto oro quello che luccica? A Diletta il compito di scoprirlo…
RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER***
Diletta, 24 anni, taglia 46, grandi occhi verdi, dolce e sensibile, con qualche insicurezza ma al tempo stesso dotata di grinta, anche se a volte sembra dimenticarsene, o forse, in un mondo dove la perfezione e la bellezza portano una taglia extrasmall e tacchi vertiginosi , a volte è preferibile stare dietro le quinte, nell’ombra, lontano dai riflettori, ma sognando ancora un bel principe azzurro che ci venga a salvare.
E se esistesse davvero? Se l’uomo più attraente, dolce e affascinante esistesse e avesse occhi solo per noi, comuni mortali che sappiamo vedere con il cuore oltre il trucco e la scintillante apparenza?
Sembra (quasi) una favola.
Un giorno per caso le strade di Diletta e di Leonardo Lancaster si incontrano e qualcosa scatta.
Una magia, un battito accelerato del cuore.
Leonardo è l’uomo ideale.
Bello, sexy, desiderato da tutte le donne.
Capelli lunghi biondi, occhi azzurri, sorriso luminoso, un carattere affabile e disponibile.
Un ragazzo di cui è impossibile non innamorarsi.
E, per uno strano caso del destino, sembra interessarsi a Diletta.
Il signor Lancaster, con mia grande sorpresa, si alzò nel suo metro e ottantacinque abbondante, fece il giro della scrivania e mi prese la mano nella sua, chinandosi a baciarla. «Incantato» sussurrò con voce bassa e suadente.
Poi, notando la mia espressione sorpresa, si affrettò ad aggiungere: «le domando scusa se l’ho infastidita, sono vecchie abitudini che mi ha inculcato mia madre riguardo alla cavalleria.»
«Non si deve scusare di nulla…» mormorai a disagio.
«Comunque io sono Leonardo.»
A Diletta non manca nulla: è dolce e ironica, forse non si rende conto di quanto sia bella, dentro e fuori, forse a volte dà un po’ troppo peso a quei chili di troppo.
Ma lei è una forza della natura, romantica e disincantata al tempo stesso, sensibile e provocatoria.
Solo ancora non si conosce abbastanza bene.
Ma forse è arrivato finalmente il suo momento.
Il momento di mostrare quanto vale.
E quando Leonardo le offre l’occasione della sua vita, lei sa che non può rinunciarci.
È arrivato il momento di mostrare quanto vale, il suo talento, la sua bravura.
E si sa, ogni occasione che si presenta nella vita è irripetibile.
Bisogna cogliere sempre l’attimo, ogni opportunità.
Così Diletta accetta il lavoro che le offre Leonardo.
Ferma e determinata, ben decisa a dimostrare quanto vale sul campo lavorativo.. e a tener lontana l’attrazione che la spinge verso il suo nuovo capo.
Anche se sembra impossibile.
Leonardo , ai suoi occhi, è davvero l’uomo ideale, così cavalleresco, sembra appartenere a tempi lontani e remoti, così galante, dolce, comprensivo.
Ma a volte il destino si diverte a portare scompiglio.
E la dolce Diletta non ha fatto i conti con l’altra faccia della mela…con l’altro fratello Lancaster.
La porta scorrevole dell’ascensore si aprì di scatto e un giovane ne spuntò fuori in tutta fretta praticamente caracollandomi addosso.
Persi l’equilibrio e caddi pesantemente sul fondoschiena.
Ahi! Alzai gli occhi irritata per incontrarne un altro paio brucianti; orgogliose fiamme azzurre che dichiaravano il loro disprezzo.
Raccolse la sua costosa ventiquattrore di pelle mormorando improperi in mia direzione. «Non le hanno mai insegnato a non stare tra i piedi?» mi sentii stupidamente mortificata.
«Mi dispiace! Io non…»
«Lasci stare!» mi interruppe bruscamente «Non ho temp o di ascoltare le sue scuse.»
Mi abbandonò lì allibita e ancora con il sedere per terra, mentre mettevo a fuoco la sua figura alta e flessuosa che si allontanava.
Mi rialzai massaggiandomi la parte dolorante e cominciai a pensare, sconvolta, che forse mio padre aveva ragione; o quel palazzo era un luogo di ritrovo per angeli caduti o avevo bisogno di un uomo.
Se Leonardo è la luce, il calore, un faro nella notte, Evan è la notte cupa e fredda, quello che bisognerebbe evitare appena si incontra.
Ironico tendente al sarcasmo, sfrontato, così sicuro di sé da sembrare strafottente e antipatico, provocatorio, irresponsabile, allergico alle regole e ai divieti, viene quasi considerato la pecora nera della famiglia, perché più libero, più disinibito, sia nella vita privata e nelle relazioni che sul lavoro.
Per lui non esiste la parola no.
Se vuole una cosa, se la prende.
Se vuole divertirsi, si diverte.
Se non vuole responsabilità, non se le prende.
E, per qualche strano motivo che Diletta non capisce, sembra volere lei.
Fu lui ad avvicinarsi con fare provocatorio. Vidi i suoi occhi illuminarsi maliziosi e chiusi i miei serrando le labbra. Sentii la sua bocca appoggiarsi morbida su di me e fremetti.
Il lupo cattivo.
Un uomo che sembra non volersi mai assumere responsabilità.
Un uomo di cui diffidare, da cui stare lontani…da cui fuggire.
Al confronto Diletta sembra una coniglietta spaurita.
Nonostante abbia una lingua tagliente e un’ironia sorprendente.
Sembrano però cacciatore e preda.
Sembrano, appunto.
E se fosse tutta semplice apparenza?
Se quella che Evan indossa fosse una maschera?
Se fosse di più, molto di più di quello che mostra al resto del mondo?
Diletta è combattuta.
Prima il nulla, adesso si ritrova contesa tra i due fratelli.
Da una parte la dolcezza e le premure di Leonardo, dall’altra l’impulsività e la leggerezza di Evan.
Da una parte il principe azzurro, dall’altra il lupo cattivo.
Un principe azzurro dolce, premuroso, romantico.
Un lupo cattivo che nasconde la sua vera essenza.
«Diletta…» lo osservai sorpresa e ancora una volta mi diedi della stupida; adoravo quella sua maledetta fossetta! «Sì?» risposi titubante.
«Domani sarò di nuovo il tuo datore di lavoro e tu la mia impiegata ma domani non è ancora arrivato…» sussurrò, appoggiando le forti braccia al mio sedile e avvicinando pericolosamente il suo viso al mio.
Mi osservava dolce, come se avesse voluto imprimersi la mia immagine nella memoria e io sospirai; era tutto vero o era un altro dei miei soliti film mentali? Ero certa che prima o poi mi avrebbero assegnato l’oscar come miglior regista.
Mi concesse tutto il tempo del mondo per decidere di allontanarmi; allontanarlo; oppormi; fare qualsiasi cosa… ma rimasi immobile, in attesa. Allora mi sfiorò dolcemente le labbra con le sue.
Fu solo un attimo ma rimasi senza fiato; una semplice e dolce carezza, prima di tornare al suo posto. «Buonanotte, Diletta» sussurrò con quel sorriso da angelo tentatore.
«Buonanotte, Leonardo» fu l’unica cosa che riuscii a dire.
Ma a volte l’apparenza inganna.
Evan nasconde molto dentro di sé, dietro la sua aria provocatoria e ironica, dietro le sue frecciatine e allusioni, dietro il suo modo spensierato e leggero di prendere la vita, dietro i suoi sorrisi sghembi, dietro ogni suo gesto in superficie.
E Diletta sembra vedere oltre, sembra intoccare quella sua facciata…sembra toccare corde che mai nessuno aveva toccato o sfiorato prima.
Sembra vedergli oltre, sembra vedergli dentro.
E se ne sente attratta.
Ogni gesto in lui la attrae.
Anche se è sbagliato, sa che lo è.
O che dovrebbe esserlo.
Eppure….
Evan non sarebbe mai cambiato, ma forse quella era una fortuna, perché tra le nebbie della sua bastardaggine cominciavo a intravedere anche qualcosa di buono.
Mi riaccompagnò al lavoro e davanti a quel ascensore mi ritrovai in imbarazzo; ero arrivata, le nostre strade si dividevano e io non sapevo cosa dire, mi sentivo tremendamente in debito con lui e non mi piaceva esserlo con Evan Lancaster.
Cercò di soffocare una risata mascherandola con un colpo di tosse. «Che c’è?» gli domandai un po’ infastidita.
«Didi, faccio tutto questo perché ti voglio bene, non credere che vorrò qualcosa in cambio» mi sentii tremendamente in colpa per averlo pensato e forse anche di più per il fatto che Evan l’avesse capito.
Tutti sembrano indossare una maschera.
La coniglietta spaurita ma determinata.
Il lupo cattivo ma con un grande cuore.
Il principe azzurro dolce ma con una macchia sull’anima.
E se ci fosse qualcosa di più?
Se una scelta apparentemente sbagliata fosse quella più giusta?
Se quello che si potrebbe considerare l’errore più madornale da fare, in realtà fosse l’unica cosa in grado di farci stare bene, di renderci veramente felici?
Ogni scelta comporta delle conseguenze.
E una scelta va fatta.
Ascoltando sempre il proprio cuore.
E a volte la verità è più sconvolgente di quanto si potesse pensare.
E a volte una cosiddetta scelta “sbagliata” potrebbe rivelarsi l’unica che si rifarebbe tra migliaia, l’unica che conduca alla felicità.
Una lettura piacevole, che scorre fluida e leggera, una lettura che mi ha tenuto comunque piacevolmente compagnia e che non vedo perché non dovrei consigliare 😉
Serenella.
Il mio giudizio: