Buongiorno, Notters!
Oggi è con piacere che vi parlo di “Anime di luce” di Lina Giudetti, un fantasy mitologico che ripercorre la storia di Perseo.
Sin da piccola mi sono sempre piaciuti i miti sulle divinità, li divoravo uno per uno e devo dire che è stato un vero piacere poterlo leggere in anteprima.
Dopo un inizio un poco lento, mi ha catturato e mi sono appassionata alle vicende raccontate.
E ammetto che sono curiosa di leggere gli altri libri 😉
TITOLO: Anime di Luce – Perseo
AUTRICE: Lina Giudetti
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 25 Febbraio 2017
FORMATO: eBook
PAGINE: 428
PREZZO: € 2,99
SINOSSI
«Non siamo fatti tutti allo stesso modo. Molti di noi non sono violenti con le donne e non sarebbero mai capaci di maltrattarle.»
«Sì, lo so. Ho solo bisogno di tempo.»
«Non volete dirmi quando e chi è stato a ferirvi?»
«Non ricordo con esattezza. Forse Javier con la sua spada o uno dei suoi amici mentre mi minacciavano.»
«Che viscide canaglie che sono stati!»
«Non preoccuparti, passerà, è solo una ferita lieve in fondo e ora comunque sto bene.»
Si fissarono a lungo, poi lui le sorrise e a lei parve di perdersi in quei suoi occhi così vivi e così magnetici che la invadevano nel profondo, devastando l’innocenza del suo spirito ogni volta in cui li guardava. Nell’azzurro intenso che li caratterizzava, ravvisò ancora una volta quella scintilla selvaggia che tanto l’attraeva guardare e sentì mancarle il respiro per qualche momento. Il cuore iniziò anche a batterle forte in preda a una violenta emozione che non aveva mai provato prima di allora nel trovarsi vicino a un uomo.
Romanzo questo, in chiave molto romantica della storia dell’eroe greco Perseo che non seguendo fedelmente gli schemi e le allegorie della mitologia greca, si concentra per lo più sulla tenera storia d’amore proprio tra Perseo e la bella ed eterea principessa Andromeda. Lei, per volere dell’oracolo di Ammone, viene incatenata nuda a una roccia sulle coste di Israele e proprio quando dieci guerrieri rudi e irruenti giungono lì per caso con una nave e cercano di violentarla, Perseo, trovandosi in volo con Pegaso, interviene e la salva.
Vengono comunque anche narrate come in una favola antica, la nascita, l’infanzia e la gioventù vissuta da lui, bello e coraggioso cavaliere senza macchia che vivrà un costante rapporto conflittuale con la propria natura di mezzosangue. Perseo infatti, è il figlio che il grande Zeus ha avuto con la mortale Danae, ma scoprirà questa verità, solo quando si appresterà a compiere sedici anni perché sarà il suo stesso fratello Hermes a rivelargliela.
Cresciuto per anni sull’isola di Serifo e divenuto uno tra i guerrieri più forti di Atena, egli non tradirà mai la sua natura di angelo di bontà disceso dal cielo con il preciso fine divino di risollevare le sorti di Argo, la sua reale terra d’origine dominata dalla tirannia di Acrisio.
Questa versione di Perseo non narra avventure di guerra, né le solite battaglie tra le forze del bene e le forze del male, ma rivisita in chiave libera, alternativa, sentimentale e fantasiosa, la versione del mito medesimo scritta da Ovidio nel quarto libro de’ “Le Metamorfosi”.
Anime di luce è il titolo di una sorta di saga ibrido di tematiche basate sulla mitologia greca e tematiche basate sulla leggendaria Atlantide. “Perseo” è un romanzo che collegandosi agli altri romanzi (parte di una duologia) “Miracoli ad Atlantide” e “Tumulto ad Atlantide” – che pure hanno come protagonista secondario Perseo in scene inedite dunque qui non contenute – ne rappresenta solo un episodio.
RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!***
Gli Atlantidei avevano percorso troppi sentieri oscuri, varcando delle porte proibite, mentre i capi delle nazioni avevano cominciato a uccidersi perfino tra consanguinei pur di affermare i loro poteri e domini. Così, tra guerre, prevaricazioni, magie nere e mutazioni genetiche, l’equilibrio, l’armonia e l’amore avevano smesso ancora una volta di regnare sulla terra, gettandola nel caos. Seguì inevitabilmente una nuova, lunga battaglia tra le tenebre e la luce e per volere divino, un altro diluvio cancellò dal pianeta, tutto quello che l’aveva sconvolto.
Un’altra era finì e diverse catastrofi naturali distrussero facendo affondare negli abissi degli oceani, alcune nazioni e anche intere porzioni di terra di Atlantide. Di essa non rimasero che cinque isole stavolta. I figli di Sirio cercarono come sempre di cominciare tutto daccapo per riportare l’amore sul pianeta, ma soltanto poche razze di uomini buoni vennero salvate.
Atlantide. La città mitica, la città perduta.
Gli uomini che sembrano portare avanti solo guerra e distruzione.
Sangue che scorre per le vie.
Violenza, lotte per il potere, egoismo.
È in questo contesto che nasce Perseo.
Un eroe diverso.
Un’anima pura.
Una vera anima di luce.
Una profezia. Un oracolo. E tutto precipita nel caos.
Un padre che rinnega addirittura sua figlia per paura, per timore del futuro.
Che la rinchiude in una torre, la sottrae alla vita perché gli è stato predetto che verrà ucciso per mano del sangue del suo sangue.
La principessa Danae trascorre le sue giornate piangendo, pensando alla morte…Desiderando la morte.
Perché sa che non vivere è morire.
E le sue grida e le sue lacrime arrivano fino all’Olimpo.
Zeus arriva in suo aiuto e le dona l’unica cosa in grado di salvarla: un bambino.
«Vuoi dire che sei venuto a liberarmi?» Il volto di Danae si illuminò di gioia e speranza. «No, mia dolce e pura fanciulla, non è ancora arrivato il tempo di essere libera per te. Hai la mia parola che un giorno non lontano, non sarai più prigioniera tra queste mura ma fino ad allora, dovrai avere pazienza e nel frattempo, ti farò un dono molto speciale che ti aiuterà a sopportare il periodo di prigionia senza più implorare la morte.»
«E quale sarà questo dono?»
«Un bambino.»
«Un… un bambino?»
Danae si asciugò le lacrime dal viso. «Sì, ma non sarà un bambino qualunque. Egli non è di questa terra, la sua anima è molto antica e avanzata, è un figlio della luce che nascerà e vivrà per mettere fine alla tirannia di Acrisio un giorno, cambiando in meglio molte cose nel tuo paese.» «Io… io forse sto sognando…»
«No cara, non è un sogno. Tu dovrai crescere questo bambino, questo mio figlio e gli darai il nome di Perseo. Significa il distruttore poiché egli nascerà con lo scopo di distruggere e annientare la corruzione diffusa in questa e in altre terre. Condurrà una lunga battaglia tra le tenebre e la luce, sarà un guerriero del sole, destinato a grandi imprese e a lasciare un segno indelebile nella storia dell’umanità.»
Perseo non è un bambino qualunque.
Ha un destino da compiere.
Un destino più grande di lui.
Bandito, costretto alla fuga, sempre in lotta con se stesso, trascorre i primi quindici anni della sua esistenza nella menzogna.
Danae farebbe di tutto per lui, per proteggerlo.
E così gli racconta una bugia, gli nasconde la verità.
Ma si sa, la verità viene sempre a galla, strepita per uscire, illumina i sentieri intrapresi.
E l’improvvisa malattia di Danae è la goccia che fa traboccare il vaso.
Per salvare la madre, il giovane Perseo è disposto a ogni sacrificio, anche a rischiare la propria vita.
Dove abili e valorosi guerrieri lascerebbero l’impresa, lui, testardo e determinato, continua ad avanzare.
E sulla montagna, quel giorno, conosce Hermes, il messaggero degli dei…suo fratello.
L’impatto con la dura e cruda verità non è dei più facili.
Scoprire di essere il figlio del re degli dei non è facile da assimilare.
Perseo , all’inizio, si oppone con tutto se stesso alla realtà ma poi, per amore di sua madre, cede, e scende anche a compromessi pur di salvarla.
Triste e doloroso è accettare una verità così sconvolgente, ma più agghiacciante sarebbe perdere la propria madre, che venera e ama con tutto se stesso.
Perseo è un semidio.
È il figlio di Zeus.
Occhi color zaffiro e capelli color oro, coraggioso e leale, è una delle anime più luminose scese sulla terra.
Altruista, generoso, intraprendente, sempre in difesa dei deboli e degli oppressi, ironico, caparbio.
E sempre in lotta con se stesso.
Lui è semplicemente Perseo, un ragazzo come gli altri.
Non vuole essere etichettato come “il figlio di”, non vuole essere considerato un privilegiato.
Lui è un dio tra i comuni mortali, ma vuole essere considerato come un comune mortale.
Anche quando viene accolto a braccia aperte da Atena o da Hermes.
Anche quando cavalca Pegaso, il cavallo alato.
Lui è semplicemente Perseo.
Sappi che tu, io e coloro che vedi qui adesso, siamo anime di luce» continuò Zeus, «figli di una grande forza che domina al di là di questa terra, nello spazio infinito che è l’universo. Siamo la luce che rischiara le tenebre, siamo i figli delle stelle, siamo coloro che discesero da Sirio per generare la vita su questa terra, per guidare la razza umana verso l’evoluzione psichica mentre alcuni altri, discesero in epoche posteriori per riportare una condizione di pace perduta su questo pianeta, quando gli uomini finirono con il corrompersi causando delle guerre orribili pur di imporre i loro domini ovunque e tu… anche se ora non lo ricordi perché per quanto evoluto, non sei ancora un Dio e bevesti dal Lete l’oblio delle tue vite precedenti, sei una di quelle anime di luce che si offrirono di prendere un corpo su questa terra per riportarvi l’ordine e l’equilibrio, per questo ti generai.
Perseo, dunque, è un eroe.
Nobile, coraggioso, altruista.
Con un’anima luminosa.
Lui è un essere di luce.
Che segue sempre l’ideale della giustizia, che lotta per riportare la pace sulla terra, che è pronto a tutto pur di difendere i più deboli.
E quando incontra Andromeda…Il mondo sembra fermarsi.
Pegaso obbedì e solo quando fu più vicino alla roccia Perseo si accorse della presenza della bella ed eterea Andromeda.
I loro sguardi s’incontrarono per un solo momento. Lei si sentì subito colpita dall’intenso e fiammeggiate azzurro degli occhi di lui.
Andromeda.
La bellissima e dolce Andromeda.
Un destino avverso le è caduto addosso.
Vittima sacrificale per espiare colpe che non le appartengono.
Vittima degli inganni e dei soprusi.
Timida, innocente, anche un poco ingenua, non sa ancora molto del mondo che la circonda.
Ma ben presto capisce fino dove si possa spingere la crudeltà umana.
Ma nonostante questo, lei conserva sempre un animo nobile e generoso.
Contraria a ogni più piccola forma di prevaricazione o violenza, sembra anche lei essere un’anima di luce.
Ed è proprio da quella scintilla di luce che Perseo viene abbagliato.
Sembra una scena di altri tempi.
Un eroe in sella al suo cavallo bianco (alato!) che scende in soccorso della principessa triste.
Combattendo contro i suoi stessi guerrieri, combattendo contro l’oscurità che si annida negli animi umani.
Non appena i loro sguardi si incontrano, il mondo si ferma.
E nulla sarà più come prima.
Per Perseo non esiste nessuno se non Andromeda.
Per Andromeda non esiste nessuno se non Perseo.
Quando lui la guardava, le sembrava sempre di non riuscire quasi più a respirare e poi, ogni volta in cui la sfiorava, si infiammava senza riuscire a prevenirlo e adesso che le aveva addirittura preso le mani, si sentiva perfino felice, come se potesse toccare il cielo con un dito.
Un amore puro e sincero.
Un amore passionale e travolgente.
Un amore che sembra andare oltre lo spazio, oltre il tempo, oltre anche la morte stessa.
Un amore destinato a durare in eterno.
Un amore che verrà tramandato nei secoli a venire.
Un amore sussurrato, un amore urlato.
Un amore raro.
Oltre le guerre, oltre la cattiveria, oltre i pregiudizi, oltre le malignità.
Un amore così puro e luminoso da sconfiggere ogni oscurità che incontra sul proprio cammino.
Un amore dolce e spontaneo.
Un amore che travolge.
Un amore che unisce e cura.
Un amore che rimarrà scritto anche nelle stelle.
Le loro labbra si avvicinarono lentamente e spontaneamente, lei chiuse gli occhi ancora umidi, ma seguitò a piangere perché bruciava dal
desiderio di sentire un contatto con lui che tuttavia, le prese il volto con una mano e inclinandole delicatamente la testa, le stampò un bacio solo sulla fronte. Andromeda riaprì gli occhi e lo guardò affranta. Le lacrime continuarono a scenderle sul viso triste e deluso, bagnandolo sempre di più.
Dopo una partenza un poco al rallentatore, mi sono ritrovata catapultata nel mondo degli dei, a combattere e soffrire al fianco di Perseo e di Andromeda.
Una storia che fa battere il cuore, per la sua purezza, per gli attimi di vita e passione, per la sua dolcezza.
Una storia romantica e passionale allo stesso tempo.
Una storia che mi ha tenuto compagnia in queste fredde sere di fine inverno.
Una storia che mi ha riscaldato e che ho apprezzato, prima lentamente, poi all’improvviso.
Una storia che consiglio! 😉
Serenella 🙂
Il mio giudizio:
Grazie di cuore per la recensione stupenda! Mi ha emozionato tantissimo leggere l’analisi fatta sulla storia e sul personaggio di Perseo 🙂
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