Review Party|Recensione: “Quello che non so di te” di Francesca Redolfi

Buongiorno Notters!

Siete carichi stamattina? Siete pronti a farvi travolgere dalla lettura che ha completamente travolto me in queste giornate grigie e uggiose? Beh, se avete voglia di un po’ di colore… dovete assolutamente leggere “Quello che non so di te” di Francesca Redolfi.
Curiosi, eh? Leggete qui!

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TITOLO: Quello che non so di te
AUTRICE: Francesca Redolfi
EDITORE: Literary Romance
DATA PUBBLICAZIONE: 09/10/2019
GENERE: Contemporary Romance
FORMATO: cartaceo, eBook
PAGINE: 421
PREZZO: € 14,34/ € 1,99

SINOSSI

Samantha non conta più le volte in cui si è precipitata al Pronto Soccorso.
Del resto, da anni ormai le parole più usate in casa sua sono “ipocondria” e “psicosomatico”, al contrario di “mamma”, la meno menzionata.Proprio durante uno di questi momenti resta chiusa nell’ascensore dell’ospedale con un medico dagli occhi dello stesso celeste del camice, il solo capace di ritinteggiare di un bel corallo le pareti verdognole del nosocomio. Giulio, questo il suo nome, sembra capitare a proposito, perché Sam ha giurato a se stessa che sposerà un dottore, convinta che solo così potrà guarire dalla sua ipocondria.In una Milano estiva, tra corse al triage e menzogne velate; con una coinquilina chiassosa e due sorellastre che sembrano la copia di Anastasia e Genoveffa, riuscirà Sam a nascondere la sua vera natura di malata immaginaria? E Giulio potrà amarla nonostante tutte le sue fissazioni?

RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER***

IMG_1098E all’aria tutti i piani.
Riavviciniamo i sogni più lontani.
E tu lo sai che non c’è segreto.
Per vivere a colori”
Vivere a colori – Alessandra Amoroso

Avete presente l’arcobaleno? Quello spettacolo colorato, tinto di quei mille colori tutti diversi tra loro, che riempiono il cielo alla fine di ogni temporale. Ecco si, è proprio quello che dovrebbe esplodere nella vita di Sam.
Lei, una ragazza semplice, di quelle acqua e sapone senza grilli per la testa, senza montature di alcun tipo, la classica ragazza della porta accanto. Lei, che è spumeggiante, simpatica, divertente. Lei, che però ha il grigio dentro. Mi piace definirlo un “grigio fumo”, descriverlo associandoci un qualcosa che i nostri occhi possano riconoscere un po’ come fa lei, che cerca costantemente di colorare la propria vita per nascondere il grigio che è in lei. Sam è una ragazza speciale, che utilizza tantissimo l’immaginazione per colmare i vuoti che riempiono la propria quotidianità: un lavoro che non la soddisfa, due sorellastre che “Genoveffa e Anastasia levateve proprio”, una singletudine cronica e… la perdita di sua madre. Sono questi stessi vuoti, uniti a qualcosa di più profondo, che va a scavare l’anima di Sam che ne fanno di lei una ragazza… diciamolo: ipocondriaca.

“Io ho sempre avuto ottime ragioni per andare all’ospedale. Per tutti i duecentosedici accessi che ho fatto nel corso della mia vita, c’erano sempre dei motivi validi. Validissimi. Tipo quella volta che mi ero chiusa il dito nella porta e l’unghia era diventata nera e temevo andasse in necrosi. O il giorno che sono caduta dal motorino, bè, lì era dannatamente serio. Ho ancora la cicatrice sul gomito sinistro, nonché la fobia di andare a più di sessanta all’ora. Potrei morire, se andassi a più di sessanta all’ora.”

Sam si vergogna tantissimo di essere etichettata e stigmatizzata così, ed è per questo che sono solo i suoi due migliori amici e il padre a conoscere la stravagante caratteristica che la caratterizza. E così, Sam passa tutti i giorni a sorreggere il peso di questo fardello che porta, trovandosi poi all’ingresso del pronto soccorso ad ogni fitta al fianco o allo stomaco che le viene.

Ok, adesso che conoscete un po’ meglio Sam, provate ad immaginare questo: una ragazza ipocondriaca che rimane chiusa in un ascensore.
Convenite con me che le conseguenze potrebbero essere devastanti?!
Si, sono certa che si verificherebbero.
Se non fosse che… Sam vi rimane chiusa con un giovane, bello e affascinante (e molto rassicurante) medico.

“L’ascensore si ferma bruscamente con un sobbalzo. Mi guardo attorno, colta dal panico. Perché si è fermato? Il medico nell’angolo pare non essersi accorto di nulla. […] “Vede?» indica la fessura tra le porte. «Da qui l’ossigeno passa. Possiamo sopravvivere entrambi.» Guardo la microscopica fessura, praticamente invisibile. Da lì passerà pochissima aria. Però, forse ha ragione. Devo essere più razionale. Me lo dice sempre anche papà: “Sii razionale, Samantha”. E poi, questo qui è un medico. Ha studiato. Queste cose le sa. Per forza. «È inutile farsi prendere dal panico» aggiunge, scrollando le spalle. «E allora, che facciamo?» domando stupidamente. Abbiamo già chiamato per l’emergenza. Non c’è molto altro da fare, in effetti.
«Conversiamo.»”

Inizia così la conoscenza con Giulio, un uomo davvero brillante, dolce, sensibile e altruista che avrà l’onere di colorare le giornate di Sam.
Si perché la loro storia si crea sulla base di incontri e scontri, dove è evidente che il fato ci ha sicuramente messo lo zampino.
IMG_1096Giulio e Sam fanno aperitivi insieme, cene improvvisate dove l’imprevisto è la portata principale del menu, passeggiate lungo il centro di Milano.
Ma ciò che più è importante è che loro due, insieme, ridono.
Si guardano, e tutto sembra circoscritto a loro due, a quel momento li. Si attraggono, come due pericolose calamite. Si cercano, si scoprono e si vogliono, ogni giorno.
E, rullo di tamburi, Sam vede improvvisamente il mondo a colori.
Ci sono tutte le sfumature di questo universo che aleggiano davanti a lei, ed è talmente felice che non riesce nemmeno a riconoscere il colore che vede quando sta con Giulio.
Perché certe cose sono un po’ come l’aria, non le vedi ma le percepisci.
… e per di più lui è un medico!!! Cioè capite cosa vuol dire per un’ipocondriaca?!
Praticamente il sogno della propria vita!!! Se non fosse che… anche Giulio ha un’anima tormentata. Anche Giulio soffre, e soffre tanto, da solo, in silenzio.
Giulio evita sempre di parlare del proprio lavoro e della perdita importante che ha avuto appena sei mesi fa. Ma si sa, la mancanza di dialogo può creare delle crepe profonde

“Quando alza lo sguardo, sembra quello di un animale ferito. Sofferente. Deluso. E la cosa mi fa male. Malissimo. «Tu mi volevi solo perché pensavi che fossi un medico. Non volevi me. Volevi solo il medico che credevi che io fossi.»
Resto paralizzata davanti a quelle parole, che hanno qualcosa di profondamente vero, ma anche di terribile in loro. Eppure non riesco a controbattere. Silenzio, è ciò che gli restituisco. […] Stavolta quando alza gli occhi su di me lo fa con decisione.
«Mi spiace di non essere stato quello che credevi. Ma ancora di più che tu non sei quella che io credevo.»”

IMG_1100Succede così, quindi, che Giulio se ne va.
Volta le spalle a Sam. Volta le spalle a quella che era la sua felicità. E Sam è disperata. Sam è combattuta tra il raccontargli tutta la verità che riguarda la propria vita e tra il tacere, di nuovo, per evitare di umiliarsi ancora di più. Può, però, un amore che ha il sapore di tutti i colori del mondo messi insieme finire in questo modo?

Non posso veramente dirvi di più, miei cari Notters, perché credetemi, rischierei di rovinarvi la lettura e questo è un libro che va vissuto.

“Quello che non so di te” è una storia divertente, ironica, drammatica e assolutamente poco scontata. L’autrice ha la capacità incredibile di trattare tematiche estremamente profonde in modo leggero, ma senza mai cadere nel superficiale. Il tutto è arricchito dalla descrizione e dalla peculiarità dei protagonisti, due ragazzi semplicissimi, come potrebbe essere ognuno di noi. E poi non si può non innamoratasi di Sam… della sua aria da svampita ma con una capacità di autoironia da far morire dal ridere. Con la sua infinita dolcezza e delicatezza nell’approcciarsi a chi soffre come è più di lei. Nel suo essere prima vittima e poi carneficine delle sue perfide e odiose sorellastre, che se esistessero davvero e le incontrassi per strada penso picchieri anche io!
È un personaggio fantastico, ben costruito e fuori dai canoni delle belle e sexy ragazze che siamo abituati a conoscere quando ci imbattiamo in Romance. Ma questo è l’aspetto che più ho amato in assoluto di Sam.
La storia d’amore tra lei e Giulio è… semplice.
Quella che si potrebbe e si dovrebbe vivere ogni giorno, contornata da aspetti naturali e che riguardano la quotidianità del lettore che si imbatte in questa magnifica lettura. Non per questo, però, è priva di emozioni, anzi! Leggendolo, personalmente, ho provato, vissuto, visto e toccato ogni singolo colore descritto da Sam.
Ho visto il corallo della felicità con lei quando ha conosciuto Giulio.
Ho visto il giallo della gelosia che ha provato Sam nei suoi confronti.
Ho visto il rosso rubino di notti piene di passione.
Ho visto il nero, buio e tetro della perdita, della solitudine.
E sapete qual è la cosa più bella? Che questo libro, ha colorato le mie serate.

-Edna

Il mio giudizio:
voto-ottimo
Voto: 5 stelle

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