REVIEW PARTY | Recensione di: “Perhaps Love” di Bluebird

Buongiorno, Notters.
Oggi il blog partecipa al rewiew party di Perhaps Love di BlueBird, una storia carina, dolce che, in un batter d’occhio, ti trasporta dalla fredda e piovosa Liverpool alla sfavillante e colorata Seoul, un viaggio che non è un semplice viaggio di piacere (o una specie di fuga, come in questo caso), ma un viaggio alla scoperta e alla ricerca di sé stessi, una storia che mi ha fatto ridere, venir voglia di interromperla e poi lentamente conquistata, regalandomi anche un’intensa emozione sul finale.



Titolo: Perhaps Love
Serie: #01 Sky Serie
Autrice: Bluebird
Casa Editrice: Self Publishing
Data di Pubblicazione: 30 Dicembre 2020
Genere: Music Romance
Pagine:480
Prezzo Ebook: 1.99 €
Prezzo Cartaceo: 9.00 €

SINOSSI

Bee Anderson non si aspetta niente dalla vita. A ventidue anni è indurita dal tempo e dal poco amore ricevuto dalla madre. Ha solo i suoi amici, James e Anne su cui poter contare: gli unici che possa chiamare famiglia. Liverpool le sta stretta e come ogni prigioniero che si abitua alla sua condizione, Bee non vede alcun futuro se non quello di trascinarsi in modo ripetitivo, giorno dopo giorno.
A Lee HyunMin la vita ha regalato un talento immenso, portandolo a diventare il leader degli SG5: la più famosa band di kpop. L’impegno e il dolore lo hanno fortificato, ma essere un idol comporta rinunce. La sua intera esistenza è sotto i riflettori, senza mai poter lasciarsi andare.
Senza aver mai vissuto come un comune ragazzo di ventisette anni.
Un incontro casuale.
Una notte che sembra un sogno e loro soltanto due giovani ragazzi.
Come tutti i bei sogni anche quella notte finirà, ma il destino li farà incontrare ancora, otto mesi dopo a Seoul, in Corea. C’è un disegno invisibile, una forza che li ha spinti a cercarsi tra miliardi di persone. Un sentimento capace di spazzare via incertezze e ostacoli.
Delicato e fragile come le ali di una farfalla. Potente e tumultuoso come uragano.
Oltre i riflettori, oltre la paura di perdersi, oltre le parole non dette.
È proprio quando tutto sembra perfetto, che la vita pone di nuovo Bee davanti ad una scelta: l’unica che non avrebbe mai voluto fare.
Perché l’amore per Hyun-Min è più forte di qualsiasi cosa e la felicità del ragazzo che ama, più importante di tutto.
Dalla fredda e nebbiosa Inghilterra fino alla moderna e colorata Corea, una storia al ritmo del kpop, un viaggio alla ricerca di se stessi.
Per spogliarsi delle proprie maschere.
Per imparare a sorridere.
Per imparare ad amare.

RECENSIONE
***Attenzione possibili spoiler***

Dicono che il primo incontro non si scordi mai. Rimane impresso nella mente a lungo, indelebile nel cuore, marchiato a fuoco sulla pelle. Quando senti di aver incontrato una persona speciale, quando per un attimo senti il tuo cuore, fino a quel momento muto, palpitare, quando senti quel fremito di vita scorrerti lungo la spina dorsale…quando senti, per un attimo, per un minuto, per l’intera durata di una notte speciale, di non essere completamente solo al mondo, ma senti una scossa, una vibrazione… un legame. Quando senti tutto questo e molto di più. Quando i vostri occhi si incontrano per la prima volta. Occhi negli occhi. Occhi particolari, di due colori diversi (uno verde e l’altro azzurro) dentro a occhi scuri, dal taglio orientale, due pozzi profondi dentro cui perdersi.
Sì, è vero: il primo incontro non si scorda mai. Ed è quello che succede a Bee e a Hyun-Min.
Lei, indomita, quasi selvaggia, con la lingua tagliente, la battuta sempre pronta, così spontanea da risultare a volte anche sfacciata, per nulla timida o tranquilla.
Lui, bello da mozzare il fiato, immerso nella notte londinese sembra un pesce fuori d’acqua.
Una serata particolare, strana. Lui è come se vedesse il mondo per la prima volta. Lei come se si concedesse un piccolo momento, un istante di follia solo per se stessa per la prima volta. E ogni volta che si sfiorano… una scarica elettrica.
Lui, il “suo” ladro di ciambelle. Lei la sua apina, dolce come il miele ma con un pungiglione appuntito. Si crea fin dal primo istante un legame, un’alchimia…una connessione.
Una notte, una sola notte magica, particolare, una di quelle notti che non vorresti finissero mai, in giro per Londra, alla scoperta della città, con occhi nuovi, con sensazioni nuove.
Ma ogni notte deve finire prima o poi, è il suo destino: finire e lasciare il posto all’alba. E cosa succederebbe se finisse con un bacio mancato, con un’occasione mancata, con la incerta ma probabile possibilità di un qualcosa di nuovo, magari di speciale?
Con un rimorso, con un rimpianto. E se quella sera mi fossi comportata/o diversamente? E se quella notte avessi ceduto al desiderio che provavo e mi fossi lasciata andare al palpito del cuore? E se… E se…
Non resta che relegare quel piacevole ricordo tra i sogni, tra quei sogni mai consumati, mai vissuti. Un dolce ricordo a cui ogni tanto affacciarsi per sentirsi meglio, almeno un poco.
Ma il destino ha le sue strade, le sue vie e, a volte, ci conosce meglio di noi stessi.

Non si può scegliere di chi innamorarsi. L’amore ti sceglie. Arriva. E basta. E non importa nemmeno se è il momento

giusto oppure no. Se vivete agli antipodi del mondo. Se appartenete a due vite totalmente diverse. Non importa. L’amore non ti chiede permesso. Non ti chiede nulla. Ti sceglie. Punto. E dopo tu non sarai più la stessa o lo stesso. Dopo vedrai il mondo con occhi diversi, il tuo stesso mondo che, fino a quell’attimo, ti sembrava così familiare, così sicuro, ma solo perché lo conoscevi bene, non necessariamente perché ti facesse realmente bene. Sarai diverso, sentirai le cose diversamente. E sarai disposto a fare di tutto in nome del tuo amore, di quell’amore che ti fa sentire veramente a casa, per la prima volta nella tua vita. Sarai pronto anche a rinunciarci se ritieni che sia la scelta migliore per la persona amata.

Bee ha un bagaglio pesante sulle spalle, un passato e un presente intriso di dolore, sofferenza e tanta solitudine.
E quel magico incontro l’ha cambiata. Per mesi ha pensato al suo ladro di ciambelle, come a qualcosa di raro e di prezioso. Ma ormai è troppo tardi. È un’occasione che si è lasciata scivolare via, come sabbia tra le dita in una giornata ventosa. Magari avrebbe potuto vivere un istante, più di un istante di pura felicità, ma non potrà mai saperlo. O forse… e se il destino avesse in serbo ben altro per lei?
Lontano miglia e miglia anche Min pensa a lei. A quel momento magico, a quel bacio mancato.

Avrebbe voluto baciarlo. Sentirsi più vicina a quella luce che sembrava emanare senza fare assolutamente nulla. Stringerlo forte. Con la sua dolcezza minava le poche certezze che le rimanevano. Rabbrividì di nuovo e prima ancora di rendersene conto, lui si era tolto la giacca con un movimento disinvolto.
[…]
Si rese conto di aver trattenuto il fiato. E anche poco elegantemente, realizzò con vergogna. I capelli azzurri gli ricaddero composti sugli occhi scuri. Le sistemò con cura la sua giacca di pelle sulle spalle. «Così va meglio?» chiese con un sussurro. «Sei reale?» mormorò Bee e, prima di poterselo impedire, sollevò una mano per toccargli il viso.
Sfiorò lo zigomo scolpito con la punta delle dita, scostando con delicatezza la ciocca di capelli che gli cadeva continuamente davanti agli occhi. Lui sobbalzò, quasi fosse l’ultima cosa che si aspettava da lei. Poi si immobilizzò e smise di sorridere. Era terribilmente serio e la sua pelle chiara e perfetta si colorò di un tenue rosa […].
Bee avrebbe voluto tanto affondare le dita tra quei capelli folti che sembravano così soffici. Abbassò il viso, guardandola con intensità e un’espressione che lei non riuscì a decifrare. Era ancora immobile con le braccia lungo il corpo.
«E tu?» bisbigliò lui. Un sussurro tenue fra quelle labbra che sembrava fossero state create solo per essere baciate. Il tempo rallentò la sua corsa e loro erano sospesi in quell’attimo. Bee trattenne il respiro, evitando qualsiasi movimento che potesse svegliarla da quel sogno incantato, facendolo svanire per riportarla alla sua cupa realtà. Evitò perfino di battere le palpebre per paura che, se avesse chiuso gli occhi, sarebbe potuto sparire. Avrebbe voluto tanto che la toccasse così da darle prova che non fosse un sogno creato dalla sua immaginazione. Finalmente lui si mosse in avanti, in modo quasi impercettibile. Il cuore di Bee fece lo stesso balzo dentro la gabbia toracica. La bocca di lui sempre più vicina, la punta delle dita di Bee sul suo viso…
E la musichetta infernale del cellulare che, penetrante e potente, frantumò il silenzio.

Il ricordo di quel magico e unico attimo è rimasto a lungo impresso nei loro cuori e nei loro pensieri. Un attimo in cui tutto sarebbe potuto cambiare. Un attimo in cui esistevano solo loro due.
Ma le loro strade si dovettero dividere. La realtà li aveva richiamati e svegliati. Era stato tutto solo un sogno?
Eppure a distanza di mesi entrambi pensano ancora a quell’istante in cui tutto era rimasto in sospeso.
E se Bee, per la prima volta nella sua vita, decidesse di fare qualcosa per se stessa? E se, grazie alla spinta della sua amica Sunny, un vero raggio di sole per lei, decidesse di compiere una piccola follia?
Un viaggio, un viaggio dall’altra parte del mondo.
Presa da una frenesia a lei sconosciuta, Bee aveva messo le sue poche cose in uno zaino capiente, uscendo di casa nel cuore della notte. Con i suoi risparmi stretti nella mano e con i documenti necessari richiesti al consolato britannico per poter avere subito un passaporto, era letteralmente scappata via di casa. Senza dire nulla a sua madre. Le aveva lasciato solo un biglietto sul tavolo sudicio della cucina. “Vado per un po’ a stare da una mia amica.”.
Per la prima volta nella sua vita… libera!

E, per uno strano caso del destino, a Seoul Bee rivede Hyun-Min. E solo in quel momento scopre la sua vera identità.

Min non è un semplice ragazzo coreano, ma un Idol! Osannato da milioni di fan sfegatate (alcune anche eccessivamente, rasenti quasi la follia 😅). È un ragazzo popolare, il leader di una K-pop band sud coreana. Per K-pop si intende un genere musicale che nasce dalla fusione del pop coreano con altri quali hip-hop, funky e R&B (grazie a questa storia ho imparato qualcosa di nuovo).
Cinque ragazzi bellissimi e sulla cresta del successo. Cantano, ballano, sono sempre alla moda, ammiccano alle fan (“Noi siamo il cielo e voi il sole che l’illumina” è il motto dei ragazzi, la frase che molto spesso rivolgono alle loro fan)… Recitano una parte. Ogni volta che salgono sul palco, ogni volta che incontrano le ammiratrici, ogni volta che girano un video. E ogni volta che qualcuno si avvicina a loro, mille dubbi si fanno strada tra i pensieri: e se la persona in questione mirasse soltanto al loro essere popolare?
È quello che succede quando Bee e Min si ritrovano a Seoul, quando lei lo vede per la prima volta, lo vede come un Idol. E se lui volesse solo divertirsi? E se lei volesse solo la sua fetta di popolarità?
Ma qualcosa nei loro occhi, nel momento in cui si incontrano, racconta una storia diversa. A Bee interessa solo l’uomo, non l’idol. Lei è rimasta colpita dalla gentilezza e dalla quasi timidezza di Min. E lui è rimasto affascinato dalla sua spontaneità, dal suo essere semplicemente se stessa: bellissima, irresistibile, pungente e spigolosa, ma con un grande cuore.
Sono così diversi, appartenenti a due mondi diametralmente opposti. Eppure…quando le loro mani si sfiorano…non esiste nient’altro al di fuori di loro due. Come se appartenessero a un mondo a sé stante.

Bee sentiva il respiro di Hyun-Min sulle labbra, l’odore della sua pelle invaderle le narici. Non riusciva a distogliere lo sguardo da quello del ragazzo che aveva davanti. Poteva scorgere un intero universo in quelle pupille, scure come la notte e luminose come una galassia. Tra loro era sceso il silenzio, rotto soltanto dal crepitio delle candele. Un silenzio carico di promesse, di aspettative. Perché quello che li legava era qualcosa di forte, che spaventava entrambi, ma era anche l’unica cosa in grado di farli stare bene. Sembrava che nulla potesse andar male. Quando era tra le braccia del suo ladro di ciambelle, Bee si sentiva protetta, appagata. Tutto il mondo scompariva. Ogni dubbio si dissolveva come nebbia. Si impose di credere che col tempo si sarebbe sistemato tutto. Voleva credere in lui, in quello che le promettevano i suoi occhi così belli, così sinceri. Nascose la paura in un angolo buio del suo cuore. Si lasciò andare. Si lasciò abbracciare.

Min è sempre stato esposto agli occhi del mondo fin da quando era un ragazzino e davanti a Bee si sente vulnerabile.
Bee, invece, ha sempre cercato di sfuggire al resto del mondo e al suo interno personale e, per la prima volta nella sua vita, tra le braccia di Min si sente al sicuro, a casa. Finalmente conosce la parola casa. E la parola amore.
Quello che prova però la spaventa.
Min ha un contratto da rispettare, delle regole da seguire. Una storia, per giunta con una ragazza inglese, sfacciata e lontana dalla cultura coreana anni luce, non sarebbe ammissibile. Ma al cuore non si comanda e…
E qui mi fermo. Leggetelo! È una storia molto dolce. Mi è piaciuta anche l’ambientazione finale, adoro quei luoghi, ma non voglio svelarvi la magia di quegli attimi dicendo qualcosa in più.

Scritto in terza persona, segue le vicende di entrambi i protagonisti e questo l’ho trovato molto interessante: due mondi totalmente diversi che si incontrano e si uniscono in quella che, alla fine, è una bella storia ricca di sentimento e di emozioni. Un particolare, però, non mi è piaciuto e mi ha quasi fatto interrompere la lettura, lo ammetto. Essendo una storia carina, dolce, molto dolce, a volte anche troppo dolce (ma qui è colpa mia, che ho sempre preferito anche un retrogusto amaro come per il cioccolato🤣) mi ha lasciato un poco perplessa la piega che ha preso. Per la gran carità non ho nulla contro le scene di sesso, anzi, qualche erotico l’ho pure letto e apprezzato (soprattutto quelli molto psicologici), ma quasi tre capitoli per raggiungere il dunque mi sono sembrati un tantino eccessivi, mio modestissimo parere. Ogni volta che si sfioravano temevo di leggere ulteriori capitoli solo su quello che succedeva tra le lenzuola, andando così a togliere molto alla storia, venendo meno anche il dialogo tra Bee e Min 😅 Mi piace leggere storie dove ci sia un equilibrio tra la passione e l’amore, come nella vita di tutti i giorni e un po’ mi frena quando invece un elemento sembra prendere il sopravvento sull’altro. Mi era già successo tantissimi anni fa con una serie urban fantasy, dove l’elemento soprannaturale era andato a farsi benedire a favore di scene di sesso continue e descritte per interi capitoli nei minimi dettagli. Per fortuna, però, non è questo il caso. Ho resistito, ho dato un’opportunità a questa storia, non l’ho abbandonata…e ne è valsa assolutamente la pena! La storia ha subito una sferzata improvvisa e sono passata dal “Adesso abbandono e ciao” a “Oh santo, cielo, perché mi sta facendo piangere così tanto”? Ebbene sì, a un certo punto, senza ben sapere il perché, mi sono ritrovata con gli occhi lucidi. Ha toccato il mio cuore e sono contenta per come si è evoluta la storia e non vedo l’ora di leggere i capitoli sugli altri membri della band di Min. Perhaps Love è una storia dolcissima che ha saputo conquistarmi lentamente, vincere i miei dubbi e riempirmi il cuore di emozione ❤️

Lo consiglio? Sì!

Alla prossima volta,
Serenella

gif voto 4

Classificazione: 4 su 5.

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