REVIEW PARTY|Recensione di: “La rosa del deserto – Ishtar la sacerdotessa” di Maria e Lina Giudetti

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Buongiorno Notters!
Eccomi pronta a raccontarvi una lettura appassionante e che ho amato alla follia, parlo di lei, la sola e unica “Ishtar: la sacerdotessa” di Maria e Lina Giudetti.
Curiosi? Leggete qui! 😘77319911_2701001053279956_7745261683341262848_n-e1574677099203

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TITOLO: La rosa del deserto – Ishtar la sacerdotessa
AUTORI: Maria e Lina Giudetti
GENERE: Storico
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 11 settembre 2017
PAGINE: 259
FORMATO: ebook – cartaceo
PREZZO: 2,99€ – 9,99€

 

SINOSSI

“Non importa chi io abbia in moglie e quale regina il mio popolo si aspetti di avere perché… sei solamente tu la regina del mio cuore.”

Tanto tempo fa, in una terra antica, due popoli si davano battaglia…
Ishtar, figlia e unica erede di un potente re barbaro è ancora in fasce quando la guerra che vede vittoriosi i sumeri cambia per sempre il suo destino, rendendola schiava di una razza a cui non appartiene. Bella e orgogliosa, con i capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo, cattura subito l’attenzione del giovane re Dungir che salito al trono dopo la morte del padre la nomina somma sacerdotessa di uno dei templi più importanti di Ur. Lui è affascinante, sensuale e caparbio, ma alterna con Ishtar dolcezza a crudeltà.
Nonostante il sangue barbaro che le scorre nelle vene le urli di non sottomettersi, lei cede agli ordini del suo sovrano divenendo la sua concubina. Il loro sarà un rapporto conflittuale, passionale e tormentato. Dovranno imparare a difendersi dalle insidie di corte, affrontando vecchi e nuovi rancori…

Questo romanzo è il primo volume di una trilogia romantico-storica. I successivi volumi sono:

  • La Rosa del Deserto – Ishtar La Sumera
  • La Rosa del Deserto – Ishtar La Guerriera

RECENSIONE
ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER

Questa è la storia di un amore folle, impossibile, che non conosce se e non conosce ma.
Un amore che sfida il tempo, le tradizioni.
Infatti, si parte a raccontare di questo amore da tanto lontano, perché è un amore nato nel bel mezzo della guerra tra Sumeri e Gutei, dove lotta e violenza ne fanno continuamente da sfondo.
Dove l’astio per l’uno e l’altro popolo si percepisce nell’aria.
Questa guerra durata anni è la cornice dell’amore appassionato di Ishtar, la sacerdotessa del tempio della città, e Dungir, il Re dei Sumeri.

IMG_2018Ishtar è una giovane e bellissima donna, segnata da un passato che non conosce.
Poco e nulla ricorda dei suoi genitori, perché la sua vita si è svolta, fin da quando era appena nata, all’interno delle mura di quella città.
Ha vissuto una vita che le è stata cucita addosso, e che si è sforzata di fare sua, nonostante ci fosse sempre stata in lei la sensazione che la propria vita non poteva essere circoscritta a quello.
Ishtar non è solo la sacerdotessa del tempio, non è solo quella donna intelligente, colta, diligente e servizievole che mostrava a tutti. No.
In lei c’è un fuoco di passione che brucia, proprio come i suoi rossi e ribelli capelli.
In lei c’è la forza di un uragano, la volontà di 100 uomini.
In lei c’è l’amore più profondo, quello vero, quello che ti appaga e ti consuma, come la più buona delle candele.
Ishtar è molto, molto di più di quello che tutti vedono…

«Che mi dici della principessa? Cosa ne è stato di lei?» «Non l’abbiamo ritrovata purtroppo. Ur-Nammu la nasconde in uno dei templi della città, ma non siamo riusciti a scoprire quale.» «Povera piccola! Non conoscerà mai i suoi genitori.» «No ama, ma forse è meglio così. Il suo destino sarebbe stato amaro comunque, forse ancora più doloroso di quello che l’attende in terra straniera. Non abbiamo più nulla.»

unnamedDungir, invece, è un uomo che ama profondamente la vita che gli è capitata.
È l’erede al trono della terra governata un tempo da suo padre, e la sua tenacia e forza d’animo dimostrano quanto lui si sia sempre preparato ad affrontare questo.
Dungir è un uomo testardo, caparbio e in grado di raggiungere ogni obiettivo prefissato proprio perché crede in ogni singola cosa che fa.
Niente e nessuno potrebbe portargli via quello che ha, ma questo solo perché non hai mai conosciuto l’amore.
Il re è, ahimè, un uomo freddo e distaccato, che non ha alcun interesse nel conoscere un sentimento così puro e profondo.

Peccato che anche lui abbia un lato che cerca costantemente di reprimere e che lo spaventa da morire, proprio perché non ci è mai entrato in contatto. Ed è proprio quel lato con cui dovrà fare i conti…
Ishtar e Dungir si conoscono per volere della tradizione sumera: la sera dell’incoronazione di Dungir, si svolge una particolare cerimonia dov’è diverse sacerdotesse ballano davanti al re con il volto coperto da veli.
Solo la donna che riuscirà ad attirare l’attenzione del re sarà, per una notte, sua.
E Dungir non poteva di certo rimanere indifferente si ricci ribelli di Ishtar e agli occhi più belli che avesse mai visto!

Gli occhi del re seguirono quell’unica bellezza con la capigliatura rossa. Chi era? Un simile colore di capelli era insolito nella Sumeria. I suoi fianchi oscillavano sensualmente di fronte a lui. Era bellissima. Snella e sinuosa, aveva dei folti ricci che dalla testa le scendevano oltre i fianchi, fino ad arrivare quasi a sfiorarle le natiche. Dungir si domandò se la sua pelle luminosa e vellutata, fosse soffice al tatto. Si sentì scuotere i sensi. La voleva.

Quella sera, quindi, Ishtar e Dungir si amarono.
Ma non solo fisicamente, entrarono in contatto le loro anime, i loro cuori.

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I loro sospiri si mescolarono e le loro teste presero a girare come se fossero in mezzo a un vortice che li risucchiava e loro, impotenti, subivano la sua forza.
Provarono emozioni inaspettate e scoprirono di non poterne più fare a meno.
Si volevano, si cercavano.
Sognavano di appartenersi ogni notte, e così fecero per innumerevoli lune…

“Con lo sguardo colmo di una tenerezza che sembrava non appartenergli, Dungir le accarezzò il viso, asciugandole le lacrime con i pollici. «Pensi davvero che riuscirei a farlo? Che potrei cancellarti dalla mia mente con un semplice schiocco di dita?» esitò prima di continuare. «Non ci riesco. Non posso, anche se l’ho desiderato.» Le prese il viso tra le mani e la baciò di nuovo. Ishtar non si oppose. Era l’inferno e il paradiso insieme.”

Ma si sa, le cose belle e inaspettate sono sempre destinate a stravolgersi all’improvviso e Ishtar e Dungir sono l’eccezione che conferma la regola.
Si perché la tradizione impone che il re debba sposare una donna nobile, e di Ishtar non si conoscevano nemmeno le origini.
Era la sua schiava, la sua concubina. E mai sarebbe potuto diventare altro.
D’altra parte il trono di Dungir ha bisogno di eredi e, così, accanto a lui ci saranno ben altre due donne.
Peccato che una di queste sia davvero spietata, pronta a tutto pur di ottenere ciò che vuole.
Una donna folle, che non si ferma davanti a niente e che fa della sua cattiveria la propria arma preferita da utilizzare in battaglia.
Una donna che costringe Ishtar alla fuga…

Non posso dirvi proprio di più del primo volume di questa meravigliosa trilogia.
È un libro scritto con assoluta eleganza e intelligenza, in ogni parola è punteggiatura in cui il lettore si imbatte.
Le penne di Maria e Lina sono capaci di tenere il lettore incollato al libro, creando dipendenza per questa bellissima e travagliata storia d’amore di cui non ci si può non innamorare!
Perché qui succede proprio che finisce il primo libro e dici “ma quindi? Adesso? Datemi subito io secondo!”
E io non vedo l’ora di raccontarvelo… 😉

Leggetelo Notters, e non ve ne pentirete!

Edna

Il mio giudizio:

Voto 5


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