Review Party| Recensione di: “Remember Tiffany” di Francesca Baldacci| Literary Romance

Ciao Notters!
Il libro di cui vi racconto oggi è una boccata di aria fresca in questo periodo un po’ difficile, insieme ci ritroveremo negli anni 60, in una calda estate movimentata.

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Titolo: Remember Tiffany
Autore: Francesca Baldacci
Editore: Literary Romance
Data Pubblicazione: 25/03/2020
Genere: Romance

SINOSSI

Sta per tornare l’estate, Angy si trova con le zie, Camilla e Gisella, per una nuova stagione all’hotel Tiffany, di cui le due sono titolari. Angy è curiosa circa il loro passato di albergatrici e di quando erano ragazze, negli anni Sessanta, e i genitori erano proprietari di una pensioncina a San Benedetto del Tronto chiamata Sole & Mare. Oltre a lavorare, le sorelle, si divertivano: la spiaggia pullulava di bei ragazzi! I tempi, certo, erano diversi. Gisella rievoca quel periodo, e in particolare l’estate del 1962: ha diciotto anni, sua sorella Camilla sedici. Gisella è la più gettonata fra le due, però molto diffidente in amore per via di Lele, con cui l’anno prima aveva trascorso un’estate fantastica. Ma Gisella ha anche un carattere tosto ed è più in forma che mai e quando Lele ritorna, con l’aria di voler ricominciare, lei non ci sta. L’estate promette grandi cose: le due sorelle aiutano i genitori in hotel, poi escono, si divertono, vanno al cinema, alle feste danzanti, partecipano ai concerti di Peppino Di Capri, di Mina. Intanto anche Camilla fa le sue conquiste: ama Rodolfo che lavora in un bar molto in voga in quel periodo, il “Blue River”. Tornate ai giorni nostri, le zie raccontano ad Angy il resto della storia. Intanto, la stagione nuova dell’hotel Tiffany sta per cominciare…

RECENSIONE
ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER

Due sorelle, una pensione di famiglia, l’estate, i 18 anni di una, i 16 dell’ altra e i mitici anni 60 tutto questo è il mix nel quale si svolge questa storia sulle note di Mina e Peppino di Capri, e del cinema all’aperto che trasmettono film di Marilyn e di Audrey Hepburn.
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“Ricordo bene che le zie mi parlavano, poco tempo fa, di un anno in particolare rimasto storico. Penso che sia stato… Il 1962. Sì, proprio così: l’estate 1962. L’anno del twist, se non sbaglio…”

Gisella una ragazza incredibile per i tempi raccontati, bella, emancipata, sveglia forse un po’ troppo ma allo stesso tempo anche responsabile nei confronti delle sorelle. Camilla invece dolce, riservata e riflessiva è completamente l’opposto, inoltre ha la dote innata di rasserenare tutti con il suo modo di fare, anche Zia Adalgisa la “terribile” sorella invadente di papà che passava con loro alla pensione tutte le estati. E poi c’è la piccola Roberta sveglissima per i suoi 4 anni, ha già capito tutto e tutti, semplicemente osservandoli, sempre pronta a dispensare consigli ma anche battutine frizzanti che sfuggono al controllo delle sorelle maggiori, portando scompiglio nelle loro vite.

“Anche Roberta notò Lele. Lo riconobbe e gli sorrise. «Tu sei Lele!» esclamò ridendo. «Sì. Ciao piccolina.» «Piccolina mica tanto. Lo sai che ho già quattro anni?» Poi mostrò le dita a modo suo. Uno, due, e…? Infine, aggiunse qualcosa. «Tu sei quello che l’anno scorso dava un sacco di baci a mia sorella?» Camilla diventò paonazza e Lele si mise a ridere.”

Quell’estate Gisella era confusa e divisa tra l’amore per Duccio, il bel bagnino un po’ don Giovanni e Lele il suo amore storico che l’estate prima l’aveva piantata in asso all’improvviso; dal canto suo troviamo Camilla alle prese con il suo primo vero amore Rodolfo, il mare, il gruppo di amiche che si ritrova per le vacanze estive e poi c’è la pensione di mamma e papà nel quale lavorano insieme le ragazze, e che gli concede poco tempo per distrarsi ma del quale entrambe si sentono strettamente responsabili sognando di poter portare qualche novità per tenerla al passo con i tempi.

A quel punto Gisella, avrebbe voluto dire qualcosa a Lele. E cioè che, per esempio, aveva fatto un gran viaggio per niente, visto che di lui non le importava più un fico secco. Oppure che si era fidanzata con un altro, il bel Duccio, per esempio. Giusto per gettargli un po’ di fumo negli occhi. Invece non disse niente.

Così ci viene raccontata la storia dell’estate del 62 che le segnerà per tutta la vita fino a portarle ai giorni nostri e a raccontare la storia alla nipote Angy. Poiché entrambe le sorelle lavorano ancora alla loro pensione e Angy è davvero entusiasta di poterle aiutare e curiosa di sapere cosa rappresentano tutti quei cimeli di famiglia che si trovano nella vetrina all’entrata, e come lei anche i clienti curiosi si fanno raccontare i bei tempi che furono. Chi di noi non ha sognato di vivere nei mitici anni 60?! E allora questo è il modo giusto per assaporare un po’ di quella magia, perdendosi tra le pagine di una bella storia dall’aria estiva.

Valentina

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