Ciao Notters,
quello che vi racconto oggi è un libro che mi ha catturata, che ho finito con il cuore in gola e di cui oggi, mentre scrivo questa recensione, mi manca terribilmente.
E’ “Come vento ribelle” di Francesca Prandina.


TITOLO: Come vento ribelle
AUTRICE: Francesca Prandina
GENERE: romance storico
EDITORE: Self-Publishing (precedentemente Butterfly Edizioni)
FORMATO: eBook/cartaceo
PAGINE: 424 pag
LINK PER L’ACQUISTO: Come vento ribelle
SINOSSI

«Scherzi? È il vestito buono questo… che stupida sono stata ad arrampicarmi proprio con questo addosso! M’immagino già come si concluderà questa giornata: una bella predica a tavola sulle buone maniere e poi un noiosissimo pomeriggio a leggere la Bibbia…» pronunciò sconfortata.
Sabrina irriverente e ribelle finisce in un sacco di guai che la portano a rischiare la vita più volte, fino a farla arruolare nell’esercito travestita da ragazzino, ad essere catturata e torturata fino ad essere rimandata a Boston, rinnegata dal padre e da una madre che la vuole come bomboniera.
Ma lei lotta, non smette mai, neanche per un secondo, di credere che può avere di più da questa vita, lotte per se stessa per tornare al fianco dei suoi amati fratelli che in fin dei conti hanno imparato ad amare ed accettare la sua vera natura e ancora una volta finisce nei pasticci , la vita al Forte non è il posto adatto a una ragazza, ormai donna.
Ma è così che incontra l’amore della sua vita, Jack, un confederato, sudista , in un primo momento suo carceriere, ma che si rivela anche suo protettore. Come può provare sentimenti così contrastanti per quell’uomo?
«Chi diavolo sei? È possibile che tu sia una ragazza?» lo sentii borbottare tra sé mentre mi legava. Già, come poteva crederlo? Era quello che si chiedevano tutti. Da anni me lo chiedevo anch’io…
le sfumature delle sue emozioni… Quegli occhi che sognerà per anni prima di ritrovarli in un’altra delle sue improvvise avventure, quegli occhi che si sono innamorati di lei quando era travestita da ragazzino e che la trovano bellissima adesso che è una donna.Jack era diverso, però… lui sapeva benissimo con chi aveva a che fare in realtà. L’aveva vista indossare i pantaloni e correre come una selvaggia in groppa al suo cavallo, l’aveva sentita pronunciare parole sfrontate e cercare di tener testa a un uomo come il capitano Quantrill.
Qualunque altro maschio avrebbe preferito darsi a gambe levate piuttosto che dire a una peste del genere che era diventata una bella donna. Quel complimento era troppo prezioso per poterlo dimenticare e Sabrina accarezzava in segreto il ricordo di quel momento come una ragazzina alla sua prima cotta per un uomo adulto.
Ammetto di essermi talmente affezionata a Sabrina con i suoi grandi occhioni scuri, al suo modo di essere, a suo fratello Jonathan, alle dolcezze del fratello Robert , agli occhi di ghiaccio di jack, che quando ho chiuso l’ultima pagina mi sono sentita un po’ vuota e ho sperato in un immediato seguito, perché ci sono storie che ti rimangono sotto pelle, quelle storie che fai fatica ad accantonare sul comodino.
Grazie Francesca, per questa storia che ti entra dentro.

5/5 stelle
