Review party|Recensione di: “Delicato è l’equilibrio” di Alice Chimera

Buongiorno, Notters.
Oggi vi parlo di Delicato è l’equilibrio di Alice Chimera, un fantasy che si è rivelato essere una ventata d’aria fresca, qualcosa di nuovo finalmente, qualcosa di poco esplorato, una storia che mi ha affascinato fin dalla prima pagina.

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Titolo: Delicato è l’equilibrio
Autore: Alice Chimera
Editore: La Ponga Editore
Data pubblicazione: 26/11/2019
Genere: Fantasy
Link Amazon: E-book
Disponibile anche in cartaceo
SINOSSI

L’Equilibrio è la legge, il meccanismo che fa funzionare la realtà, grazie a un complesso sistema di pesi e contrappesile cui regole sono scritte nell’essenza stessa delle cose. Ma l’Equilibrio è delicato, e basta poco a comprometterlo.
Nina lo sa, perché è una lucubrante, una persona molto speciale, come ce ne sono poche al mondo, incaricata di preservarlo a ogni costo, facendo in modo che il conto dei vivi e dei morti continui a tornare, mentre aiuta le anime dei trapassati ad accettare il loro destino. Nina però è stanca, e cerca qualcuno che prenda il suo posto. Questa persona è Laura, una giovane lucubrante a malapena consapevole della sua natura, e del tutto ignara delle minacce che si profilano sul suo cammino.

RECENSIONE

Il pomeriggio non era assolato, ma l’ombrellino di pizzo nero era d’obbligo. Più che proteggere la pelle, cercavo di nascondermi agli sguardi che, ostinati, si soffermavano sul mio look. Doveva trattarsi dei capelli rosso fuoco, o dell’abito tardo vittoriano, oppure doveva esserci una strana congiunzione astrale che mi voleva mostrare lo spettacolo di quel pomeriggio pisano. Non importava, l’ombrello era lo scudo della mia anima, il rossetto nero bloccava ogni parola che avrei potuto scagliare su quella massa di conformisti che mi vedeva come una variabile fuori controllo. Proprio io che invece preservavo la loro felicità.

Pisa, ai giorni nostri.

Una bellissima ragazza dai capelli rosso fuoco e gli abiti tardo vittoriani si aggira per le strade della città. Tutti gli occhi sono puntati su di lei. Lei si muove come all ricerca di qualcosa, sembra che abbia una missione da compiere,

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qualcosa che l’ha spinta a uscire allo scoperto, lontana da quella prigione dorata che sembra essersi autoinflitta. Sente che il mondo la odia e in fondo al cuore lei lo ricambia da sempre. È sempre stata considerata la pecora nera, l’eccezione in mezzo alle regole.

Ero troppo lontana da casa, avevo fatto quanto serviva: ora dovevo ritornare indietro. Gli occhi dei passanti avevano iniziato a urlare. Percepivo tutte le loro emozioni come voci, l’insieme di quei suoni distorti tagliavano la mia anima, rievocando ricordi felici e dolorosi.

Il mondo che la circonda l’ha sempre considerata diversa…sbagliata.

E Nina lo è, è diversa. Non è una ragazza normale che passeggia per le stradine di Pisa e ogni tanto si sofferma a guardare le vetrine, riparandosi con il suo ombrellino di pizzo. No, lei queste cose non se le può permettere. Non può comportarsi come le ragazze della sua età, né tantomeno vorrebbe. Lei odia questo mondo. E odia il ruolo che è costretta a ricoprire. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, ancora, e ancora, e ancora e ancora. Perché Nina non è una persona normale. Lei è una lucubrante. Immaginate il mondo come una bilancia. Bene e male, vita e morte sono i contrappesi che vanno a influire sul suo ago. I lucubranti furono creati per dare equilibrio. Per la perfetta equivalenza si è creato qualcosa di complementare alla normalità, affinché si contrapponesse a essa: ogni cosa al mondo ha la sua controparte. I lucubranti sono il peso che controbilancia coloro che vivono nella completa quotidianità. Se non ci fossero i lucubranti si romperebbe la stabilità dell’universo. Esistono due tipi di lucubranti: coloro che lavorano per mantenere l’Equilibrio, comunicando con le anime morte e aiutandole a passare oltre, e coloro che individuano gli squilibri che si vengono a creare nel mondo. L’obiettivo finale rimane sempre lo stesso: l’Equilibrio. Bisogna mantenerlo a tutti i costi. Anche a costo della propria infelicità. Perché se una cosa Nina l’ha imparata è che l’Equilibrio ti porge sempre il conto, e a volte ti toglie tutto quello che possiedi…per equilibrare una situazione di squilibrio che si è venuta a creare chissà dove. Nina ha perso tanto, ha perso tutto e ha in mente un piano per porre rimedio a tutto questo, per sopperire a quella mancanza che la dilania dall’interno e nel profondo. Ma sa anche che deve fare attenzione, che ha tutti gli occhi puntati su di lei e non sarà facile attuare il suo piano. E il suo piano prevede una dolce ragazza dagli intensi occhi verdi che esprimono tutto quello che sente. Anche Laura è una lucubrante ma non sa molto dei suoi doni perché la madre l’ha sempre tenuta all’oscuro, per qualche motivo a lei sconosciuto. Per volerla proteggere? Ma da cosa? O da chi? Laura ha mille domande in testa che sembrano destinate a rimanere senza risposta. Finché un tragico evento non la porta a prendere le distanze dalla sua amata Torino e a trasferirsi a Pisa per studiare all’università di lingue e letterature straniere.

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Uno strano caso del destino la porta a rispondere a un annuncio per un appartamento in affitto…assieme proprio a Nina. Coincidenza o fa parte di un piano più grande e vasto? È un caso fortuito che le due ragazze si incontrino o anche questo fa parte di quel equilibrio cosmico che governa le vite di ciascuno di noi?

Torino iniziava a starle stretta, troppi ricordi, troppi sogni spezzati, troppi misteri. Laura si innamora quasi subito di Pisa, in quella grande città si sente se stessa finalmente…più libera. La convivenza tra le due ragazze all’inizio non è semplice. Nina , la ragazza senza cuore, ha un modo distaccato di porsi che la fa quasi sembrare fuori dal mondo, è come se indossasse un’armatura di strati di pizzo e crinolina. Laura, la ragazza che ha visto infrangersi il suo sogno più grande ma che continua a credere nel prossimo, che è diversa dalle altre, che va contro le regole, si avvicina troppo alle anime, si immedesima nei loro sentimenti, che cerca soluzioni alternative per aiutarle perché l’idea di mentir loro non le va, non le sembra giusto. Sembrano così diverse eppure sono così simili.

Eravamo molto simili, al di là di abiti gotici, di soldi o di ragazzi che ci provano in maniera spudorata, c’era qualcosa che entrambe conoscevamo: avevamo caratteri diversi, ma la stessa paura di vivere. Anche lei aveva una bestia nera che le aveva strappato qualcosa. I suoi gesti così istintivi e violenti mi ricordavano un animale ferito che si difendeva.

I lucubranti però non sono gli unici esseri speciali che hanno un ruolo nell’universo governato dall’Equilibrio. Bianco e nero, buono e cattivo. Tutto l’universo è regolato dal “gioco” dell’Equilibrio, abbiamo detto. Due piatti che devono essere mantenuti in perfetto equilibrio, di conseguenza due guardiani: uno atto a equilibrare ciò che è buono mentre l’altro a portare caos. Il loro compito è lo stesso: mantenere e proteggere l’Equilibrio. Non può esistere altro che l’Equilibrio. Senza Equilibrio il mondo è destinato ad andare in frantumi. Accanto a Nina e Laura ci sono due apprendisti guardiani: Maurizio e Diego. Loro saranno i futuri guardiani di Pisa, ma non vi dico chi ricoprirà un ruolo e chi l’altro, dovrete scoprirlo da voi leggendo questa interessante storia come ho fatto io

😜
. Sanno che tra qualche anno assumeranno la carica ufficiale di guardiano e tutto quello che implica. E questo li porta a farsi delle domande. Perché se il tuo destino lo senti imposto cosa fai? Lo accetti senza batter ciglio o ti opponi con tutte le tue forze? Esiste qualcosa di già scritto oppure siamo noi gli artefici del nostro destino? Fino a che punto l’Equilibrio governa le nostre vite?

Maurizio sembra un uomo di altri tempi con i suoi modi pacati e garbati, e qualcosa lo lega a Nina e al suo passato. Lui sa molto più di quello che dice di sapere? Diego, invece, per me è stato un vero enigma: tormentato da chissà quali demoni, con un passato di cui non parla mai, combattuto tra quello che dovrà diventare e quello che invece vorrebbe essere. Un bel personaggio con più sfumature, mi è piaciuto molto come evolve, come cambia, e soprattutto mi è piaciuto il suo legame con Laura. È il cosiddetto cattivo ragazzo da cui bisognerebbe stare lontani: egoista, egocentrico, apparentemente insensibile ai sentimenti e desideri altrui. Apparentemente. Perché dietro i suoi occhi colore miele di castagno (questa descrizione mi è piaciuta molto, ha reso molto bene l’idea che mi stavo facendo 🤩),

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dietro i suoi piercing, dietro i suoi tatuaggi, dietro le sue provocazioni, dietro le sue frecciatine, si nasconde un’anima che sta combattendo contro il suo destino, quel destino che qualcuno ha già scritto per lui. Diego è una presenza fissa all’interno della storia, un mistero per chi lo guarda: è un demone sanguinario oppure un angelo custode? E Laura riuscirà a vedere oltre la sua apparenza, riuscirà a guardare nel profondo del suo cuore?

Non feci nemmeno un passo verso l’uscita. Qualcosa di duro e massiccio mi spinse contro il fondo dell’ascensore. Picchiai la testa contro lo specchio e mi accasciai a terra. Milioni di pallini bianchi e neri riempivano il mio campo visivo e un fischio ovattato mi sibilava nelle orecchie. Quello fu il nostro primo incontro.

Da una parte ci sono Laura e Diego e le loro scaramucce, il loro toccarsi per poi sfuggire, il loro ti prendo ma non ti voglio, ti voglio ma faccio di tutto per farmi odiare da te. Dall’altra parte ci sono Nina e i ricordi di una vita passata che la opprimono, che la devastano…che la portano a fare una scelta che potrebbe sconvolgere l’ordine delle cose. O forse no? Forse ha trovato una scappatoia, una via di fuga? Nina e Laura sono più simili di quel che pensano. Laura ha passato la sua intera vita a tenere lontano il resto del mondo. Nina odia quel mondo che l’ha privata di quello che più amava e continua a essere fredda, distante.

Chi non avrebbe desiderato almeno una volta di essere al di fuori di tutto quel dannato circolo di bilance cosmiche, di spiriti inquieti e di anormalità? Tutti, almeno una volta nella vita, sognavano una via di fuga, ma la realtà era che non esisteva una strada che potesse isolarci dal nostro mondo.

Anche Laura, come Nina, nella sua giovane vita ha perso molto. Si è vista strappare il suo sogno più grande in un istante, in un battito d’ali di farfalla tutto le è stato portato via, la sua speranza per un futuro diverso. Mille domande affollano la mente della ragazza. E se fosse stata tutta colpa di quel dannato Equilibrio? Perché l’Equilibrio deve essere preservato a ogni costo. Ogni personaggio però prova dei sentimenti contrastanti nei confronti dell’Equilibrio. E se si potesse essere veramente padroni del proprio destino? E se si potesse essere veramente liberi?

«Senti, perché non lasciamo alle spalle tutto quello che ci riguarda, la nostra natura, il nostro destino e non ci affidiamo solo all’istinto? Possiamo essere quello che vogliamo, non dobbiamo esistere in funzione di un equilibrio cosmico e il mondo non peggiorerà più di quanto non lo faccia ogni giorno» continuò a dire in tono sommesso. Faticavo a respirare e mi sentivo andare in fiamme: desideravo seppellire ciò che ero e iniziare a vivere anche per pochi secondi una vita mia, lontana da ciò che avevo scoperto; avevo già perso troppo perché non fosse il momento di dedicare qualcosa a me stessa, perché volevo essere Laura, la ragazza della porta accanto e non la lucubrante destinata a vivere come una funambola.
«E cosa ti sta dicendo adesso l’istinto?» riuscii a dire.
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Diego sorrise malizioso alle mie parole. «Questo.» E mi baciò di nuovo.

Sono rimasta affascinata dalla storia che viene raccontata.

A tratti lenta, altre volte mette il turbo e ti ritrovi catapultata in una girandola di emozioni. A volte confesso che faticavo a capire il mondo dei lucubranti, mi sarebbe piaciuto saperne di più su di loro, sulla loro storia, sulle regole che governano la loro società. Mi sarebbe piaciuto saperne di più anche sui loro poteri, sul rapporto che hanno con le anime dei defunti. Tutto sommato, però, devo dire che è una storia che ti cattura. Come ho detto all’inizio è una storia che per me è stata una ventata d’aria fresca, qualcosa di nuovo e di cui non avevo ancora letto molto, sono veramente pochi i libri così, per questo mi sarebbe piaciuto saperne di più, leggere ancora più pagine. Anche sul personaggio di Nina, che mi ha colpito dal primo istante in cui ha fatto la sua apparizione. Mi sarebbe piaciuto conoscere più dettagli sul suo passato, sulla sua vita a San Pietroburgo…e sul suo amore. Ogni volta attendevo con impazienza i capitoli dedicati a Nina. Senza ombra di dubbio è il mio personaggio preferito. È enigmatica, così fredda, così austera, ma si intuisce che cela qualcosa nel profondo, un grande dolore che l’ha cambiata irrimediabilmente. Un altro aspetto che mi è piaciuto è stato appunto la storia a due voci: quella di Nina e quella di Laura. In genere preferisco i racconti in terza persona ma in questo caso ho dovuto ricredermi: arricchivano molto una storia di per sé già bella e affascinante. La storia è molto scorrevole per la maggior parte del tempo e ammetto che, a poco dalla fine, sono stata io a dover rallentare. Avevo un brutto presentimento, sentivo che sarebbe finita “male” per i miei gusti e perciò ho deciso di rallentare per gustarmi ogni istante. E direi che si è rivelata essere la scelta migliore che potessi fare! Il finale è stato un colpo sordo all’anima! Un finale inatteso che mi ha lasciato sorpresa e allo stesso tempo con un retrogusto amaro in bocca. Ero combattuta tra il capire la scelta di Nina, un’anima in pena, un guscio vuoto di quello che era un tempo, e la scelta di Laura, che provava un sincero affetto per la sua mentore.

Un finale a dir poco spiazzante. Venti piccole parole che hanno spazzato via tutti i capitoli precedenti e che mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta (e non poco arrabbiata!!!). Un finale che è andato oltre le mie già peggiori previsioni. Mai avrei immaginato che potesse concludersi così. Ho dovuto rileggere almeno tre volte quelle poche righe per assimilare quanto vi era scritto.

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Ho pensato…no, non posso dire cos’ho realmente pensato perché sarebbe da censura
😂
Spero tanto in un proseguo! Nina merita giustizia!!!!!! Voglio il secondo capitolo!!!!!! Lo consiglio? Assolutamente sì!

Serenella

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Il mio giudizio

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