Notters, sono innamorata.
Ma proprio innamorata… perdutamente, follemente, irrimediabilmente.
L.A. Cotton è tornata con il secondo volume della serie Rixon Raiders dal titolo “Il mio gioco sei tu”.
Ho aspettato tanto questo romanzo, convinta che ne sarebbe valsa la pena e odio (o amo) ammetterlo ma non mi ero sbagliata!
Dopo la storia di Cam e Hailee (qui la recensione del primo volume), non potevamo fare a meno di sognare con Jason e Felicity… e vi prometto, miei amati Notters, che sognerete davvero. ♥
TITOLO: Il mio gioco sei tu
AUTORE: L. A. Cotton
SERIE: Rixon Raiders Vol.2
EDITORE: Queen Edizioni
GENERE: New Adult
USCITA: 12 Febbraio 2020
PREZZO: e-book € 3,99 cartaceo € 12,90
PAGINE: 350
NB: Libro disponibile nei vari store.
SINOSSI
ODIARE È FACILE… AMARE È DIFFICILE
Felicity Giles ha una lista.
Perdere la verginità.
Incontrare il suo principe azzurro e innamorarsi.
Vivere l’ultimo anno di liceo al massimo.
L’unico problema? Il suo principe non fa parte dei buoni, è un cattivo, e lei è abbastanza
sicura che lui la distruggerà prima di donarle il suo cuore.
Jason Ford ha un piano.
Vincere il Campionato Nazionale e diventare uno dei quarterback più famosi della storia dei Rixon Raiders.
Andare al college e realizzare il suo sogno di entrare a far parte della NFL.
Evitare la ragazza per cui ha iniziato a provare qualcosa. Felicity Giles, la migliore amica della sua sorellastra, nonché una perenne spina nel fianco.
Lei è fottutamente fastidiosa.
Strana.
Per lui è solo un gioco, niente di più.
Fino a quando il suo più grande rivale decide di farla pagare a lui e alle poche persone a cui vuole bene… e Felicity viene messa in mezzo.
E all’improvviso l’odio che prova per lei inizia a sembrare amore.
RECENSIONE
ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER
Jason Ford e Felicity Giles.
Nientemeno che il fratellastro e la migliore amica di Hailee, e già solo per questo dovremmo pensare a qualcosa di sbagliato ed impossibile e invece…
Comincia tutto a New York, al diciottesimo compleanno di Hailee, quando complici qualche drink di troppo, le luci di quel locale fin troppo “in” e l’atmosfera accattivante di New York, Jase e Flick si trovano pericolosamente troppo vicini.
Troppo vicini per fermarsi, troppo vicini per dimenticarsi, troppo per ignorare l’incastro perfetto dei loro corpi, troppo.
Troppo e basta.
Jason però, ormai lo conosciamo e non si risparmierà dal rendere le cose dannatamente difficili e dolorose.
E’ il miglior quarterback del paese, ha un futuro già scritto, una carriera che lampeggia a giganteschi caratteri luminosi sulla sua testa, come il punteggio delle tante partite che gioca con i Raiders.
Jason non vuole e non può avere altro: vive, respira, si allena, soffre, vince solo per il football; per quel sogno che si è trovato inevitabilmente piombare addosso, per quel futuro che suo padre ha disegnato per lui, per quella gloria che Rixon si aspetta.
L’intera città lo venera, lo ammira, lo stima: lui è Jason Ford, l’uomo più famoso della città, il numero #1, il mito, il campione da battere.
L’irresistibile e inarrivabile Jason Ford.
Ed è così irresistibile che lo diventa presto anche per Felicity dolce e bella ma così diversa dalle ragazze che Jase frequenta… Irriverente, nascosta dietro vestiti bizzarri e maxi salopette, con gli occhi color del mare che sembrano leggerti dentro e un corpo mozzafiato che non mostra. Felicity è pura, vera, di quella ingenuità che fa bene al cuore e che, contrariamente a tutte le sue sovrastrutture, consapevole di giocare una partita pericolosa non riesce e non vuole porre fine a quel gioco di provocazione e seduzione che la sta tenendo tanto vicini a Jase da accenderla nel profondo.
Felicity sa bene che non può e non deve aspettarsi niente, che Jason non cambierà e che per lui è solo un divertimento.
Jason è crudele, spietato, disinteressato a qualsiasi cosa, emozione e persona che abbia le sembianze del pallone da football.
Non vuole distrazioni, non può permettersele.
Non vuole legami, non è fatto per questo.
Non vuole affezionarsi a nessuno, perché il tenere a qualcuno rende vulnerabili.
Non sempre però le cose vanno secondo i piani, neanche per Jason.
Anche lui, Re degli schemi e delle strategie si trova a dover fare i conti con qualcosa che gli cresce dentro, che si muove arrogante e pretenzioso… proprio come lui.
Che gli piaccia o no, Felicity è nella sua testa. La sente dentro, sulla pelle, nello stomaco, nella rabbia che prova quando qualcuno la guarda, nel fastidio che sente quando Asher le poggia il braccio intorno alle spalle, nell’eccitazione che gli solletica il corpo quando lei lo stuzzica e risponde sfacciata alle sue provocazioni.
E mentre lui combatte con sé stesso nella costante contraddizione tra ciò che sente e ciò che dovrebbe invece ignorare, Felicity è più folle e determinata che mai a vivere le emozioni che le stanno persino divorando le farfalle che sente nello stomaco. Jason è una calamita, la sua criptonite. Ciò che di più sbagliato possa esistere, ciò che la può distruggere, ciò che si è sempre sforzata di evitare e ciò di cui non riesce più a fare a meno. Anche lei, come lui, non riesce a smettere di pensare ai suoi occhi scuri e profondi, quegli occhi che nascondono un mondo molto più pesante ed ingombrante di ciò che Jason vuole far credere.
Ed è così che nella smania di spuntare la sua lista, si trova a fare qualcosa che non aveva previsto, ma che sembrava improvvisamente la cosa più sbagliata e al tempo stesso più giusta del mondo.
«Stai giocando con il fuoco, Felicity.» Dio, perfino il modo in cui diceva il mio nome mi faceva eccitare. «E sai cosa succede quando giochi con il fuoco?» Il suo respiro sapeva di liquore e mi sfiorò il viso. Le sue labbra si muovevano pericolosamente vicine alle mie. «Ti bruci.» Avrei dovuto dirgli di stare alla larga da me, o schiaffeggiare quel viso capace di far sciogliere gli slip di ogni ragazza e andarmene via.
Oppure, dargli un calcio nelle palle e scappare. Ma non feci nessuna di queste cose. Al contrario, dissi: «Magari voglio bruciarmi».
Perché io ero Felicity Giles, una ragazza con una lista e con una grave forma di pazzia. Jason alzò le sopracciglia e i suoi occhi scuri mi studiarono. Anche se “i suoi occhi scuri mi scrutarono l’anima” avrebbe reso meglio l’idea di quello che provavo ogni volta in cui il suo sguardo cupo e intenso si spostava nella mia direzione.
Perché non potevo desiderare qualcun altro, chiunque altro? Ci osservavamo l’un l’altra. La musica risuonava nell’ambiente, risate e chiacchiere echeggiavano al limitare del nostro angolo buio.
«Jason?» domandai rompendo il silenzio, incapace di sopportarlo per un secondo di più. «Fanculo», sospirò, poi le sue labbra furono sulle mie, decise ed esigenti.
“Felicity sembrava un angelo. Gli occhi offuscati dal piacere, le labbra aperte in un dolce gemito. Un angelo sexy e impertinente. Il mio angelo. Mi aveva colto del tutto alla sprovvista quando aveva preso il controllo della situazione. Non credevo che ne sarebbe stata capace, ma avrei dovuto immaginarlo, perché quando si trattava di Felicity Giles niente era come sembrava. E io amavo questa cosa, cazzo. «Sì, così», mormorai, muovendo i fianchi verso l’alto mentre lei ondeggiava sopra di me. Non importava che fossimo vicini al lago, in pieno giorno, dove chiunque avrebbe potuto vederci. Nel secondo il cui le mie labbra avevano toccato le sue, avevo capito che le cose sarebbero finite in un unico modo. E da come mi stava cavalcando, valeva lo stesso per lei. Le mie mani vagavano sul suo corpo, desiderose di toccare ed esplorare ogni centimetro della sua pelle. Le sue curve morbide, il dolce pendio dei suoi fianchi, le sue tette perfette. Non riuscivo ad averne abbastanza di lei.”
È presto però per cantare vittoria perché non mancheranno gli imprevisti, i colpi di scena, le faide, le risse, i dispetti, le minacce…
Thatcher non si farà attendere a lungo e riuscirà a rendere reale l’incubo di Jason che proverà in tutti i modi a proteggere la squadra, Hailee e anche Felicity da quella vendetta, quella rabbia, quel conto in sospeso che stava coinvolgendo anche chi ne era del tutto estraneo e tale avrebbe dovuto rimanere.
La rivalità tra loro stava portando troppi guai, troppa sofferenza e l’unico modo per porre fine a tutto questo era regolare i conti una volta per tutte.
Jason dovrà giocarsi tutto per salvare ciò che ama davvero. Ma riuscirà a vincere anche questa partita?
E Felicity? Che ne sarà della sua lista di esperienze da non perdere? Sopravviverà a quell’esperienza chiamata Jason Ford?
Notters mi devo fermare qui, è davvero complicatissima questa recensione perché non voglio rovinarvi la lettura svegliando troppo e al tempo stesso vorrei dire così tante cose che sto rischiando di impazzire.
È difficile perché l’ho amato così tanto che non lo so raccontare. Vi capita mai di essere così entusiasti, così coinvolti, da non sapere cosa dire? Ecco Jase e Flick mi fanno sentire così.
Lianne, come nel primo volume è riuscita a catturarmi completamente, forse anche di più.
Il punto di vista alternato dei personaggi, lo stile della narrazione, i dialoghi che ti tengono incollata allo schermo senza poterti fermare… tutto di questo romanzo crea dipendenza.
Questa è una storia che ti fa battere il cuore, ti fa arrabbiare, ti coinvolge e ti fa sognare.
Ho adorato come ha sviluppato il personaggio di Jason e come lo ha raccontato; la sua armatura, quella corazza di arroganza e menefreghismo che si trasforma poi, dolorosamente, nel bisogno di amare e farsi amare.
Pensavo che Cameron Chase mi avesse rubato il cuore e poi è arrivato Jason Ford e si è preso tutto.
Grazie Lianne, grazie alla Queen Edizioni.
Immensamente grazie!
#piuJasonpertutte
Julie. ♥
Il mio voto:
Solo perché non posso darne 6, 7, 8, 9…
#nevoglioancora ♥