Buongiorno Notters,
oggi vi presentiamo una novità poliziesca da leggere tutta d’un fiato!
Seguiteci.
Titolo: La salvatrice di libri orfani
Autore: Laura Baldo
Data pubblicazione: 29 giugno 2020
Editore: Alcheringa Edizioni
Genere: romanzo giallo/poliziesco
Pagine: 130
Prezzo: 12 euro
Formato: (cartaceo e/o eBook) cartaceo sui principali store, prossimamente anche ebook
SINOSSI
Emilia fa le pulizie in una casa editrice di Trento. È un’appassionata lettrice e spesso recupera i manoscritti cestinati per leggerli. A causa di questa abitudine rimane coinvolta suo malgrado in un omicidio. Una sera, infatti, è proprio lei a trovare la direttrice editoriale riversa sulla scrivania, uccisa da una ferita alla testa. Sul delitto indagano il commissario Alba Pavan e il sovrintendente De Rosa. I due poliziotti scoprono che la vittima si era fatta molti nemici, sia nell’ambiente di lavoro sia in famiglia, ma per arrivare alla verità dovranno smontare la rete di bugie e falsità dietro cui le persone coinvolte nascondono piccoli vizi e meschinità quotidiane.
Guardò il giovane seduto di fronte a lui, ora più a suo agio, e pensò che da tutti quei colloqui era emerso ben poco, se non che la vittima non stava simpatica praticamente a nessuno e che molti avevano motivi per detestarla, se non per ucciderla. «Quindi i suoi rapporti con la signora Ferrari sono finiti lì?»«Sì» disse Mancini. Scavallò le gambe e si stiracchiò con un movimento languido, facendo per alzarsi.
«Un’ultima cosa: dove si trovava ieri sera?»«Ho già detto che lavoro part-time in un ristorante. Tutte le sere, tranne il lunedì.»«Mi può dire anche il nome?»L’altro sbuffò, impaziente. «Il Rododendro.»De Rosa sollevò gli occhi, sorpreso. «Lo stesso dove si trovava il signor Ferrari» realizzò, accigliandosi. «Si ricorda se l’ha visto?»Il giovane esitò.«Lei sa chi è, vero? Da quanto ho capito sia lui che la moglie erano clienti abituali.»«Sì, certo. Il ridicolo pallone gonfiato che è uscito poco fa» sospirò infine Mancini. «Senta, c’è un sacco di gente il venerdì, e siamo in quattro a servire. Non posso ricordare chi c’era ai tavoli degli altri.»De Rosa fece una smorfia di delusione. Avrebbe dovuto attendere che i colleghi si degnassero di richiamare per sapere se davvero il signor Ferrari era lì. Eppure qualcosa in una coincidenza del genere… «Lei ha iniziato a lavorare in quel posto prima o dopo aver mandato il manoscritto?»Di nuovo, l’altro esitò. «Perché vuole saperlo? Che domanda è?»«Si limiti a rispondere.»Il giovane alzò le mani in un gesto esasperato e sbuffò. «Ok, ok. Mi faccia pensare un attimo, non sono bravo a ricordare questi dettagli cronologici.»«Non mi pare un dettaglio» osservò lui, socchiudendo gli occhi. «Lei ha conosciuto la vittima prima di mandare il manoscritto? Magari le ha accennato di essere uno scrittore e lei l’ha invitata a farle leggere il suo lavoro. È andata così?» Visto che l’altro esitava ancora, aggiunse: «Possiamo controllare, ma mi risparmi il disturbo e risponda.»Mancini scosse la testa, infastidito, e sospirò. «No, lavoro lì solo da pochi mesi.»«Allora vuole farmi credere che è una coincidenza?»«Se dicessi di sì?» rispose, con un riaffacciarsi del sorriso malizioso.
«Non è un quiz a premi!» sbottò De Rosa, afferrandosi al bordo della scrivania.«Va bene, non se la prenda. Per forza poi invecchia anzitempo» ridacchiò l’altro. Non sembrava rendersi conto di essere coinvolto in un’indagine per omicidio. «La verità è molto più banale» sbuffò infine. «Mi ha suggerito lei il nome di quel ristorante. Sapeva che ero in cerca di lavoro.»«E perché si sarebbe disturbata? Nessuno ha descritto la vittima come una buona samaritana.»L’altro scrollò le spalle. «Chi lo sa? Magari si sentiva in colpa per il modo in cui si era comportata. Anche il diavolo ogni tanto può avere dei momenti di umanità.»
Notting Hill Staff