Buongiorno, Notters!
Oggi vi parlo di Tu, ma per sempre di Roberto Emanuelli,un libro particolare, scritto in un modo particolare che mi ha fatto sorridere, che mi ha fatto ridere, che mi ha fatto riflettere e che, a un certo punto, è pure riuscito a farmi emozionare, attenuando alcune perplessità che mi avevano accompagnato fino a quel momento.

Titolo: Tu, ma per sempre
Autore: Roberto Emanuelli
Editore: DeA Planeta Libri
Genere: narrativa
Formato: ebook – cartaceo
Prezzo: € 9,99 / € 18,50 (in edizione tascabile € 14,00)
Data di pubblicazione: 8 ottobre 2019
SINOSSI
Lorenzo e Marzia sono amici da poco, uniti dalla musica, quella che lui suona da sempre, per passione e per mettere insieme uno stipendio, e che per lei fa parte del regalo di compleanno che sta preparando per Riccardo, l’amore della sua vita. Hanno storie diverse, Lorenzo e Marzia: lui ha trentasette anni, è nato in una periferia popolare ma vive in un palazzo elegante del centro di Roma, con la sua bellissima moglie Ginevra e una splendida bambina di tre anni e mezzo, per la quale farebbe qualunque cosa Marzia di anni ne ha diciotto, si è appena trasferita con la famiglia alla Garbatella, trovando nuove compagne con cui condividere le emozioni più forti, compresa la paura per l’esame di maturità. Rompendo ogni schema e con la tenerezza dirompente delle vere amicizie, loro e un gruppo fantastico di persone pronte in ogni momento ad aiutarle affronteranno un’estate destinata a cambiare tutto, attraverso cadute dolorose, altalene di dubbi, errori inattesi e momenti di irrefrenabile gioia. Con la voglia di credere nell’amore, sempre, a qualunque costo, e di urlare al mondo la magia di un bacio, la poesia di un sorriso, la bellezza dei propri sogni!
RECENSIONE
***Attenzione possibili spoiler***
Erano mesi che aspettavo di leggere questo libro. Era sul mio Kindle da un po’, ma, per un motivo o per un altro, non sembrava mai arrivare il momento giusto. C’era sempre un altro libro che arrivava e prendeva il suo posto, una data di scadenza da rispettare, un rewiew party a cui partecipare. Non era mai il momento giusto. Perché ogni libro ha il suo momento, quel momento particolare in cui ci si sente pronti, in cui si può dire: eccomi, eccoci, ora siamo solo tu e io. Sono pronta. E infatti lo ero. Ma forse non lo ero del tutto. Del resto ogni libro è sempre una sorpresa, non sai mai cosa aspettarti. E lui era lì che mi chiamava, mi occhieggiava, mi sussurrava suadente leggimi, leggimi…
Sinceramente non ero pronta a quello che mi stava aspettando. Fin dalle prime pagine ho capito, ho sentito che era un libro diverso dal solito. E, solo ora, a distanza di diversi giorni da quando l’ho finito, inizio a capire cosa ho veramente letto. Fin dal primo capitolo ho sentito un senso di stranezza, non è un libro come gli altri, di sicuro non è uno dei libri a cui mi sono abituata.
Racconta di una generazione nuova, dirompente, divisa tra il voler apparire e la ricerca di sé stessi, la perenne ricerca di sé stessi, tra storie su Instagram, writer dall’anima poetica, blogger che sembrano parlare alla parte più profonda di te stesso, nelle cui parole ti ritrovi e grazie alle quali riesci ancora a sperare, in un domani, in un nuovo amore, in un futuro un poco più roseo e colorato.
Essenzialmente ci sono tre protagonisti in questo libro: Lorenzo, Marzia…e il web.
La storia è un alternarsi di post, di storie Instagram, di spezzoni tratti da un libro molto amato dalla giovane Marzia e dalle sue amiche, di pensieri profondi e poetici condivisi da un writer misterioso. E di tantissimi intimi pensieri dei protagonisti. È questa la stranezza, la particolarità di questa storia: non è il classico libro dove vengono narrati i fatti, dove piano piano entri nelle dinamiche dei personaggi e di chi sta loro intorno, dove impari a conoscerli, ad amarli, ad apprezzarli. Sì, qui i fatti vengono narrati ma in un modo molto più confidenziale, più interiore…più intimo, appunto.
Leggi, senti i sentimenti di Lorenzo e di Marzia, i loro pensieri più nascosti, i loro segreti, le loro paure, le loro ansie, le loro incertezze, i loro desideri più reconditi, le loro speranze, i loro cuori che battono all’impazzata. Senti tutto, ogni più piccola minima variazione del loro stato d’animo. Un poco come fosse una confessione sussurrata tra le pagine del proprio diario segreto. Ecco, lo ammetto, a volte ne ero proprio stranita. Molto, tanto, veramente tanto, particolare il modo in cui è scritto, che però, lentamente, pagina dopo pagina, mi ha conquistata.
A volte ho trovato eccessivi i continui post tratti da Instagram o da qualche altro social, perché mi distoglievano dalla storia in sé, rallentavano, anche se magari di poco, la mia lettura, che stava iniziando però a catturare la mia attenzione, ma devo dire che ora, a distanza di diversi giorni, li trovo appropriati: sono un qualcosa che aggiungono. Mentre leggevo, lo ammetto, allontanavano la mia attenzione dalla storia principale, ma, se presi anche in modo isolato, sono un qualcosa che arricchisce: mi sono sempre piaciuti i pensieri profondi, anch’io amo leggere post simili, seguire pagine che parlano all’anima e alla nostra parte più profonda. Semplicemente non sono abituata a vederli all’interno di un libro, così tanti perlomeno; secondo me qualche post in meno avrebbe regalato più leggerezza alla storia. Non fraintendetemi, non dico sia un libro pesante da leggere, la storia è scorrevole, molto scorrevole, ma a volte avrei voluto saltare i post per potermi concentrare interamente sulle vite di Lorenzo e Marzia; al tempo stesso, però, sentivo che erano una parte importante della storia (ogni post azzeccatissimo per il momento che stavano vivendo i protagonisti) e quindi continuavo a leggere, tra leggera irritazione e vivido interesse, un ossimoro, un contrasto interessante ma, al tempo stesso, perfetto.
Una volta superata la maggior parte della confusione iniziale (non è che i miei sentimenti siano poi cambiati tanto per tutta la lettura), mi sono totalmente immersa e appassionata alla storia di Lorenzo e Marzia.
Due storie apparentemente parallele che, per tutto il libro, però si intrecciano.
Lorenzo e Marzia non potrebbero essere più diversi.
Lui, alla soglia dei quarant’anni, si barcamena tra la scuola (insegna pianoforte), lezioni private e serate nei locali, nei ristoranti, ai matrimoni, alle feste private, ovunque lui possa suonare. La musica, infatti, scorre nelle sue vene.
È sposato con Ginevra, che ama e continua ad amare come il primo giorno, e hanno una meravigliosa bambina di nome Bianca: incantevole, impossibile non innamorarsi di lei e della sua dolcezza.
E poi c’è lei, Marzia, 18 anni e tutto il mondo davanti. Ha un ragazzo che ama e che la fa star bene. Ha delle amiche fantastiche su cui può sempre contare e con cui si diverte sempre tantissimo. Ha tutto, il futuro a portata di mano. Manca poco agli esami di maturità e poi potrà spiccare il volo.
Ma prima vuole fare una sorpresa al suo ragazzo: cantargli una canzone per il suo compleanno.
Lei, che spesso allo specchio si vede brutta, è pronta a esporsi davanti a tutti per amore, quell’amore in cui crede fermamente e che la fa volare a un metro da terra.
È così che si sono conosciuti Marzia e Lorenzo, grazie a una canzone. Lui, infatti, la sta aiutando a preparare la sorpresa per Riccardo, il suo ragazzo.
È così che diventano amici.
Così diversi ma così simili.
Due anime affini.
Non mi piace dare lezioni ai principianti totali, per mille ragioni, ma lei meritava un’eccezione.
Perché mi è stato chiaro fin dal primo momento che dentro ha un mondo meraviglioso da tirare fuori, e perché a volte nella vita sono le sensazioni che ti spingono a fare o non fare qualcosa .
Ecco , è difficile da spiegare, ma appena ho incrociato lo sguardo di quella diciottenne bella e piena di luce, ho capito che sarebbe entrata nella mia vita per non uscirne più.
L’età con loro diventa solo un numero, una convenzione che il più delle volte non significa niente, perché l’unica età che conta è solo quella emotiva, quella che ti conferisce la capacità più importante: e cioè di provare empatia per le persone che hai davanti, quando ti parlano della loro storia, del loro amore, delle loro sofferenze, e anche e soprattutto quando non lo fanno, quando te ne parlano solo con gli occhi o con lo sguardo, quando te ne parlano con un sorriso amaro o con un tremore improvviso, quando ti dicono di loro con un abbraccio o con qualcosa tipo “senti le parole di questa canzone!”, quando basta un cenno di intesa per raccontarsi roba che non hai mai raccontato nemmeno a tua madre o al tuo analista.
Marzia è empatia, è sensibilità, è dolcezza e intelligenza. Non è solo una diciottenne agli occhi di Lorenzo e loro non sono solo una differenza d’età, ma qualcosa che supera e va oltre qualunque distanza, fisica, sociale, anagrafica (per citare le parole di Roberto).
Marzia fa parte di quei giovani molto legati a Instagram, all’essere qui e ora. Lei è vitalità, è la vita stessa, è piena di luce, di energia, così bella, bella da mozzare il fiato che neanche se ne accorge, così esuberante, così spensierata, così pronta a scattarsi un selfie con le sue amiche o da sola, per immortalare il momento e lasciar fluire i suoi pensieri e le sue emozioni, come un tornado, come un fiume in piena, senza restrizioni, senza contenimenti, senza muri a ostacolarla.
Ma non confondete la vitalità di Marzia con la superficialità. In lei si percepisce molto di più. Non c’è la voglia di apparire, ma quella di comunicare, di urlare al mondo se e quanto sia felice, oppure arrabbiata o triste. Marzia è emozione allo stato puro, non finge, è genuina, spontanea e con tanto amore dentro, con tanta voglia di vivere. È la ragazza che balla sotto la pioggia, che ama, ama intensamente, è la giovane donna che si emoziona di fronte a una poesia… è colei che nasconde un grande segreto, sempre con il sorriso a fior di labbra.
Tu sei la mia stella, mi brilli dentro, mi scaldi come il sole, io ti giro intorno e tu mi fai sentire speciale, poi mi fai volare in alto, nel cielo di notte, e poi, come certe stelle, cadi, cadi nei miei occhi, ti posi su di me, e mi porti nelle favole. E io sono sempre più innamorata. Mentre suona la mia canzone preferita: tu.
Marzia con gli occhi che brillano, Marzia che ama con tutta se stessa. È amore, è ossessione, è dipendenza. È l’amore totalitario, intenso, senza se e senza ma. L’amore che ti fa volare alto nel cielo, sempre più sù, e poi ti scaraventa giù, a terra, al buio, al freddo, nella più totale oscurità. È un amore che, quando ti fa cadere, ti neutralizza, ti toglie le energie. Fa veramente tenerezza Marzia, soprattutto quando capisci che, prima o poi, le spezzeranno il cuore. Perché prima di amare qualcuno devi amare te stessa e se non ti ami abbastanza…sei destinata a soffrire in un modo terribile il più delle volte.
I pensieri, in certi momenti, graffiano, scorticano, urtano, urlano, senti il cuore sanguinare.
Senti ogni emozione sparata all’ennesima potenza.
Senti la loro gioia, senti la loro tristezza.
Proprio per il modo particolare in cui è scritto.
A volte sembrano più canzoni o poesie, più che un normale romanzo. I troppi post, però, spezzano, al tempo stesso arricchiscono perché appunto in sintonia con i personaggi e le loro emozioni (sono scritti a regola d’arte e si sposano all’interno della storia). Ribadisco: per i miei personalissimi gusti, a volte, sono troppi.
In alcuni punti ho trovato qualche stonatura (un paio di dettagli non mi tornavano durante la lettura) e qualche situazione, a mio modestissimo avviso, frettolosa (non entro nel dettaglio per non rovinare la lettura), ma tutto sommato lo ritengo un buon libro, che merita una possibilità.
Ci sono Marzia e Lorenzo, ma ci sono anche la bella, dolce, energica Sofia (un altro personaggio femminile che mi ha colpito molto), il sempre allegro Valerio che sembra indossare sempre una maschera, quella dalla battuta sempre pronta, quella senza un pelo sulla lingua, sempre pronto a scherzare, a smorzare la tensione, ma che ha tutto un mondo variopinto dentro (e anche lui le sue cicatrici); c’è il tutto d’un pezzo, ligio al dovere, serio Davide (a me ha fatto tanta tenerezza), il poetico e incompreso Guido (mai lasciarsi ingannare dall’apparenza, però) e, infine, ci sono le amiche di Marzia: Giulia, Alice e Sally, le sue persone, le sue ancore di salvezza, le sue complici in quel viaggio complicato ma meraviglioso che è la vita. Ci sono anche Bianca, dolcissima, innocente, una vera meraviglia, la madre di Lorenzo, una vera roccia, e Ginevra, algida, bellissima, quasi inarrivabile.
Una famiglia allargata: quella che ti scegli, quella che ti aiuta nei momenti difficili e che ti è accanto in quelli felici ❤️
Su alcuni punti ero perplessa (e lo sono ancora un po’ adesso), ma devo dire che il finale mi ha letteralmente conquistata! Emozionante e commovente ❤️
E senza nessuna interruzione di post: in quel momento si vede quanto la storia riesca a rapire, in quel momento ho capito perché molti considerano Roberto un poeta dell’amore. Perché io, nel finale, mi sono innamorata. Di Lorenzo, di Marzia (il mio personaggio preferito), della loro amicizia, delle loro storie parallele ma intrecciate nel profondo e delle emozioni che, in poche pagine, mi hanno saputo regalare. Per me un libro che è in grado di emozionarmi, di scuotermi nel profondo, di lasciarmi un qualcosa inciso nel cuore e magari anche sulla pelle…ha vinto. Ha vinto alla stragrande. Sui congiuntivi mancanti, sulle frasi magari non perfette dal punto di vista della sintassi, sui particolari che non tornano, posso anche chiudere un occhio (sono tutti piccoli “errori” che si possono aggiustare), ma sulla mancanza di emozioni no. Tu, ma per sempre è stato un libro sorpresa: mi ha stupito per il suo stile particolare e diverso, ma soprattutto mi ha emozionato in un modo che mai avrei pensato. E l’ho rivalutato notevolmente. Ha conquistato il mio cuore, lentamente ma con tenacia, e sono contenta di averlo letto. Molto bello il messaggio che alla fine passa: la vita è bella, ogni istante vale la gioia di essere vissuto, esiste sempre una seconda possibilità per chi continua a credere nell’amore, perché l’amore è la forza che unisce e che trascina il mondo, fin dalla lontana notte dei tempi. Un messaggio molto positivo che ho apprezzato.
Ho imparato che se non sei felice, se non sei davvero felice, non puoi accendere il sorriso di nessuno. E che se smetti di inseguirla, la felicità, lei smette di trovarti. Perché sei tu, sei tu la tua felicità. Ho imparato che le cose davvero importanti, nella vita, hanno sempre a che fare con i nostri sogni. E che i nostri sogni hanno sempre a che fare con l’amore. Ho imparato che ci sono tramonti meravigliosi, non sono tutti uguali. Alcuni ti tolgono il fiato per quanto sono belli, per la magia che emanano. Ma il tramonto che batte tutti gli altri è quello che guardi mentre tieni la mano della persona che ami. E ho imparato che qualche volta la vita ci insegna che quella mano, quella da stringere forte e non lasciare mai, è la tua stessa mano…E tu, tu…non lasciarla mai!
Lo consiglio? Certo!
Alla prossima!
Serenella
