Buongiorno Notters!
Oggi iniziamo la nostra giornata super cariche, raccontandovi la lettura che ha accompagnato le mie ultime calde sere d’estate… e devo dire che di certo non ha contribuito a rinfrescarmele! 🙂
Siete pronti a fare un viaggio ironico, divertente e speciale alle Hawaii in compagnia di Mina?
Seguitemi ♥
Titolo:Sesso, Hawaii e cliché
Autore: Barbara Parodi
Editore: ode edizioni
Prefazione a cura di Livia Sarti
Genere: chick-lit
Prezzo ebook: €2.99
Prezzo cartaceo: € 12.99
Data pubblicazione: 30 luglio
Serie: no
Autoconclusivo: sì
SINOSSI
Se esistesse un incipit adatto a questa storia, parafrasandone uno famoso, sarebbe il seguente:
È una verità universalmente riconosciuta che se nella casella della posta trovi una busta quadrata in carta spessa e di colore avorio qualcuno che ti conosce ti vuole male.
Tutto ha avuto inizio con quella dannata lettera, ma diamine! Se tornassi indietro l’aprirei ancora cento volte.
RECENSIONE
Attenzione possibili spoiler
Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha mai pensato quello che ha pensato Mina?
Quanti di noi si sono ritrovati davanti a quella temutissima busta color avorio pensando “oh cavolo, e adesso? Ma ci devo andare per forza”?
Sfido chiunque a dichiarare ora, seduta stante, di non aver avuto un mezzo attacco di panico in quel momento!
Poi ovvio, c’è chi come me è innamorata/o dell’amore e quindi da masochista qual è ama tutto ciò che parla di fedi, bomboniere, testimoni, pizzi e merletti vari… ma ammettiamolo ragazzi: i matrimoni sanno essere anche davvero angoscianti.
Ed è proprio quello che ci trasmette Mina, all’inizio di questa fantastica storia, che comincia in modo un po’ roccambolesco: la nostra protagonista, la famosa busta color avorio, un bidone della spazzatura (con tanto di wurstel spiaccicato sulla “bustarella”), e la chiamata di Sara, la migliore amica di Mina…
«Hai per caso ricevuto una busta? Un invito a un matrimonio?» Oh, cazzo. Nega.
«Ehm, no. No, no. Nessun invito, perché?» «Ma hai controllato?» «Sì. Chiaro che l’ho fatto altrimenti come avrei mai potuto sapere di non averlo ricevuto?»
Mina, puoi fare di meglio. Sai recitare in modo più convincente.
«Che strano. Eppure, l’ho lasciato io proprio ieri sera, dopo che ti ho riportata a casa.»
«Tu cosa?» Lo sforzo di sembrare del tutto innocente svanì in un secondo. «Cioè, mi stai dicendo che tu mi hai messo nella casella un invito a un matrimonio?»
«Sì.»
[…] Sfilai il cartoncino con la stessa suspense di Borghese quando deve decretare i voti dei ristoranti. Le lettere dorate cominciarono a emergere dal limite avorio. E poi, pensai a uno scherzo.
Matteo Canevari & Sara Abietti
sono lieti di annunciare il loro matrimonio.
A questo punto la conclusione può essere solo una: Mina è spacciata.
Finita. Muerta. Kaput.
E’ proprio la sua migliore amica quella “brutta persona che l’ha incastrata”, è la sua migliore amica che si sposerà e dirà il famoso “Sì, lo voglio”.
E ditemi un po’, manchereste mai voi al matrimonio della vostra migliore amica..?
Quindi, sempre per la famosa serie #mainagioia, la nostra protagonista si ritrova in men che non si dica con una valigia in una mano, la busta color avorio nell’altra, verso un’unica ed incredibile direzione: le Hawaii.
Mina parte con la consapevolezza che quel viaggio sarà un mezzo disastro, ma da eterna ottimista qual è sempre stata, vuole credere che sarà la sua occasione per divertirsi, per staccare la spina dalla sua strana e frenetica vita, per godere del tempo con la sua migliore amica e per dimenticare Leonardo, il suo ex.
Mina prende quell’aereo carica di speranza e pronta ad alleggerire il suo cuore ferito (e beh sì, anche con un bel po’ di strizza visto che ha il terrore degli aerei!).
Ma quel che ignora è che quel viaggio, verso la meta dei sogni, sarà molto, molto di più.
Sarà l’occasione per lei di conoscere il suo Io più intimo, sarà l’occasione per crescere, maturare e prendere il coraggio a due mani, quello stesso coraggio che ti fa fare pazzie.
Quelle classiche pazzie che sono anche o enormi stronzate, o le scelte migliori, quelle che ti cambiano la vita.
Perchè infondo Mina è così, una donna adulta che ha ancora bisogno di sognare come una bambina.
Una donna con la forza di un leone e la fragilità di una farfalla.
Lei vive e ama come una donna, pensa come una donna, e poi si ritrova a desiderare di essere vista e accettata per quella che è come una bambina.
Vive la vita di una donna adulta ma vorrebbe avere gli attimi di spensieratezza di una bambina.
Mina è un po’ come una bomba ad orologeria: con un mondo dentro pronto ad esplodere al momento giusto.
E’ un personaggio che ho amato, in cui mi sono anche ritrovata per certi versi, che fa una crescita incredibile in così poco tempo.
Un personaggio che deve ancora fare i conti con sè stessa, e che fatica ad accettare la parte più nascosta di sè.
Perchè dovete sapere che Mina indossa ogni giorno una maschera, che l’aiuta a non mostrare agli altri proprio la fragilità di cui vi accennavo prima.
Una maschera che si è costruita con gli anni, che ha scelto lei stessa di indossare quando era ancora una ragazzina, che l’ha aiutata nei momenti più difficili, quelli più scomodi, che l’ha fortificata e resa indipendente.
Insomma, ho conosciuto Mina e… mi si è aperto un mondo.
Un mondo fatto di sforzi e sacrifici, di patti taciti, di difficoltà a scendere a compromessi con la propria persona, di momenti di ribellione che derivano da un’infanzia difficile.
Un mondo in cui in realtà non si è vittime di un sistema, perchè nasce tutto, appunto, da una scelta.
Con Mina imparerete davvero tante, tantissime cose.
Personalmente, posso confermarvi che a me Mina ha insegnato tanto.
Mi ha insegnato a saper cogliere le sfumature in un mondo fatto di compromessi, e che ci vuole coraggio per poterle cogliere.
Ma, ahimè, non tutti hanno questo coraggio, né tanto meno riescono a capire fino infondo la vita di Mina.
Non lo ha fatto sua madre, con la quale non ha più rapporti.
Non lo hanno fatto le sue amicizie, eccetto Sara, l’unica vera amica che ha.
Non lo ha fatto nemmeno Leonardo, quello che in teoria avrebbe dovuto essere l’amore della sua vita…
Quando ero da sola con lui avrei preferito la dolcezza e le coccole, senza sentirmi in dovere di fare ogni volta una performance. E alla fine lui mi aveva lasciata… proprio per il mio lavoro.
Nessuno al mondo, a parte Sara, ha mai capito che chi veramente esiste è Mina, nel suo Io più profondo, più nascosto.
Nessuno ha mai capito che Lina esiste solo perchè l’ha creata Mina, e che dietro a tutto si nasconde una donna dolce, vulnerabile, capace di amare.
Capace di commuoversi per romanticherie di altri tempi, della serie che si metterebbe a frignare come una bambina davanti a una scatola di cioccolatini.
Una donna che desidererebbe essere guardata, e non spogliata con gli occhi.
Una donna che, dopo aver fatto l’amore con il suo uomo, vorrebbe ricevere quelle famose coccole che gli uomini trovano inutili.
Una donna che mentre fa l’amore con il proprio uomo che si lasci andare e si abbandoni al piacere vero, quello che viene dall’interno e si irradia nell’anima.
E sapete qual è la cosa curiosa?
Che nemmeno lei lo aveva capito prima di avventurarsi in questo viaggio.
Prima di imbattersi in Matteo, la sua prima cotta, il suo primo amore… il futuro marito della sua migliore amica Sara.
Mi tocca dirvi che, arrivati a questo punto pensavate che la vita di Mina fosse già complicata abbastanza così com’è, allora vi sbagliate di grosso miei cari.
Perchè per Mina rivedere Matteo sarà come fare un tuffo nei ricordi.
Sarà come imparare nuovamente ad ascoltare il suo cuore, che aveva messo a tacere tanto, tanto tempo fa…
Ho dovuto farmi da parte, ho dovuto mettere in un angolo i miei sentimenti per non distruggere quelli di Sara.
[…] Giuro che mi aggrappai all’amore che provavo e provo tutt’oggi per Sara e che, deglutendo il mio cuore, gli risposi che potevo esserne solo che felice. Li feci mettere insieme allora e misi in un cassetto la possibilità di avere una storia con lui.
Matteo rappresenta per Mina quell’amore mai avuto, mai conquistato, mai vissuto.
E’ la persona che avrebbe desiderato avere al suo fianco per sempre, ma che adesso sta per sposare la sua migliore amica.
Nonostante Mina abbia messo da parte il proprio cuore per rendere felice e pieno d’amore quello della sua migliore amica, però, lei e Matteo hanno continuato ad esserci l’uno per l’altra, costruendo man mano quella che poi è diventata una bella amicizia.
Perchè Matteo come Sara, e forse anche di più, ha sempre compreso e protetto Mina.
Ha assecondato le sue scelte e l’ha difesa quanto tutto il resto dell’universo le criticava.
Hanno visto e vissuto la crescita di entrambi
Ci sono stati l’uno per l’altra, silenziosamente, senza fare troppo rumore.
Si sono capiti, ascoltati e aiutati quando ne avevano bisogno.
E poi le loro strade si sono divise, senza riuscire però a separare realmente loro.
E Matteo?
Si ricorda di Mina con la stessa intensità con la quale lei si ricorda di lui?
Cosa prova per lei?
E’ una persona felice?
Sarà veramente convinto che sia Sara l’amore della sua vita o qualcosa (o per meglio dire qualcuno) gli farà “cambiare idea”?
Beh Notters, arrivati a questo punto c’è ben poco altro da aggiungere, vi ho già raccontato anche troppo!
Posso solo dirvi che questo, oh sì, questo è proprio uno di quei libri che dovete leggere e portarvi con voi.
Che siate al mare, in montagna, in città, a casa o non sono bene io dove, dovete avere una Mina a portata di mano.
Perchè con lei vi divertirete, vi commuoverete ed entrerete in empatia, è inevitabile!
Barbara ha creato un personaggio spaziale, credo di averne incontrati veramente pochi così ben descritti e che affrontino in questo modo una crescita personale così importante.
Matteo… ecco, lui a differenza di Mina è tutto da scoprire. E’ uno di quei personaggi che viene fuori piano piano, e anche sul finale devo dire che non ho percepito di averlo conosciuto in tutto il suo essere, al 100%.
La scrittura di Barbara arricchisce e alleggerisce la storia al punto giusto, mostrando una capacità sbalorditiva di non cadere mai né nel volgare né nel banale, nonostante la tematica affrontata.
Un libro ironico, frizzante, e, come Mina, espolsivo.
Ricco di colpi di scena, di aneddoti divertenti e carico di sfumature profonde.
L’unica pecca? Dura troppo poco!!!
Un libro che non può assolutamente mancare nelle vostre librerie, digitali e non!
Grazie Barbara, conoscere Mina ha fatto crescere anche me. ♥
Edna
Il mio voto:
Notting Hill Staff