Buongiorno Notters,
oggi ho l’immenso piacere di parlarvi di loro, Phoebe e Matthews.
Due disgraziati che mi hanno rubato il sonno e la fame, che mi hanno tenuta incollata alla loro storia, che mi hanno portato ad estraniarmi dal resto del mondo, come fossero un gigantesco nastro isolante… vi parlo di lui, “Never hurt me again”, della nostra Eva Lane.

TITOLO: Never Hurt Me Again
AUTORE: Eva Lane
EDITORE: Self-Publishing
GENERE: romanzo rosa
PREZZO: € 2,99
PAGINE: 350
SINOSSI
Phoebe Jennings, innamorata sin dagli anni del liceo, di Mattew Johnes, quarterback della squadra di football, ha deciso durante l’estate, di dare una svolta alla sua vita. Un nutrizionista che la aiuti a dimagrire, un dentista che la liberi da quell’apparecchio infernale e faccia risplendere il suo bellissimo sorriso, un buon dermatologo e tanta, tanta palestra.
Ma, il primo giorno di università quando crede di essersi liberata dalla sua ossessione ed avere il controllo sulle proprie emozioni, Matt si ripresenta in tutta la sua affascinante e prorompente bellezza.
Enigmatico, algido e strafottente, concederà a Phoebe di irrompere nella sua vita e soprattutto, nella sua anima oscura, dove albergano innumerevoli ombre del passato?
RECENSIONE
***Attenzione possibili spoiler***
Ho iniziato questa lettura con le sensazione di essere stata catapultata negli anni delle scuole superiori.
Quegli anni dove ogni mattina ci si svegliava provando una sensazione di euforia mista a svogliatezza, perché non si aveva voglia di stare tra i banchi tutte quelle ore eppure si aspettavano l’ingresso e il suono della campanella con fermento e trepidazione, e spesso e volentieri il motivo era solo uno: un lui.
Il ragazzo più popolare della scuola, quello talmente bello e dannato da essere inarrivabile.
E si riempivano diari su diari con i nomi intrecciati o solo il suo, contornato da mille cuoricini.
Tutti i pensieri erano rivolti a lui, a capire come farsi notare, come fargli capire il proprio interesse senza apparire bambine.
In quel periodo storico quei momenti sembravano i problemi più grandi che esistessero al mondo, a pensarci adesso, invece, gli occhi si velano di malinconia e sulla bocca compare un involontario sorriso.
Ecco, Matt e Phe mi hanno riportato proprio lì, come se avessero programmato loro una macchina del tempo e l’avessero donata ai lettori che si sono imbattuti nella loro storia.
Al tempo stesso, però, mi hanno sorpresa. Perché? Beh, per spiegarvelo non posso far altro che raccontarvi di loro e del loro tempestoso amore.
Fin dalle prime pagine conosciamo una Phoebe piccola, una ragazzina che

ha ancora tutto il tempo davanti a se per crescere e diventare donna.
Una ragazza piena di insicurezze e priva autostima.
Una ragazza piena di domande, a cui puntualmente non sa dare risposte.
Viene da una famiglia unita e felice, dove l’amore è il rispetto sono stati gli insegnamenti base.
Una vita tranquilla quella di Phoebe, che passa le sue giornate a scuola e poi a casa sui libri, perché è una ragazza senza grilli per la testa, che è felice di trascorrere il suo tempo con Brenda, la sua strampalata migliore amica ossessionata dal colore rosa.
Brenda rappresenta, infatti, la sua vena di follia, il diavoletto che ti compare sulla spalla ogni volta che bisogna prendere una decisione, ma al tempo stesso è la persona che la ama più al mondo esclusi i suoi genitori, quella che la difende a spada tratta da tutto e tutti.
Ed è proprio a lei che Phoebe decide di mettere in mano il suo cuore, il suo destino, affidandole la lettera che ha scritto per l’unico ragazzo di cui sia mai stata innamorata in tutti gli anni di liceo, il suo sogno proibito: Matthew.
Ma le cose non vanno proprio come previsto ed ecco che arriva la prima grande e cocente delusione della sua vita…
Con la voce roca e allo stesso tempo dura sibilò: «E così, stupida ragazzina, credi che una lettera profumata possa rimbambirmi con pensieri romantici, stimolando il mio interesse verso di te? Sono abituato a vere donne, sfrontate, sfacciate, che me lo sappiano succhiare come si deve. Pensi di esserne capace? Non credo proprio, ma se vuoi, possiamo provare nei bagni, altrimenti non ti rimane che smammare, tu e la tua patetica amica…».
Ferita e con il cuore a pezzi, Phoebe conclude così l’ultimo anno di liceo, con la consapevolezza però di dover cambiare qualcosa prima di cominciare l’esperienza universitaria, un’esperienza che è decisa a fare il più lontano possibile dalla sua città, da casa sua, dalla sua camera tappezzata dai ricordi di lui, lontana da Matt.
E succede che in un’estate la nostra piccola e dolce Phe, determinata più che mai, decide di uscire dal suo bozzolo, pronta a spiccare il volo più importante della sua vita.
Via l’apparecchio, via i kg di troppo e cambio armadio, sono stati i suoi mantra per tre mesi, fino ad arrivare a settembre, il mese della rinascita.
Il mese dei nuovi inizi, il mese dove è cominciata la sua nuova vita.
Ma… poteva essere il destino così clemente con la nostra Phoebe?
So che avete già la risposta, per cui non vi lascio altro che queste righe…
«Matthew!» mi sfugge il suo dannato nome dalla bocca.
Mi sarei presa a sberle da sola!
Quegli occhi che mi avevano tanto fatto sognare, sospirare e piangere si assottigliano. «Ci conosciamo?» e un sorriso arrogante si allarga su quelle labbra che tanto ho sperato un giorno mi baciassero.
Non mi ha riconosciuta.
A niente sono valsi i km che lei ha voluto mettere tra loro.
A niente è valsa l’iscrizione proprio in quell’università, a niente è valso scappare via dal passato perché si sa, quando si scappa da lui, puntualmente viene a bussare alla porta riportandoti alla realtà.
Ed è così che Phoebe è Matt si rincontrano.
Ma non solo: danno il via ad una lotta continua, fatta di sguardi feroci, di battute taglienti e dispetti a non finire.
E tutto questo succede semplicemente per due motivi:
1. Perché Phoebe si è solo illusa di aver dimenticato Matt,
2. Perché Matt non può far finta di non sentirsi irrimediabilmente attratto dal suo “unicorno”, dalla sua piccola Phe, che sente di dover proteggere, di dover custodire come fosse il fiore più delicato.
Perchè Phoebe è per Matt come l’acqua per il fuoco, lo calma, lo spegne, anche se, al tempo stesso, è l’unica miccia in grado di accenderlo.
«Matt…» Mi arresto all’istante con il respiro affannato, madido di sudore.
La sua voce, il mio nome un richiamo, un comando angosciato.
Mi volto e lei mi guarda con i suoi stupefacenti occhi innocenti.
«Phoebe, Phoebe.»
Il nome di lei mi scivola fuori dalle labbra con una respirazione forzata.
Ed ecco ancora quella strana sensazione che sto provando dal momento che l’ho rincontrata al college: quando precipito nel suo sguardo, mi sento debole, mi sento…
Ed entrambi, tutto questo, non possono accettarlo.
Perché va contro tutte le regole che si sono imposti.
Perché va contro ogni legge fisica.
Perché va contro alle loro ragioni, ma non ai propri cuori.

Quello che, però, Phoebe non sa è che Matthew è un ragazzo spezzato dentro.
È un ragazzo che ha una storia difficile e dolorosa alle spalle.
Un passato crudele, un passato che gli ha tolto tutto, che gli ha rubato il cuore e l’anima. Un passato che lo ha reso il ragazzo che è oggi: un ragazzo spietato e freddo, incapace di provare qualsiasi tipo di sentimento.
C’è di più… c’è di più dietro a quella facciata da duro, dietro a quella sua sicurezza che tutti temono, dietro ai suoi mille rapporti occasionali, dietro alle ragazze rifatte e succinte che si porta in camera ogni sera, ed ogni sera ognuna è diversa da quella precedente.
C’è di più, ma arriverà il tempo per Phoebe per scoprirlo?
Lui la lascerà entrare dentro di sé?
Non posso dirvi di più Notters, davvero non posso.
Quello che, però, posso aggiungere è che ho letto questo libro in un giorno e mezzo, perché sono stata incapace di lasciare andare Matthew e Phoebe.
Sono stata incapace di aspettare cosa succedeva tra quei due, spinta dalla curiosità di andare avanti, sempre di più, sempre di più.
Spinta dallo scoprire, ogni secondo, ogni minuto, la meraviglia dell’evoluzione di questi due personaggi che, alla fine del libro, conosciamo in vesti differenti e vi assicuro che non deludono.
Non ho mai odiato Matt, nonostante in alcuni momenti se lo meritasse. Ma anche io, come Phe, ho intuito Fin dalle prime pagine che ci fosse tanto, troppo, da scoprire di lui.
Mi sono rivista tanto in Phoebe, in lei ho ritrovato l’insicurezza della mia parte ancora bambina, è quella sensazione di essere sempre poco.
Mi sono arrabbiata con lei per questo, perché capivo ogni singola sfaccettatura del suo carattere e non potevo sopportarlo.
Mi sono arrabbiata anche perché si arrendeva a lui, accantonando la sua dignità.
Ma poi ho visto come è cambiata, com’è cresciuta e l’ho amata.
Il libro è scritto in maniera fluente, seppur in qualche punto l’impressione che da è che sia scritto in maniera semplice, ma ciò è perfettamente in linea con la storia che racconta.
È stata una lettura appassionante, che, non ve lo nascondo, mi ha lasciata però sul finale con l’amaro in bocca… perché?
Dovete leggerlo per scoprirlo! 😉
Eva, già sai. Aspetto con ansia!!
Edna
