REVIEW PARTY | Recensione di: “Shiva occhi belli” di Monique Vane

Buonasera Notters,
eccoci qui, un pochino in ritardo sulla tabella di marcia ma super pronte a raccontarvi una lettura magnifica, “Shiva occhi belli” della nostra Monique.
Non so dirvi se è stata più una bella scoperta leggere il libro o Monica, ma posso giurarvi che vale la pena imbattersi in entrambi! 🙂


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Titolo: Shiva occhi belli
Autore: Monique Vane
Volume: autoconclusivo
Editore: Self Publishing
Genere: Romanzo Erotico, Romanzo rosa
Data pubblicazione: 23 settembre
Kindle: €2,99
Cartaceo: €11,99
Kindle unlimited: disponibile

SINOSSI

Eva vive nel suo mondo fatto di sfumature di grigio. I suoi occhi vedono a tratti i colori, e la sua vita è un continuo mettere a fuoco per poter identificare volti, oggetti, persone.
Ector Collins è un uomo affascinante, ricco e sicuro di sé, i suoi occhi color oceano non lasciano indifferente nessuna donna.
Quando Ector Collins si presenta nel negozio di alta moda, dove Eva lavora da tre anni, l’incontro fra i due è quasi inevitabile e la profondità azzurra dei suoi occhi risalterà vividamente in quelli di Eva. Il contatto con quell’uomo susciterà nella ragazza qualcosa di elettrizzante e profondo, di unico.
Se il caso vorrà che Eva si ritrovi senza lavoro, il destino invece deciderà che lei ed Ector incrocino ancora le loro strade. La magia che l’accompagna da quell’incontro con Ector, sembra non finire e un annuncio di lavoro le permetterà di rituffarsi in quegli occhi blu oceano e chissà, forse di poterci nuotare.
In giro per il mondo fra Londra, Milano, Norvegia e Grecia, Eva ed Ector si concederanno la possibilità di essere felici?
Che cosa succederà al mondo fatto di sfumature grigie di Eva?

RECENSIONE
***Attenzione possibili spoiler*** 

“Siamo fatti della materia di cui sono fatti i sogni;
e nello spazio e nel tempo di un sogno è racchiusa la nostra breve vita.” [William Shakespeare]

Eva è una donna sognatrice, una di quelle donne che trovereste spesso con il naso all’insù, persa tra le nuvole, persa a guardare la luna. 

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Eva


Perché sono i sogni, quelli in cui può perdersi e che le permettono di trasportarsi in un altro universo, un altro mondo… un mondo dove lei sta bene, e vede tutto alla perfezione. 
È una donna dallo sguardo attento, osserva tutto ciò che la circonda in silenzio, cercando di rubare ogni secondo al suo nemico più grande: il tempo. 
Lei, che vede il mondo in grigio, cerca disperatamente di memorizzare ogni colore, ogni sfumatura che la sua vista, nelle giornate buone, le permette di godere. 
E si bea, si inebria di quei momenti, tanto da arricchire la sua vita delle cose più semplici. 
Eva è una donna che riesce a trovare la meraviglia nelle cose che tutte le altre persone fanno per scontate, ed è ciò che la rende speciale. 
Se da un lato la malattia con la quale convive da quando è nata, con la quale combatte ogni giorno, ogni ora della sua vita, l’ha resa così unica e speciale, così devota alla vita, così forte, dall’altro lato l’ha resa estremamente fragile ed insicura. 
E se ci mettiamo anche che gli uomini con i quali è stata fino ad oggi nel momento in cui scoprivano della patologia di Eva se la davano a gambe, beh, allora potete immaginare quanto questa donna sia sofferente. 

Con il cuore a pezzi e chiuso, con l’anima rotta, Eva è ostinata più che mai a non avvicinare mai più nessuno, in modo tale da preservarsi e non cadere mai più in baratri ormai diventati inaffrontabili.
Questo fino a che non incontra, per puro caso, nel negozio in cui lavora un uomo. 

«Eva, è Ector Collins.»

E non curante di chi possa essere l’uomo davanti a lei, Eva incrocia i suoi occhi, si perde, e inizia a sognare…

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Ector

I suoi occhi sono due pozze blu come l’oceano, riesco a vederle, oggi c’è il sole e i colori più vividi risaltano ai miei occhi, accecandomi.
Il suo corpo è muscoloso ed è alto, con spalle larghe che potrebbero scaldare e proteggere. I suoi occhi mi scrutano dall’alto verso il basso.
Riesco a cogliere il movimento del suo viso che sale fino a scendere alle mie scarpe.
Il mio corpo è ricoperto dalla divisa formale del negozio, eppure mi sento spogliare sotto il suo sguardo lento e calcolato.

Ma, come vi dicevo prima, Eva è decisa più che mai a non innamorarsi mai più, e tantomeno a permettere a nessuno di innamorarsi di lei. 
Questo è il motivo che le fa credere che si sia trattato solo di un momento, solo di un caso, solo di un bellissimo sogno… 
è convinta che non lo vedrà mai più, che incrocerà mai più quegli occhi blu dove vede il mare e il sole insieme.
Quegli occhi dove si è persa, senza trovare la strada di ritorno. 

E poi una chiamata. 
Un colloquio di lavoro come costumista per un importante casa cinematografica. 
Un’occasione che le si presenta al volo dopo aver perso il lavoro tramite cui ha conosciuto Ector. 
Eva è pronta ad affrontare questa ennesima sfida, ignara del fatto che di lì a poco succederà ciò che non si sarebbe mai aspettata… 

Vedo la prima lettera E, poi la seconda con la C, sarà sicuramente qui.
Prendo coraggio e busso alla porta, ma non sento la risposta così entro senza esitazione.
Due pozze blu incontrano i miei occhi, dopo aver messo a fuoco la persona che ho di fronte e li riconosco subito.
Sono dell’uomo che ho servito nella boutique.
Le sue labbra lasciano spazio a un ghigno divertito.
È evidente che ho sbagliato stanza.

Inizia così la conoscenza dei nostri Ector e Eva, due anime perse che solo insieme sembrano trovare la giusta direzione. 
Perché come Eva anche Ector è un uomo con l’anima e il cuore in frantumi. 
Un uomo che, anch’esso, si è ripromesso di non amare più, perché ha capito che donare il proprio cuore a qualcuno vuol dire solo una cosa: soffrire. 
Eppure non riesce a stare lontano da lei. 
Dai suoi occhi marroni magnetici, quegli occhi spaesati ma in cui lui legge un mondo dentro. 
Eva è per Ector una calamita, la più potente in cui si sia mai imbattuto, e questo per porterà il nostro protagonista a scegliere lei, a scegliere di provare a fidarsi di lei, a starle accanto come può, più che può, nonostante Eva lo respinga tanto quanto lo attira. 

«Mi piaci Eva, da quando ti ho incontrato la prima volta. Non riesco a fare a meno di starti vicino. Sento come qualcosa attrarmi verso di te.»
[…] «Non posso darti quello che potrebbe darti qualsiasi altra donna. Magari adesso sì, ma nel futuro no, non mi vedrai più con gli stessi occhi come fai in questo momento. È questo che succede. È successo in tutte le mie relazioni» conclude.

«Cosa ti fa pensare che io sia come tutti gli altri?» chiedo agganciando le mani sotto il mio mento e curioso della sua risposta.
«Sei circondato da donne bellissime, donne invidiate da mezzo mondo, per non dire tutto. Io sono parte di quello, mi butterai come fanno tutti.»
Un colpo al cuore mi fa perdere due o tre battiti.

Riuscirà Eva a superare le sue paure e lasciarsi finalmente andare? 
Esploderà questa fantastica e travagliata storia d’amore? 
Riusciranno i nostri protagonisti a spezzare le loro catene e unirsi una volta e per tutte? 

“Shiva occhi belli” è un altro di quei libri che mi ha letteralmente tenuta incollata ad ogni singola pagina, tanto dal leggerlo in un solo giorno (no, non sto scherzando, avete letto bene!). 
La storia d’amore di Ector ed Eva mi ha fatto venire i brividi. 
Mi ha sconvolta, travolta, mi ha fatto emozionare, mi ha fatto avere paura che fosse tutto solamente un sogno, il mio. 
La scrittura dell’autrice, così delicata e allo stesso tempo così potente, mi ha trasportata nel mondo di Eva, un mondo a me sconosciuto e non facile da spiegare, tantomeno da capire, ma lo ha fatto con una tale naturalezza e un tale rispetto da lasciarmi completamente spiazzata (in senso buono, si intende!). 
Ogni scena, anche quelle di puro amore carnale, sono descritte magnificamente in ogni piccolo dettaglio, tanto da inebriare persino il lettore.
Una lettura che diventa una droga.
Due personaggi che diventano un po’ “nostri”: Ector, l’uomo che tutte le donne desidererebbero amare; Eva, la donna che tutte noi ambiamo ad essere.
Questo, cari Notters, non è un libro che va letto… va vissuto. 

Grazie Monique, grazie a te e alla tua preziosa amica, per avermi permesso di fare questo bellissimo viaggio. 

Edna

Classificazione: 5 su 5.

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