REVIEW PARTY | Recensione di: “Angel” di Eva Mars

Buongiorno, Notters!
Oggi è con grandissimo piacere che vi parlo di Angel di Eva Mars: erano mesi che lo aspettavo, quattro, lunghi mesi che non vedevo l’ora di conoscere da più vicino Angel Anderson, l’altro dei due gemelli figli di Crystal e Alex, protagonisti di Il tuo dolce addio (assieme al mio adorato James Taylor) e ritrovati poi cresciuti nello spin-off La mia rivincita più grande sei tu.
Quattro lunghi mesi che sono stati ben ripagati: Angel è davvero una forza della natura, affascinante, con quell’aura da bello e dannato…con un’anima che concede a pochi.


Titolo: Angel
Autore: Eva Mars
Editore: self-publishing
Data pubblicazione: 16/10/20
Genere: romance/erotico
Formato: ebook/ cartaceo
Prezzo: € 1.99 (in promozione a € 0.99 fino a giovedì 22 ottobre) /€12.48

SINOSSI

Angel Anderson vive in un doloroso tormento: il suo passato non gli lascia scampo. Combatte ogni giorno con le sue paure e i suoi incubi, mentre Lucy cerca in tutti i modi di penetrare nei muri dietro i quali si è nascosto, ci riuscirà? Tra sofferenze, ansie e timori i due protagonisti dovranno lottare con i loro trascorsi per emergere nel presente e viverlo pienamente, accettando che la vita alle volte non sia sempre prevedibile.

Romanzo autoconclusivo.

RECENSIONE
***Attenzione possibili spoiler***

Tre storie con protagonisti diversi, ma collegate tra loro. È stato bello ritrovare ancora una volta Crystal e Alex, i genitori di Angel e James. Se mi ero innamorata del primo capitolo grazie a James Taylor (😍), ora posso dire che un posto speciale nel mio cuore ce lo avrà anche Angel. Ma c’è da dire che anche le protagoniste femminili non sono da meno.
Lucy è tenace, determinata, combattiva, con un grande cuore e tanto amore, nonostante le sue cicatrici, nonostante il dolore che si porta dentro fin da quando era una bambina, nonostante la sua famiglia fredda e distante (quanta rabbia per il comportamento dei suoi genitori, mi hanno fatto uscire il fumo dalle orecchie!).

Ho fatto una grande cazzata, me ne rendo conto solo ora, quando la morte si affaccia per portarmi nelle tenebre e punirmi per i peccati commessi.
Perché io ne ho commessi tanti, purtroppo.
Mi lascio andare al dolore, mentre il mio corpo pieno di sofferenza reclama un po’ di pace, vorrei solo vedere il viso di Angel un’ultima volta e potergli dire ciò che provo, ciò che il mio cuore sta gridando da molto tempo, ma ho il fiato corto e sento il mio corpo cedere a ogni respiro smorzato che emetto.

Un prologo che è un colpo al cuore, un colpo sordo all’anima.  Ti butta dentro la storia. Senza delicatezza, senza remore. Ti ritrovi dentro il dolore, dentro l’angoscia di Bea e non puoi che provare tristezza, un’infinita tristezza per lei. Non so perché, ma sono entrata subito in sintonia con Bea, l’ex ragazza di Angel, la mamma della piccola B., mi ha incuriosito il suo personaggio, per certi versi mi ha ricordato la Beatrice di Dante: pura, immacolata, un’anima luminosa e incontaminata (ma a volte l’apparenza inganna, non dimentichiamolo).
Mi sono sempre piaciute i libri che saltano tra presente e passato. Quando leggo una storia, infatti, mi piace scoprire di più sui personaggi, conoscere come erano prima del momento in cui mi vengono presentati, conoscere come sono cresciuti, cosa hanno dovuto affrontare…perché sono quello che sono.
E devo dire che Eva non mi ha delusa in questo. Piccoli particolari sporadici che vengono serviti lentamente, con il dosatore. Piccoli assaggi del passato di Angel. L’inizio della sua storia con Bea, la loro crescita assieme, il loro amore intenso e dirompente, giovanile, puro. La loro fine.
Angel oscilla in modo perenne tra passato e presente. Il passato è così vivo in lui. È presenza, una presenza forte.
La sua gabbia…la sua tomba?

Quando l’ho conosciuto in La mia rivincita più grande sei tu ne ero rimasta profondamente colpita, molto di più di suo fratello James, che era il protagonista. Angel aveva e continua ad avere un’aura misteriosa, così distaccato, così silenzioso. Con una tristezza negli occhi che sembra non andare mai via. Con il peso del mondo sulle sue spalle. Con il tormento e il senso di colpa a divorarlo e a lacerarlo, a dilaniarlo dall’interno.
Angel sembra un robot, sempre controllato, sempre freddo… sembra quasi privo di emozioni, irraggiungibile, chiuso all’amore e alla vita.
Le uniche rare volte che sembra rianimarsi è quando è assieme alla sua

dolce, piccola B., la sua meravigliosa bambina, un vero incanto con la sua dolcezza, il suo entusiasmo, la sua disarmante innocenza…e il suo lasciar senza parole con i suoi ragionamenti. Vedere Angel padre è stato intenso, sentivi la sua preoccupazione, il suo voler fare del proprio meglio, tutto il suo amore verso la sua ranocchietta.
Angel ha appena vent’anni ma è un uomo finito…spezzato.
È sempre da lei con la mente, sempre da Bea, dal suo tormento, dalla sua dannazione.
Angel ha tutto un mondo dentro che lo uccide giorno dopo giorno, lentamente, inesorabilmente. Sembra destinato all’autodistruzione. È quello che gli riesce meglio. Distruggersi, struggersi ripensando al passato…distruggere tutto quello che tocca.

«Non posso farci niente, ma non sono sensi di colpa, lo sai, è il dolore, quello non va mai via» mi limito a dirgli solo questo, di più non riesco.
«Devi affrontarlo, solo così andrai avanti.».
Non capisce che i miei demoni li affronto ogni giorno, ma non vanno via comunque, restano lì avvinghiati al mio spirito dolente e non mi lasciano respirare, perché sono attaccati alla mia anima e non mi mollano, sono in perenne apnea ed è questo che voglio, perché mi fa sentire vivo, mi fa capire che lei è esistita, è stata ed è una parte di me, sempre e per sempre lo sarà.

Tra i due fratelli Angel è quello più distaccato, sembra nato con la tristezza addosso. E il mondo è stato veramente crudele con lui. Gli hanno portato via l’amore della sua vita, glielo hanno strappato violentemente dalle braccia, dal cuore, spezzando la sua anima in mille frantumi.
Angel è morto il giorno in cui è morta Bea, è lui stesso a dirlo.
E il mostro che si porta dentro da quel giorno sembra accompagnarlo in ogni momento. Ha innalzato muri su muri, muri invalicabili, muri impenetrabili. Nessuno è mai riuscito a superare quel muro, a raggiungere il suo cuore. Nessuna ragazza (a parte la sua “sorellina” Zoe) è riuscita ad accarezzarlo nel profondo, nell’intimità della sua anima. Lui fa sesso, non l’amore. Non più. Sfoga i suoi istinti e niente di più. Non bacia neppure.
Nessun coinvolgimento, nessun cedimento.
Eppure…
Una crepa, una piccola crepa nel suo invalicabile muro alto fino al cielo.
Una minuscola crepa nel momento in cui incontra Lucy, la migliore amica di Zoe (fidanzata di suo fratello James, vedi capitolo precedente 😉).
Angel prova a starle lontano, per il bene di lei, per il suo stesso bene, ma tutto è inutile!!! È come una calamita e lui il suo metallo (espressione che ho trovato molto bella, che rende benissimo l’idea).

Vorrebbe starle lontano ma non ci riesce.
Vorrebbe stringerla a sé ma non può, non dovrebbe.
Vorrebbe solo perdersi in lei ma preferisce scappare.

Angel ha il cuore sigillato dal marchio Bea.
Non può, non vuole avvicinarsi troppo a Lucy per paura, per senso di colpa. Gli sembrerebbe di tradire la sua Bea e non vuole, non può permetterselo.
Però stare lontano da Lucy è così difficile…
Lei è come un faro luminoso nel cuore della notte più buia.
È una boccata d’ossigeno.
Bea gli ha tolto il respiro, Lucy glielo sta restituendo.
La vuole, la desidera con tutto se stesso, ma al tempo stesso la vuole proteggere da se stesso.
Lo spaventa.
Quello che prova lo spaventa.
È un tradimento verso Bea, verso il loro amore puro.
Non può farlo.
Eppure…

Le prendo il viso tra le mani e l’avvicino a me, sento che trattiene il fiato, mentre le mie labbra sono a un passo dalle sue e appena si sfiorano ecco che il mio corpo va in mille pezzi, per poi assemblarsi come un puzzle, l’elettricità tra di noi esplode!
Apre la bocca per dare accesso alla mia lingua che si intreccia alla sua, il bacio è delicato, finché non lo faccio diventare più profondo, le prendo i capelli a pugno formando una coda, inclinandole la testa l’avvicino di più a me, adesso i nostri corpi sono un tutt’uno.

Un bacio, un solo bacio e il mondo esplode. L’elettricità è tangibile, fuori controllo.
È una continua danza tra il ti voglio ma non posso, non voglio ma ti voglio. Sono scintille, è fuoco, è un tornado pronto a spazzare ogni cosa incontri sul suo cammino.
È un continuo avvicinarsi e allontanarsi.
Se solo non avesse paura dei propri sentimenti…
Se solo ammettesse a se stesso la verità…

Bea è ovunque. È nell’aria che respira, è nei suoi pensieri, nel suo cuore. È un’assenza presente. Molto presente. Una presenza quasi totalizzante.
Bea gli toglie il respiro…Lucy glielo restituisce.
E qui, in questo all’apparenza piccolo particolare, risiede una grossa differenza. Risiede l’essenza stessa della vita.

Angel ha innalzato tanti, troppi muri. Ma Lucy non vuole arrendersi.
Non vuole illudersi, anche questo è vero, ma quella scintilla, quella luce particolare nello sguardo del ragazzo… No, non se l’è sognata, non l’ha semplicemente immaginata. E allora non può arrendersi. Deve lottare per entrambi.
Anche Lucy porta dentro di sé un grande dolore, ma lei è anche una sopravvissuta. Una resiliente. Lei ha smesso di sopravvivere, ha deciso di vivere. E così tira fuori le unghie e i denti ed è pronta a lottare. Per amore di Angel, per amore di se stessa. È una ragazza così combattiva, ardente, luminosa e anche dolce e tenera: mi è piaciuta tantissimo, un bel personaggio femminile positivo 😊

Se un giorno ti chiedessero:
si possono amare due persone allo stesso modo?
Tu rispondigli di sì, si può.

Tra passato e presente una frase che ritorna.
Non sono completamente d’accordo con quello che vuole dire la frase, ma in questo contesto l’ho capita ancora di più.
Già con Crystal, la mamma di Angel, era successo.
Crystal, Alex e James, le punte di un triangolo. Un cuore diviso tra due amori.
E la storia sembra ripetersi. Angel, con lo stesso peso sul cuore di sua madre, che si chiede se sia possibile amare due persone. Così combattuto tra passato e presente e un possibile futuro.
Il passato è presente, è presenza, a volte sembra soffocarlo.
Il futuro sembra essere lì, a portata di mano. Basterebbe solo un passo in più, basterebbe allungare solo le dita…

La storia si alterna tra il pov di Angel e quello di Lucy e questo mi è piaciuto veramente tanto, sono le storie che preferisco: o scritte in terza persona in modo da offrire una veduta più ampia delle situazioni e soprattutto dei vari personaggi oppure, come in questo caso, scritte in prima persona da entrambi i punti di vista. Mi ha avvicinato di più sia a Lucy che ad Angel, me li ha fatti amare molto di più!

Qualche errore presente durante la lettura (di battitura e non) non mi ha, però, impedito di emozionarmi.
E devo dire che le emozioni sono state veramente tante! Gioia, spensieratezza, tristezza, qualche lacrima di commozione, risate di pancia e anche un pizzico di fastidio e di rabbia.
Ci sono personaggi di contorno ma essenziali alla storia che fanno veramente arrabbiare e sono quasi tutte ragazze, ma che ragazze! Per fortuna che c’è sempre la giustizia (e il karma) ad aggiustare le cose.
Devo dire che un particolare del finale mi ha intristito un poco perché non me lo aspettavo. Lo ammetto: a dir il vero ero un poco irritata da un cambio di rotta riguardo un personaggio che fin da subito mi era piaciuto. Mi ha intristito vederla cadere rovinosamente, ma in fondo siamo esseri umani, tutti hanno commesso almeno un errore durante la propria vita, la differenza, secondo me, sta nel rendersene conto e voler aggiustare le cose o, per lo meno, fare ammenda…con se stessi, per crescere e migliorare.
Ragionando a mente fredda, però, devo dire che questo penso proprio sia riconducibile alla bravura di Eva. Ha reso i suoi personaggi interessanti e amabili, infatti mi ci sono affezionata fin da subito. E proprio per questo non ho condiviso qualche sua scelta. Perché mi piacevano troppo.
Però devo dire che l’ho “perdonata” quasi subito, leggendo il capitolo extra.
Particolare? Sopra le righe? Insolito? Inverosimile? Per molti, forse potrebbe risultare tale. Per me, che tanto ho amato James Taylor nei capitoli precedenti (e che tanto mi ha colpito da subito Bea) è stato un piccolo gioiellino, una chicca veramente speciale ❤️

Angel è il terzo capitolo,molto più introspettivo rispetto agli altri, meno erotico, più romance e avvincente e devo dire che ho notato una crescita nel modo di scrivere di Eva e questo mi fa molto piacere. Ho trovato diverse frasi in cui mi rispecchio e che mi sono piaciute. Soprattutto come ha mostrato l’amore in più di un’occasione, quell’amore che abbatte le difese, che cura le ferite. L’amore, la forza motrice dell’intero universo. Amore che chiama amore. Inoltre significativo anche il messaggio che vuole trasmettere alla fine: vietato arrendersi.
Angel, infatti, trovo che sia una storia di resilienza, di rinascita, di amore e di speranza. Non sarà perfetta al 100%, qualche piccolo errore o qualche (secondo il mio modesto punto di vista) cliché riguardo alle scene di sesso, ma sono sempre più convinta del fatto che le sue storie meritano una possibilità. Mi ha tenuta incollata alle sue pagine per più di una sera, per diverse ore di seguito, come in una bolla (ero totalmente assorta, da non rendermi nemmeno conto del tempo che passava) e questo non è da tutti. Mi mancheranno Angel, Lucy, la piccola B., James e Zoe, Alex e Crystal, mi sono affezionata molto a ognuno di loro. Sapere, però, che presto arriverà una storia su James Taylor mi rende la persona più felice di questo mondo!

Alla prossima,

Serenella

gif voto 4

Classificazione: 4 su 5.

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