Buongiorno, Notters!
Oggi vi parlo di Naphil, il primo volume di una saga fantasy che mi ha incuriosita e tenuto compagnia in questi giorni così strani. La lettura è sempre stata una compagna di viaggio per me e ora più di prima, più che mai, perché è bello riuscire a ritagliarsi un momento di evasione e spensieratezza, soprattutto quando tutto sembra cupo, e la storia che viene raccontata in Naphil è proprio quella che cercavo: una storia dentro cui calarmi, a cui appassionarmi e che, una volta conclusa, mi ha lasciato una bella sensazione positiva. Come quando trovi un amico e, almeno questo è quello che penso,
un buon libro è un caro amico da custodire sempre nel proprio cuore ♥♥♥
Titolo: Naphil
Autore: M.J. Red
Editore: Self-Publishing
Data Pubblicazione: 24/03/2020
Genere: Urban Fantasy/ Young Adult
SINOSSI
I Naphil sono tre, nascono nello stesso giorno e hanno il controllo del loro continente d’origine. Ma questo Ethan non lo sa,non lo ha mai saputo. Ha solo 17 anni e la sua unica preoccupazione è non addormentarsi durante le noiose lezioni al college. Eppure fin da piccolo ha nascosto con paura ciò di cui è stato capace, anche se solo per una volta. Ben presto sarà impossibile continuare a fuggire da ciò che il Destino ha deciso per lui. Ben presto sarà in gioco la sua vita e quella di tutte le persone che ama. Non vorrebbe, ma è la responsabilità di un Naphil, una sua responsabilità. E non potrà più tirarsi indietro.
RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER***
Sin dal primo istante, sin dalla prima pagina si entra subito nel vivo della storia. Un inizio drammatico che ti fa saltare il cuore in gola. Sei lì che ti chiedi cosa stia succedendo e, anche se ancora non conosci i protagonisti, non puoi non entrare in empatia con loro. Senti la loro sofferenza, puoi toccare il loro dolore e speri soltanto che si possano salvare.
Un terribile incidente. Tre amici in pericolo di vita. Dante, Ethan e Maiden, la sua migliore amica, di cui è segretamente innamorato, in bilico tra la vita e la morte.
Doveva essere una serata spensierata come le altre. Una festa, tante risate, un momento di divertimento tra di loro. Un improvviso e spaventoso terremoto, però, ha fatto sbandare l’auto su cui viaggiavano. E ora si ritrovano a lottare per la propria vita. Maiden è profondamente ferita, non c’è un minuto da perdere, gli aiuti sono per strada ma non arriveranno mai in tempo, Ethan lo sa benissimo, lo sente. Sta per cedere al panico, al dolore, ma all’improvviso si ricorda di una cosa di estrema importanza: lui può salvare la sua dolce Maidy. Lui ha il potere per farlo. Prima che sia troppo tardi.
Le sue dita scivolarono sul mio polso e afferrò con la poca forza che le rimaneva il bracciale che indossavo. Venni scosso da un brivido. Perché non ci avevo pensato?
«Ti… prego…» era debole, faticava a parlare. Per quanto avessi timore di ciò che sarebbe potuto succedere nell’accontentare la sua richiesta, non ebbi neppure un istante di esitazione. Con la mano opposta afferrai la sicura regolabile del mio bracciale e lo feci scattare, sentendo la pressione allentarsi attorno alla mia carne. Mi sporsi il più possibile per raggiungerla, gemendo e arrancando nel tentativo. Poggiai la mano sul suo petto e sentii il sangue ancora caldo e viscido. Le mie dita a malapena riuscivano a sfiorare coi polpastrelli il corpo estraneo, se l’avessi estratto da quell’angolazione l’avrei squarciata. Meglio lasciarlo lì. Restava davvero quell’ultima opzione, la più pericolosa. Mi concentrai su una sola sensazione, quella stessa sensazione di cui avevo paura, che mi tormentava da anni, spesso anche durante il sonno. Per quanto a lungo ci avessi provato, non ero riuscito a dimenticare. La pauradi perdere Maidy fu più forte di qualsiasi altro tormento o timore e in breve tempo percepii un calore fluire dal petto al braccio, fino alla punta delle dita. Lei gemette, non so se di sollievo o di dolore. La sensazione di umido sui miei polpastrelli cominciò a regredire e questa fu l’ultima cosa che ricordo prima che l’aria cominciasse a mancarmi.
Un misterioso potere che proviene dal profondo del suo cuore.
Un potere che ha sempre cercato di controllare, che ha sempre temuto, ma che ora scalpita per uscire, che lo sente vibrare nelle sue vene, che smania per uscire e per esplodere. Un potere di cui non sa molto, che è stato costretto a ingabbiare da quando aveva cinque anni. Troppo pericoloso che il resto del mondo lo scopra. Troppo pericoloso andare oltre i propri limiti. Verso l’ignoto, verso qualcosa che spaventa e al tempo stesso attrae. Perché Ethan lo sente, è come un canto potente, che suadente lo chiama a sé. Il potere scorre nelle sue vene, pompa nel suo cuore, ulula nel suo sangue. E quel braccialetto che porta da anni al polso non potrà contenere per sempre il suo potere. Ethan lo sa, lo percepisce. Che qualcosa è cambiato. Da quando ha attinto al potere per salvare Maiden qualcosa è irrimediabilmente cambiato. E nulla sarà mai più come prima.
«Non lo scegliamo noi, Eeth» Dante sembrava amareggiato. «Capisco come ti senti. Ma ormai devi prendere coscienza di ciò che sei e di ciò che non sei mai stato. So che ti sei sempre sentito diverso, te lo si leggeva negli occhi. Un po’ come me, prima di capire che non ero solo» lo fissai. Purtroppo aveva ragione, non potevo ribattere.
Dotato di una memoria fuori dal comune, di un sesto senso al limite della preveggenza e di capacità curative, Ethan ha sempre saputo di essere diverso, ma al tempo stesso lo ha anche nascosto, per certi sensi anche a se stesso.
Ethan non è più il ragazzo di poco tempo prima, che aiutava la madre nel negozio di mobili d’antiquariato e che si divideva tra scuola e amici. Non è più il ragazzo perdutamente e segretamente innamorato della sua migliore amica, che teme il rifiuto e si accontenta di starle accanto come amico, di poter gioire dei suoi sorrisi, di poterla sfiorare in modo accidentale solo per sentire un lieve contatto. Non è più il ragazzino gracile che non avrebbe mai e poi mai messo piede in una palestra. Ora è una persona diversa.
Ora ha delle responsabilità.
Ora vuole lasciarsi andare all’amore: meglio provarci e ricevere un rifiuto a questo punto piuttosto che vivere con un rimpianto perenne.
Ora vuole abbracciare fino in fondo il suo potere ed è disposto a combattere per quello in cui crede, per le persone a cui tiene, per la propria vita.
«E prometto… Prometto di renderti felice, da oggi in poi.» Lei divenne paonazza. Mi
chinai sul suo volto. Anche solo avvicinarmi così tanto mi fece perdere un battito, ma poggiai semplicemente la fronte sulla sua. Respirai a fondo, per calmarmi. Il suo profumo era così buono… Forse più buono del solito. Fu in quel momento che il bracciale si spezzò.
Nel momento in cui il bracciale si spezza per Ethan inizia una nuova vita. Deve venire a patti con se stesso, con i suoi poteri…e con la sua natura di Naphil.
Una parola per descrivere qualcosa che sfugge alle leggi della natura e della scienza.
Una parola all’inizio sussurrata, ma poi urlata a gran voce, sentita nelle viscere, sentita nel proprio animo.
Una parola che serve a spiegare cosa sia Ethan, a fornirgli un’identità più definita.
In aramaico Naphil vuol dire titano.
Nella mitologia i Titani vengono considerati come le forze primordiali del cosmo, che imperversavano sul mondo prima dell’intervento regolatore e ordinatore degli dei olimpici.
Sono delle forze primordiali.
Ethan in effetti è una forza della natura: il potere scorre nelle sue vene, poteri inconsci scalpitano per uscire. Nuove scoperte che deve imparare a gestire, a contenere, per evitare disastri dalle conseguenze irreparabili.
Non voglio svelarvi molto riguardo la sua natura di Naphil, ma credetemi è stata veramente una piacevole scoperta leggere dell’evoluzione del suo personaggio. Mi hanno sempre affascinato i libri che rimandano, magari anche solo vagamente, alle figure mitologiche o che, comunque, parlano di protagonisti dotati di poteri fuori dal comune. In men che non si dica, mi sono appassionata alla storia di Ethan e dei suoi amici e ho iniziato a divorare le pagine per scoprire come sarebbe andata a finire la storia.
Naphil è una storia di poteri e di grandi responsabilità. Vi dice niente la frase: «Da un grande potere derivano grandi responsabilità»?
Credo sia la citazione che meglio si addice. Naphil, infatti, parla di questo, della responsabilità che si cela dietro a un grandissimo potere, una responsabilità verso il genere umano stesso.
L’elemento fantastico è molto forte, ma Naphil è molto di più che un semplice fantasy: è anche una storia di crescita, di valori, di buoni sentimenti, di amore e di amicizia. Soprattutto una storia di grandi amicizie. Di altruismo, di generosità, di inganni e tradimenti, di dubbi e incertezze, di dolore e di speranza.
Ho apprezzato ogni singolo personaggio, qualcuno mi è risultato antipatico, di qualcun altro invece me ne sono letteralmente innamorata. La mia preferita in assoluto è Beatrix, una ragazza solare, generosa, con un grande cuore e al tempo stesso con una grande macchia di oscurità che le scivola sempre addosso, che le si insinua sotto pelle. È una ragazza forte e fragile al tempo stesso, è un uragano, una forza della natura, l’amica su cui puoi sempre contare, una bellissima persona che, nonostante tutto il dolore e la sofferenza e le cicatrici che si porta indelebili sulla pelle, ha sempre una buona parola per tutti. Mi è piaciuta tantissimo l’evoluzione che ha il suo personaggio e ho sofferto davvero tanto con lei…e per lei.
Con lei mi sono pure commossa, non lo nego. Ha scosso le corde del mio cuore, mi è entrata dentro, sotto pelle, e spero vivamente di poter leggere ancora di lei in futuro. In fondo la speranza è l’ultima a morire… 🙂
Di nuovo un sorriso, più ampio stavolta, e vidi sbocciare l’intero campo di fiori. Nonostante tutto, continuava a guardarsi attorno circospetta, lanciando occhiate in giro per l’aula come se si sentisse osservata. «Tutto bene?» Sovrappensiero, Beatrix annuì. La sua mente sembrava in allerta, i colori erano accesi, tesi. Giallo acido, verde smeraldo e fucsia. Schizzi di ansia.
Come in ogni storia fantasy che si rispetti c’è sempre un nemico che trama nell’ombra. In questo caso un enorme gigante di nome Cal, che semina morte e distruzione ovunque vada. Anche Cal, come Ethan, ha un potere. Un potere smisurato che, se usato male, può diventare molto, ma molto pericoloso. Cal è mosso dall’odio, un odio viscerale e senza precedenti e questo lo può rendere veramente e tremendamente letale.
Eppure…non voglio svelarvi molto perché il personaggio di Cal merita, eccome se merita, ma vi darò un piccolo indizio: e se nulla fosse come sembra? E se Cal nascondesse molto di più di quello che dà a vedere? E se qualcuno di ancora più terribile e micidiale manovrasse le fila di chissà quale orrido scenario nascosto nell’ombra?
Ormai Cal era diventato il mio chiodo fisso. Io ero la calma, lui la rabbia, il dolore. Come avrei potuto conciliare i nostri universi? Se solo fossi stato in grado di scoprire la verità sul suo conto.
Cal è un vero enigma. Per ogni tassello di puzzle che va a posto, ce n’è sempre un altro che non si capisce dove vada messo. A dir la verità c’è sempre un tassello mancante. Qualcosa che sfugge a Ethan, ai suoi amici, ai suoi “maestri”…e persino a Cal stesso.
Riusciranno i nostri eroi a salvare Londra e il mondo intero dalla forza devastante del nemico? Riusciranno a scoprire chi trama alle loro spalle? Riusciranno a riportare la pace sulla Terra?
Molte di queste domande sembrano trovare una risposta, mentre per altre…dovremo aspettare i capitoli successivi di questa entusiasmante saga. Spero arrivino al più presto! Per il momento lo considero un piccolo arrivederci.
Naphil è una storia che mi ha sorpreso e catturato fin dal primo istante. Ci sono titani, maghi, spiriti e fantasmi, angeli e demoni, persone comuni con poteri speciali, veggenti, esperimenti genetici, incantesimi, premonizioni, evocazioni, possessioni, rituali di magia nera e tanta, ma tanta elettricità nell’aria.
Ho sempre adorato i fantasy così, alla “vecchia maniera”, che li senti quasi sulla pelle, che impari a conoscere i personaggi e il loro essere fantastico strada facendo, pagina dopo pagina. Un fantasy ambientato quasi ai giorni nostri (siamo nel 2031) ma che conserva quella magia di cui tanto mi piaceva leggere negli anni addietro.
Non è un romanzo perfetto, ma nessuno lo è in fondo. Ho notato a un certo punto come venisse dato poco spazio ai sentimenti. Per gran parte dell’inizio vediamo il tira e molla tra Ethan e Maidy…e veniamo a conoscenza anche delle loro chiamiamole paranoie. A un certo punto avrei tanto voluto entrare nel libro per scuotere Ethan e dirgli di darsi una mossa! Mi sarebbe tanto piaciuto leggere qualcosa in più sul loro primo bacio, invece passa quasi in secondo piano. Anche più avanti ci sono poche parole per descrivere un loro momento speciale, però, a distanza di qualche giorno dalla fine lettura, ho capito come forse fosse giusto così, alla fine non è una storia romantica questa e il personaggio di Ethan nasconde anche delle zone d’ombra e, pagina dopo pagina, questo aspetto emerge, offrendoci una visione a 360 gradi del ragazzo, versione che ho molto apprezzato perché lo rende più umano. Verso la fine, invece, nonostante qualche errore di grammatica continuasse a ripresentarsi (ammetto che questo per me è un tasto difficile da digerire ma è pur sempre una piccola cosa recuperabile 😉 ), mi sono dovuta ricredere. C’è stata una vera e propria esplosione di sentimenti! Ho trovato più di un passo dove mi sono commossa veramente tanto. Non voglio rovinarvi la sorpresa, posso solo dire che, per me, qualsiasi errore ci possa essere nel testo passa in secondo piano nel momento in cui riesce a farmi provare un emozione così coinvolgente come quella che l’autrice mi ha regalato negli ultimi capitoli. Commovente, davvero commovente. E non mi succede spesso, quindi un punto a suo favore 🙂
Cos’altro posso dire? Che sono pronta per i capitoli successivi e non vedo l’ora di scoprire come prosegue la storia! Voglio il seguito!!!
Lo consiglio? Certo che sì.
Serenella.
Il mio voto:
4/5 stelline