Recensione di: “Il mistero di diadema” di Isabella Vinci

Buongiorno, Notters!
Oggi è con piacere che il blog vi parla di Il mistero del diadema di Isabella Vinci, un royal romance che mi ha conquistata fin dalla prima battuta, mi ha fatto sorridere e anche commuovere e che è stato un dispiacere salutare, una volta concluso.



Titolo: Il mistero del diadema
Autore: Isabella Vinci
Editore: Dri Editore
Genere: rosa contemporaneo
Formato: ebook – cartaceo
Prezzo: € 2.99/ € 15.59
Data di pubblicazione: 21 febbraio 2021

SINOSSI

Una principessa determinata.
Un professore con un segreto.
Un diadema da proteggere a qualunque costo.
Cosa deve fare una principessa per ottenere la libertà dai rigidi protocolli reali?
Yumila è disposta a tutto.
Perfino a fingersi una studentessa e cercare un antico cimelio perduto.
E se si facesse distrarre dal bel professore di lingue, Edward?
Tra tentati rapimenti e viaggi in treno per la Scozia, riuscirà Yumila a trovare ciò che cerca davvero?

RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER***

Fin dal primo istante veniamo catturati dall’atmosfera di mistero che circonda la figura della bellissima Yumila, quinta principessa di Yù Long, un piccolo regno che, in un tempo ormai dimenticato, per dimensioni e potere rivaleggiava con le potenze orientali di Cina e India.
Una giovane principessa in incognito a Cambridge. La prima volta la possiamo ammirare attraverso lo sguardo senza filtri di Edward Roy, che, in qualche modo, è legato ai fratelli (adorabili) di lei. Un favore, gli hanno chiesto. Osservare, controllare, proteggere la principessa ribelle. Ma perché Yumila ha bisogno di protezione? Perché è una principessa, il regno sta attraversando un momento di cambiamento e non tutti sono favorevoli e quindi va protetta? Oppure c’è dell’altro? E perché si trova a Cambridge? Cosa o chi sta cercando?
Una promessa, un patto con il fratello, il re di Yù Long.
In palio c’è qualcosa di molto importante per la ragazza. E non ha nessuna intenzione di tornare indietro. Non prima di aver trovato quello che va disperatamente cercando.
Una principessa determinata e coraggiosa e un professore che, dietro la sua maschera un poco arrogante e spudoratamente sexy, nasconde un segreto.

Due persone che non potrebbero essere più diverse.
Due persone che, forse, in un’altra vita, non si sarebbero mai incontrate, tantomeno sfiorate.
Due persone che, però, condividono un passato simile.
Due persone che hanno sempre portato una maschera.
Per via delle circostanze, per via dell’etichetta, per via del senso del dovere…per il ruolo che ognuno di loro deve ricoprire.

C’è un’ombra sul passato di Kiran. Un’oscura ombra. Un passato che lo lega ai fratelli di Yumila. Edward non è un semplice professore di Cambridge, è molto di più. Sotto la sua maschera di sfacciataggine e presunzione, sotto il suo continuo punzecchiare e prendere in giro si nasconde un uomo dal passato doloroso, con ferite ancora aperte. Un uomo che sembra sfuggire da quello che è in realtà. E anche Yumila è alla disperata ricerca della libertà.
Libertà, che bel suono questa parola.
Entrambi sono sempre stati sotto gli occhi di tutti.
Entrambi hanno sempre dovuto indossare una maschera.
Fingere, nascondere, dissimulare.
Kiran…una vita costruita su una menzogna, su un’illusione. Abile a sfuggire agli occhi di chi gli sta attorno, sempre sul chi vive, sembra quasi vergognarsi di quello che è realmente.
E l’ultima cosa che vuole è che anche Yumila lo guardi come l’hanno sempre guardato suo zio e la sua famiglia: come la pecora nera, come un reietto.
Kiran vorrebbe avvicinarsi alla ragazza, lasciarsi avvolgere dal suo tenue e dolce profumo, poterla toccare, anche solo sfiorare, ma lei è la principessa, ha vissuto nel Palazzo di Giada, venerata, onorata, tra gioielli e sete pregiate, mentre lui è soltanto un…un paria al confronto.
Eppure…fin dal primo istante in cui ha posato i suoi occhi su di lei ne è rimasto affascinato, ammaliato. E, siccome ha una missione, quella di vegliare su di lei e di proteggerla, cerca un pretesto per avvicinarla.
Il primo incontro sono scintille e saette. La principessa non è così mansueta e pacata come immaginava e neppure viziata e spocchiosa come temeva.

«Sono Edward, piacere.»
Ha una stretta forte, decisa, il contatto con la sua pelle mi dà una sensazione stranissima e mi distrae subito, come se la corrente elettrica dei suoi occhi fosse passata attraverso le dita. Avverto il calore bruciante e l’impulso improvviso di scostarmi.
«Sono Yumila. Non posso ancora dire se sia un piacere o meno, signor Roy.» Sto per lasciare la presa, ma all’ultimo istante lui gira il palmo e si porta la mia mano alle labbra. Nonostante non mi sfiori neppure, il suo respiro solletica la mia pelle, facendomi rabbrividire. Che cosa mi succede? Ritiro di scatto la mano e lui mi sorride, quasi sornione.

Edward Roy è sfacciato, spudorato, malizioso, si diverte a punzecchiare Yumila, la provoca, la corteggia.
In lui è come se vivessero due persone.
Edward il frivolo, sfacciato, scanzonato assistente universitario.
E Kiran il serio, il duro, sempre sul chi vive, guardingo, l’uomo tutto d’un pezzo che è disposto a dare anche la sua stessa vita per le persone che ama e per quello in cui crede.
È come se, appunto, esistessero due persone dentro di lui. O forse sono solo due facce della stessa medaglia.
Ma quello che più conta è che Yumila sembra vederlo davvero. Lei lo vede. In tutta la sua interezza.
Io ti vedo, Kiran sembrano dire i suoi meravigliosi occhi ogni volta che si posano su di lui.
Sembra essere la prima persona che guarda oltre la maschera, che quella maschera riesce a strappargliela.
E ogni volta che lei sorride…il mondo si ferma.
Il mondo così come l’ha sempre conosciuto Kiran si cristallizza.
Come sotto un incantesimo.
Gli è entrata dentro a tal punto da invadere la sua mente e distorcere la sua prospettiva. Ogni pensiero, ogni sensazione, ogni fibra del suo essere è rivolta a Yumila.
E anche Yumila prova qualcosa per quell’uomo così snervante che non fa altro che punzecchiarla e provocarla. Basta una lieve carezza, un semplice involontario sfiorarsi e sono scintille. Basta che lui la guardi, con un’intensità in grado di incendiare il mondo, e si crea una bolla in cui sono solo loro due.
Un’attrazione viscerale li spinge l’uno verso l’altro.
Un’attrazione pericolosa.
Una distrazione che potrebbe essere fatale.

«Se non puoi credere a niente…»
Mi preme il palmo sulla guancia e mi prende l’altra mano, portandosela alle labbra. È un bacio leggero come un sospiro, ma mi fa accelerare di nuovo il battito cardiaco.
«Fidati almeno di questo.» «Vorrei. Vorrei davvero. Ma questo…»
Gli poso le dita sulle labbra e vedo che trattiene il respiro. Non è una reazione falsa, non c’è modo di fingere del tutto certe cose. Mi rincuora un po’. «Questo, come lo hai definito tu, io non ho idea di cosa sia.» «Qualcosa di inaspettato, che non avrei mai pensato di provare. Qualcosa di pericoloso, perché mi distrae e se io non sono concentrato, tu sei vulnerabile. Qualcosa che non so definire neanche io» bisbiglia in risposta, poi intreccia le dita con le mie e rimaniamo in silenzio.

Yumila potrebbe essere veramente in pericolo.
C’è qualcuno che trama nell’ombra. Qualcuno che, oltre a Kiran, la segue ovunque vada, qualcuno che, però, non sembra avere buone intenzioni. Chi la sta seguendo? E perché quello che la principessa sta cercando è di così vitale importanza?
Un antico diadema. Un mistero legato alla sua stessa esistenza e alla sua scomparsa. Un mistero da risolvere. E il tempo stringe. E gli alleati, le persone di cui ci si può realmente fidare, sono veramente pochi.
E se Yumila è in pericolo Edward è disposto a gettare via la sua maschera e ad essere solamente Kiran, il guerriero, il cavaliere pronto a proteggerla, a costo della sua stessa vita.

Ho adorato leggere questa storia. Ho adorato Kiran con la sua lealtà, il suo senso del dovere smisurato, il suo bagaglio di dolore e oscurità. E ho adorato Yumila con la sua caparbietà, il suo spirito indomito e selvaggio, la sua ricerca della verità e il suo cuore grande e immenso.
La lettura, strutturata con pov alternati, è fluida e scorrevole. Ho sempre apprezzato le storie scritte in questo modo, le trovo molto complete. E poi mi piace scoprire quello che pensano e provano entrambi i personaggi e qui meritano davvero tanto.
Kiran ha un passato interessante, costellato di ombre e segreti e anche Yumila ha molte doti nascoste che fanno di lei la meravigliosa principessa che è.

Non ho più la forza per resistere a quello che credo sia giusto. Lo sento nella ossa, che lei è mia, come io sono suo, dal primo istante in cui i nostri occhi si sono incontrati e le nostre anime si sono riconosciute.

Ho amato questa storia, è stata una piacevole scoperta, anche se, conoscendo un poco Isabella, non avevo dubbi sul fatto che mi avrebbe regalato un’altra emozione. Le sue storie toccano sempre le corde giuste, mi fanno sorridere, mi strappano a volte una risata, altre volte una lacrima, mi fanno commuovere e leggere senza sosta. È stata dura non divorarlo in pochi giorni, ma ho preferito assaporare ogni pagina e lasciare che mi entrasse sotto pelle.
Una piacevolissima e scorrevolissima storia con qualche colpo di scena che la rendono una storia dotata di ritmo, un giusto mix tra dolcezza e passione, una storia che mi ha incantata e regalato una piacevole emozione. I personaggi di Isabella non sono mai puri, sono tormentati, da scelte sbagliate, dal passato, dalla sofferenza, dal dolore, da ferite non ancora rimarginate: sono veri, sono reali. Anche quando parla di principesse e guerrieri d’altri tempi riesce sempre a donare loro la giusta dose di umanità che li rende speciali e indimenticabili. E ancora una volta sono contenta di aver letto una sua storia 🙂

Lo consiglio? Assolutamente sì!

Alla prossima,

Serenella

Classificazione: 5 su 5.

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