Buongiorno Notters!
Oggi vi parlo in anteprima di un romanzo breve appartenente all’Eternal Series, in uscita il 20 marzo: si tratta di Incantesimo d’amore di Vivien Walker. Seguitemi per avere qualche curiosa anticipazione su quest’opera 😉
TITOLO: Incantesimo d’amore
AUTRICE: Vivien Walker
GENERE: Urban Fantasy
EDITORE: Self-Publishing
DATA DI PUBBLICAZIONE: 20 marzo 2017
PAGINE: 69
FORMATO: Ebook
SINOSSI
1948. Cresciuta in un orfanotrofio fino all’età di diciotto anni, Alberta Dixon Ray è una giovane e strana ragazza, che nelle notti buie e silenziose comunica con gli spiriti e con la luna, sua confidente e cara amica. Non appena Alberta raggiunge la cittadina gallese di Portmeirion, un luogo quasi onirico e unico al mondo, inizia per lei una nuova e incredibile vita. Dapprima cameriera nel lussuoso Silver Afon Hotel, alle dipendenze della burbera signora Talbot, in seguito riuscirà nel suo sogno di gestire una piccola e deliziosa bottega nel centro del villaggio, dove lavorare manufatti in ceramica e candele alle varie essenze. O almeno questo è quello che la maggior parte degli abitanti del luogo crede. In realtà, Alberta confeziona candele propiziatorie per riti e sortilegi, preparando polveri e misture speciali per incantesimi vari. 1964. Alberta vive serena nella sua casa di Pockety street, insieme alla figlia Ajsha, concepita sedici anni prima in una notte di passione col suo primo amore Eugène Renaud. La vita a Portmeirion scorre tranquilla per lei, almeno fino al solstizio d’estate, quando in paese giunge Roman Crowley, scrittore vedovo, pacato e maturo, alla ricerca dell’ispirazione per il grande romanzo della sua vita. Per Alberta le cose inizieranno a cambiare. Tra i due l’attrazione sarà palese fin da subito e, nonostante la donna cercherà di tenerlo fuori dalla sua vita, le coincidenze l’avvicineranno a lui, travolgendola come una vera e propria forza soprannaturale. Alberta scoprirà, pian piano, che non tutto si può chiedere alla luna, e che non sempre il futuro si può leggere nelle carte; che gli eventi non sono sempre annunciati da un presagio e che i problemi non sempre si possono risolvere attraverso gli incantesimi. Scoprirà che il suo vero incantesimo d’amore non ha bisogno di nessuna formula da recitare a memoria, perché l’amore è già magia… Una magia più potente di qualsiasi sortilegio.
RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER***
Incantata dalla bellissima cover e dalla trama curiosa, mi sono gettata anima e corpo nella lettura di questo romanzo breve che mi ha regalato qualche ora di spensieratezza.
Innanzitutto lasciatemi dire che lo stile dell’autrice incanta il lettore, seducendolo con la sua innata eleganza. Vivien scrive davvero molto bene e, nonostante la brevità della storia, è riuscita a contornare tutti i personaggi di una caratterizzazione attenta e precisa, facendo sì che chi legge riesca a figurarseli perfettamente.
Alberta è cresciuta in un orfanotrofio per diciassette lunghi anni dopo essere stata abbandonata in fasce, ma la sua non è stata un’esistenza infelice, tutt’altro; ha trovato tante persone in grado di amarla, dalle suore all’amica del cuore Theresa.
Nel 1948, a diciassette anni compiuti, Alberta si trasferisce a Portmeirion alla ricerca di un lavoro come cameriera presso il lussuoso Silver Afon Hotel: qui non solo dà prova di possedere un carattere fiero e più sicuro di quanto non sembri, ma s’intuisce la sua innata capacità di comunicare con gli spiriti. Inoltre, è in tale contesto che Alberta vive per la prima volta l’amore e lo sperimenta con Eugène Renaud.
“[…]Eugène Renaud era uno spirito libero, il connubbio tra l’umana eterna ricerca del senso della vita e il piacere per le passioni terrene e repentine. Era proprio per la sua natura così libera che Alberta aveva deciso di abbandonarsi a lui, ben sapendo di non poterlo trattenere a sé, di non poterlo avere che per un paio di giri di luna.
[…]A volte una donna teme che un uomo possa solo portarle dolore, prendendo da lei tutto ciò che può per il proprio piacere per poi umiliarla e lasciarla con il cuore sanguinante. Eugène, al contrario, sarebbe rimasto per sempre scolpito nella mente e nell’animo di Alberta: lui era stato il suo primo vero amore, il primo bacio dato con autentica passione, la sua prima volta, consumata in una gelida sera di luna piena con la paura di essere visti e l’eccitazione che solo un amore proibito può regalare…[…]”
Nonostante la giovane età, Alberta è molto saggia e sa perfettamente di non poter trattene a sé il giovane Eugène; ciononostante non esita a concederglisi, amandolo profondamente. Frutto di questo amore sarà la figlia Ajsha, che Alberta cresce da sola, dal momento che Eugéne dovette partire subito dopo quella notte di passione consumata di nascosto, con la luna come unica spettatrice curiosa.
Alberta non ha mai dato segno di portare rancore al padre della figlia, tutt’altro: ne conserva il ricordo nel proprio cuore, al riparo da pettegolezzi e false dicerie.
Con un salto in avanti nel tempo di sedici anni, ritroviamo Alberta nelle vesti di donna ormai matura, madre di una figlia sedicenne, cartomante e fiera amica degli spiriti e della luna. Tuttavia, la sua esistenza tranquilla subisce uno scossone nel momento in cui i suoi occhi cerulei incrociano quelli penetranti di un uomo appena giunto in città: si tratta di Roman Crowley, aspirante scrittore e uomo di cultura.
Tra i due scatta subito qualcosa d’inspiegabile ad entrambi, qualcosa che li porta ad avvicinarsi rapidissimamente, pur senza sapere niente l’uno dell’altra.
“[…]Le loro labbra si toccarono ancora.
Si baciarono senza sapere nulla l’uno dell’altro, dimenticando tutto e tutti, e ignorando gli sguardi curiosi dei passanti.
Si baciarono perché era l’unica cosa che desideravano più di ogni altra, in quell’istante infinito in cui spazio e tempo si erano del tutto annichiliti.[…]Roman Crowley era tutto fuorché un tipo ordinario. Dietro quell’aspetto così sobrio e pacato, nascondeva un animo brillante e originale. Era la prima persona dopo Eugène Renaud che riusciva a destare in lei un profondo interesse e una fervente curiosità.[…]”
Tra alti e bassi nel suo rapporto con la figlia adolescente e nel suo legame con il paranormale, Alberta capisce che al mondo esistono incantesimi ben più forti e duraturi di quelli con cui ha approcciato fino a quel momento: l’amore vero.
“[…]Stava vivendo il suo primo incantesimo d’amore e non c’era stato bisogno di recitare nessuna formula imparata a memoria, perché l’amore tra lei e Roman era la vera magia, più potente di qualsiasi sortilegio.[…]”
Devo dire di aver apprezzato molto il personaggio di Alberta, in particolar modo per la sua schiettezza e la sua tranquillità d’animo. Non si è mai comportata da vittima, sebbene la vita le abbia dato ben più di un motivo per farlo, e ha sempre accettato di buon grado il suo destino, vivendolo al meglio. Ha fatto tesoro delle esperienze vissute, traendone degli insegnamenti per il futuro.
L’unico aspetto che mi è leggermente mancato è stato una maggiore caratterizzazione del contesto storico, nel senso che se non fosse stato esplicitato nella trama e nel corso della narrazione, nessuna descrizione mi avrebbe fatto intuire in quale epoca fosse ambientato il romanzo.
Consiglio la lettura di questo romanzo a chiunque voglia trascorrere qualche ora di pace, in compagnia di una lettura tranquilla, che, per tipologia e stile di narrazione, ricorda tanto un racconto lungo.
Laura Z.
Il mio giudizio:
Grazie di cuore! Alla prossima, siete fantastiche!
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