Ciao Readers,
eccoci con una nuova “recensione del lunedì”! 🙂
Oggi vi racconto qualcosa in più del delizioso romanzo di MaryAnne Snatt, “Una notte arrivi tu” che ho citato più volte nel corso della settimana sulla nostra pagina Facebook.
E’ doverosa una premessa perché nel caso in cui siate di corsa e non abbiate tempo di leggere il papiro egizio (in confronto i Promessi Sposi scivolano che è un piacere) che seguirà, dovete assolutamente sapere che “Una notte arrivi tu” è assolutamente I M P E R D I B I L E !
TITOLO: Una notte arrivi tu
AUTRICE: MaryAnne Snatt
PUBBLICAZIONE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 26 Luglio 2015
PAGINE: 275
GENERE: Romance
FORMATO: eBook e carteceo
PREZZO: € 2,99 eBook – € 7,27 cop. flessibile
SINOSSI
E’ una notte buia e tempestosa quando Agata Doyle si presenta alla porta del solitario dottor Aidan McTyrrel con un cagnolino tra le braccia. E tra i lampi e i tuoni di un nubifragio estivo Agata viene centrata … dal classico colpo di fulmine. Classico? Assolutamente no! Perché in quello che riguarda Agata non c’è nulla di classico o di tranquillo.
Lo scopre ben presto anche Aidan, la cui vita regolare e senza scosse viene travolta da Agata, da Arturo il cagnolino filosofo, da Japur il pappagallo sboccato e da Graal la gatta snob.
Seguiteli nelle loro avventure, ricche di colpi di scena esilaranti come di storie personali dolorose, che li porteranno ad inseguirsi tra Irlanda, Stati Uniti, Africa e la profonda Russia, fino ad approdare in fine a Parigi.
Riusciranno Agata e Aidan a convincersi che l’amore è qualcosa di splendido per cui vale la pena di darsi da fare? Capiranno che amare non vuol solo dire lasciare l’altro libero di vivere la propria vita, ma lottare perché due vite diventino una?
In amore vince chi fugge… o forse vince semplicemente chi accetta la propria scintilla di divertente follia.
DA SAPERE SULL’AUTRICE…
MaryAnne Snatt … non esiste! Dietro questo pseudonimo si nascondono le identità di due amiche (Mary e Anne). Però anche se preferiscono mantenere l’anonimato possiamo aggiungere qualche piccolo indizio. Entrambe ormai negli ‘anta’ – un po’ meno che più – hanno scoperto di avere radici comuni.
Vi racconteremo tutti gli altri dettagli in occasione dell’intervista di Mercoledì 02 Dicembre 2015 – NON PERDETEVELA!
RECENSIONE
“Una notte arrivi tu” racconta la storia di due personaggi un po’ bizzarri: da una parte la protagonista femminile, Agata Doyle, esuberante, chiacchierona e determinata che affronta la vita con una sola prerogativa: non arrendersi mai, neanche quando l’obiettivo sembra impossibile da raggiungere.
Dall’altra parte a ricoprire il ruolo del protagonista maschile, Aidan McTyrell, veterinario burbero e scontroso di poche (anzi pochissime) parole.
Aidan, al contrario di Agata, è metodico e preciso, affezionato ai suoi spazi ed alla sua libertà è scapolo per scelta. Super corteggiato nella piccola cittadina irlandese sta ben attento a non farsi scappare un sorriso e a non scambiare mai più di 4 parole con chiunque non sia una playstation.
Agata dal canto suo è un uragano dalle mille velocità differenti, a volte arriva e spazza via tutto, altre è in grado di scaraventare in aria abitudini e convinzioni… ad ogni modo Agata è una che lascia il segno, una di cui non ti dimentichi.
Ora immaginate lo scontro, forzato, di questi due universi che fino a quel momento erano stati paralleli, immaginate le conseguenze per il povero Aidan quanto Agata inciampa per una strana coincidenza nel suo mondo.
“Una notte arrivi tu” racconta questa strampalata equazione di fattori improbabili in modo magistrale.
Agata è un’importante curatrice d’arte, una di quelle che hanno l’organizzazione nelle vene e trascorrono le loro giornate organizzando mostre nelle città di prestigiose del mondo puntando i pieni con musei come il Louvre per garantirsi la location esclusiva per la prossima mostra.
La sua quotidianità è fatta di eventi, feste, artisti, importanti meeting internazionali, lusso, abiti eleganti, tacchi vertiginosi e addirittura di Presidenti.
Al contrario dell’inevitabile pregiudizio derivante da questa introduzione, Agata è tutt’altro che snob e niente di più lontano da una persona costruita ed artefatta è, infatti, una ventata di aria fresca, di una trasparenza e sincerità disarmante, talmente spontanea che difficilmente riesce a trattenersi dal dire e fare tutto quello che le passa per la testa (con conseguenze a volte disastrose quanto una calamità naturale!).
«Era una notte buia e tempestosa…» quando Agata, in viaggio verso casa dei suoi genitori in Irlanda, a bordo della Fiat cinquecento noleggiata in aeroporto con il suo gatto ed il pappagallo a farle compagnia, si scontra (nel senso più letterale del termine) con un piccolo bastardino spaventato, che chiamerà Arturo.
Convinta di averlo ucciso, Agata si precipita tremante ed evidentemente sconvolta verso la clinica veterinaria del dottor Donaldson, vecchio veterinario di fiducia dell’intero quartiere. Dopo qualche minuto di insistenti grida, suonate ininterrotte al campanello e
imprecazioni alla vista delle preziose Jimmy Choo ormai diventate dei piccoli canotti di salvataggio, la porta si apre e la visione che si paleserà davanti alla nostra protagonista non sarà esattamente quella che si aspettava…
“Eccolo qua! L’uomo della mia vita, il padre della mia progenie, il Christian Grey dei miei sogni. Non è un colpo di fulmine, è un’intera tempesta elettrica che mi attraversa e si scarica a terra attraverso le mie Jimmy Choo ormai inservibili. Per fortuna ho i capelli zuppi perché il resto dei peli è dritto e sull’attenti davanti a quella meraviglia della natura. Non che sia un adone. A me quelli perfetti non piacciono nemmeno e i miei ex fidanzati possono essere definiti un guazzabuglio di stili diversi, tutti con un comune denominatore: basta che respirino.”
Da quel preciso istante Agata si è innamorata di lui e ha deciso, cosa non meno importante, che quello scontroso ed arrogante veterinario doveva essere suo per il resto della vita.
Ci staremmo già avvicinando al lieto fine se non fosse che Aidan si oppone a questo corteggiamento spietato con tutte le sue forze, anzi sarebbe più giusto dire che non ne vuole proprio sapere e per buona parte della storia reputa la nostra adorabile protagonista una fastidiosa Pippi Calzelunghe dall’aspetto decisamente più sexy al quale, nonostante stenti ad ammetterlo anche a sé stesso, fatica a resistere.
Per fare in modo di avere più tempo a sua disposizione per conquistarlo e farlo capitolare ai suoi piedi, Agata lo costringe ad assumerla come segretaria nel suo studio, nascondendogli la sua vera identità, almeno fino a quando lui non sarà totalmente e irreversibilmente innamorato di lei.
Nello svolgimento del romanzo ci sarà chi rincorrerà senza pietà e chi fuggirà a gambe levate, chi si imporrà nella vita dell’altro e chi rifiuterà di cedere al compromesso, chi “compromesso” non sa nemmeno cosa voglia dire e chi lo imparerà presto.
Ci saranno momenti difficili, dati dalla cocciutaggine e dalla convinzione di di entrambi di essere sbagliati l’uno per l’altra e, spinti dal famoso detto “se ami qualcuno devi essere in grado di lasciarlo andare”, si allontaneranno per un periodo piuttosto lungo che si rivelerà estremamente doloroso e al tempo stesso assolutamente chiarificatore dei rispettivi sentimenti…
Prima di arrendersi alla realtà delle cose e all’infinito amore che li lega, Agata non mancherà di infilarsi in qualche (in realtà più di qualche) pasticcio che la porteranno a dividersi tra Russia, New York, Irlanda e Parigi, situazioni in cui Aidan non potrà far altro che seguirla ed inseguirla.
Al tempo stesso il nostro dottore non le risparmierà di farsi attendere mentre scorrazza a cavallo della sua moto nel deserto africano dando, come sempre, per scontata la presenza della povera Agata…
Una storia fresca, colorata, divertente e meravigliosa per la sua semplicità. Non troveremo nessun “Dio del Sesso” irraggiungibile né una protagonista insicura e sottomessa alle sue regole ma proprio per questo è una storia splendidamente reale.
Un libro che racconta una storia d’amore alla portata di tutti, sottoposta alle difficoltà ed alle sfide di una vita, un amore che ci insegna che in fondo, un compromesso non segna la sconfitta di nessuno, ma piuttosto, la vittoria di entrambi.
«Tu devi fare una cosa sola Agata, amarmi domani come oggi e come la prima volta che mi hai invaso lo studio, perché io senza questo amore non posso vivere.»
E da quel tesoro che è, si impegna a mettere a punto da subito la nostra sfida ai Brangelina, mentre persino Arturo di defila e va a fare la guardia fuori dalla porta.
Fuochi d’artificio.
Si sentono in lontananza. Sono fuori, nel cielo di Parigi, a festeggiare il nuovo anno. Io li sento qui, dentro questo piccolo attico, che esplodono in mille scintille insieme a noi due.
Uno stile scorrevole e divertente, un registro comunicativo efficace e giovanile, una scrittura ricercata e mai banale.
Un libro che ho adorato, che finirà senza alcun dubbio in copia cartacea in libreria e che rileggerò ogni volta che avrò voglia di sorridere (in maniera anche un po’ ebete) per 275 pagine ininterrottamente.
E se anche a voi è venuta voglia di leggere questa romantica e spassosa storia, potete trovarla su Amazon oppure su Kobo Books.
Julie. ❤
Un pensiero su “Recensione di “Una notte arrivi tu” di MaryAnne Snatt”