Recensione di: “Non è poi così male” di Selenia Erye

Ciao Notters,
oggi la nostra Francesca Bravi ci parla di: “Non è così male” di Selenia Erye. 

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TITOLO: Non è così male
AUTORE: Selenia Erye
EDITORE: Eclettica
DATA PUBBLICAZIONE: Gennaio 2016
GENERE: Narrativa Rosa
FORMATO: Cartaceo
PREZZO: € 12,75
LINK DI ACQUISTO: http://amzn.to/2dxhvFl

 

SINOSSI

Chi è Mia? Una ragazza qualunque: piena di insicurezze, di speranze, di sogni. Ed è genuina, limpida. Per questo si scontra con la vita, ma è una lotta impari e quasi sempre ne esce ferita e delusa. Finché nella sua vita non entra Teo. All’inizio è solo un lampo. Una luce all’improvviso, che appare e sparisce. Poi, però, come sempre accade quando si sente tuonare in lontananza, arriva la tempesta. Una meravigliosa tempesta che la stravolge tutta e che le fa pensare, alla fine, che la vita – ma sì, anche la sua! – non è poi così male.

RECENSIONE

Le delusioni d’amore, quelle che scottano, che lasciano cicatrici impossibili da nascondere. Perché tu in quell’amore ci hai creduto, a tal punto da aprire il tuo cuore e renderti vulnerabile per chi avrebbe dovuto curarti, abbracciarti, amarti. Invece solo dopo aver abbassato le difese, lui si dimostra per ciò che è nella realtà, e no, non è l’amore della tua vita. pranzoMa ormai tu hai affidato a lui i tuoi sorrisi e la tua serenità, quindi ti si lacera il cuore. E quella cicatrice rimarrà sempre come promemoria. Non lasciarti andare perché altrimenti ti farai male.

‘Lei si era accorta di essersi innamorata dell’immagine che si era fatta di lui. La vera natura del professore era ben diversa da come Mia se l’era immaginata, da come l’aveva desiderata.’

Così inizia questo romanzo di Selenia, che racconta la delusione d’amore di Mia, innamorata persa del suo docente universitario. Una fuga a Parigi, tante lacrime sulla spalla dell’amica Nora e la scelta di fare giornalismo la aiutano ad andare avanti, sempre appoggiata dalla sua famiglia, che nell’amore completo la incoraggia a lasciare casa per trasferirsi a Roma, dove va a collaborare in una redazione che tratta cronaca nera.

“La vita…come è strana”, pensò tra sé Mia: sembra sempre, quando ti ritrovi in certe situazioni, che ci sia un disegno ben preciso e che nulla accada mai veramente per caso. Il fato, lo chiamano.

concertoEd è proprio qui che Mia si scontra con una vecchia conoscenza. Il suo primo bacio rubato ad un concerto al quale da adolescente era andata di nascosto, cambiandosi d’abito nel bagno del treno, le compare davanti il primo giorno di lavoro. E non si tratta di un collega, bensì del suo capo. Quel bacio che lei ricorda sempre come una delle esperienze più intime e intense della sua vita. Quel bacio che le aveva fatto capire cosa significhi provare un vuoto nello stomaco. Quel bacio che si era perso insieme al numero di telefono di quel misterioso fantastico ragazzo, Teo. Però Teo sembra non riconoscerla in redazione e a lei questo gioco non piace proprio.  In realtà Teo ricorda bene quella ragazza solare, spontanea e teneramente goffa del concerto, ma non sa come comportarsi con lei, soprattutto non appena capisce di volerla, volerla ancora come quel giorno ormai lontano. Ed è così che tra una gelosia e qualche pensiero forse un po’ troppo adolescenziale i due si ritrovano, si avvicinano, si baciano. Le posizioni lavorative di entrambi sono però incompatibili con una storia che potrebbe nascere ed inizia così un fantastico elastico di emozioni. Mia e Teo continuano ad allontanarsi quando la razionalità prevale, quando raccontano a sé stessi che sia la cosa giusta. Per poi cercarsi in ogni sguardo, ogni luogo, ogni brivido. Perché ritrovarsi dopo anni e provare ancora quella voglia e quel desiderio, non consente alla razionalità di vincere. Perché quella non è razionalità in fondo, ma paura di soffrire.

Tendeva a far caso solo a particolari negativi quando si trattava del rapporto con lui. In quei casi prevaleva la sua latente insicurezza.’ ‘Voleva andarsene ma non ci riusciva: sembrava che avesse delle “ancore” al posto dei piedi.

Passano mesi durante i quali i due tentano in ogni modo di starsi lontani, ma l’amore lega anche chi non vuole vederlo. La paura di soffrire pian piano si alleggerisce, il bisogno di aversi sempre li porta a non voler più fare a meno l’uno dell’altra.divano

Mia era felice, sentiva di aver trovato il suo posto nel mondo. Aveva vagato per anni alla ricerca di quello che, finalmente, era riuscita a trovare con il suo arrivo a Roma, il più grande dei tesori: l’amore.

Lo stile di scrittura di Selenia è lineare, chiaro. La lettura risulta semplice e fluida, consentendo di immergersi nella storia senza mai inciampare nel minimo errore. Alcune situazioni che si vengono a creare sono ben note ai lettori di romanzi rosa, a volte prevedibili, ma sempre piacevolmente inserite al posto ed al momento giusto.

Lei era davvero una leonessa, lei gettava il cuore oltre l’ostacolo. Agiva senza paura delle conseguenze

Gettare il cuore oltre l’ostacolo, questo forse è il segreto per andarselo a prendere, l’amore. Grazie Selenia.

Francesca Bravi

Il mio giudizio:

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