Ciao Notters!
Torniamo con grande piacere ed immenso orgoglio ad ospitare Mari Thorn & Anne Went con la prima, imperdibile, tappa del BlogTour che terrà compagnia a voi lettori dal 12 al 17 Dicembre.
Si tratta dell’evento lancio del loro nuovo (e spassosissimo!) romanzo dal titolo: “Loving Donovan”.
Ora veniamo a noi e cominciamo con il comunicarvi le tappe che potrete seguire rispettivamente sui blog: Libro Fatato, Libera tra i libri, Libri e Librai, Cronache di lettrici accanite, Angels Book Reader.
Inutile ricordarvi che oggi è il 12 Dicembre e quindi è arrivato il momento di raccontarvi, in anteprima esclusiva, le nostre opinioni su questo romanzo che esalta alla perfezione lo stile impeccabile delle autrici!
I TAPPA: RECENSIONE IN ANTEPRIMA!
Ciao Notters!
Ebbene sì, ci siamo… E’ arrivato il momento di svelarvi qualcosa in più del nuovo libro di Mari Thorn & Anne Went, due autrice che (ormai lo sapete!) io adoro con tutto il cuore e che reputo veramente due delle migliori penne del panorama italiano.
Non si sono smentite neanche questa volta e, sebbene il genere e lo stile di questo romanzo siano molto diversi da quello precedente (dal titolo “Tutto questo o nulla”, un capolavoro che dovete leggere assolutamente!), non mi hanno assolutamente deluso ma, come sempre, piacevolmente sorpreso…
TITOLO: Loving Donovan
AUTRICE: Mari Thorn & Anne Went
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 13 Dicembre 2016
GENERE: Rosa
FORMATO: eBook
SINOSSI
“-Sei insistente, Don!
-Il mio curriculum preferisce l’espressione: ‘professionale’, signore.
-Sei esasperante!
-Faccio solo tesoro degli insegnamenti ricevuti, signore.
-Sei una maledizione, Don!
-Evidentemente hanno ritenuto gliene occorresse una, signore.”
Cliff Brewster è il giovane e geniale erede di una famiglia dal recente passato nobiliare. Ha una mente brillante che lo ha fatto spiccare nel mondo degli affari e una ancor più brillante predisposizione a godersi la vita.
Un mix esplosivo. Una preoccupazione non da poco per sua nonna, la temibile Lady Brewster. Come impedire che Cliff disperda il suo potenziale? Semplice, ponendogli accanto un ‘tutor’ che ne regoli l’esistenza. E chi meglio di un maggiordomo? Ma siamo nel terzo millennio e le donne hanno ormai conquistato ruoli che una volta erano appannaggio dei soli uomini. Così Lady Brewster ingaggia non IL, ma LA migliore “butler” d’Inghilterra.
Ferrea e inflessibile, anche se dotata di una dolcezza nascosta, Greta Donovan avrà il non facile compito di contenere gli eccessi del giovane Brewster e Cliff ricambierà facendo di tutto per liberarsi di lei.
Persino Teddy, Charlie e Susan, gli inseparabili amici di Cliff, non riusciranno ad evitare di affezionarsi a Don, e quando lui scoprirà di poter essere migliore grazie al suo instancabile sostegno, sarà la fine per il loro strano rapporto di lavoro.
Don è spiazzata: può un datore di lavoro, diventato un amico, trasformarsi in qualcosa di più? E Cliff accetterà di cambiare? A che prezzo?
Greta si rifiuta anche solo di pensarlo e Cliff dovrà dimostrarle di essere cambiato, ma la cocciutaggine di una temibile lady darà ad entrambi un’ultima e definitiva opportunità e alla fine… LOVING DONOVAN!
RECENSIONE IN ANTEPRIMA
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!***
“Loving Donovan”.
Un titolo che risuona nelle mie orecchie da tempo e che finalmente è diventato realtà.
“Loving Donovan” è una storia diversa dalle altre, dall’originalità indiscutibile, una storia che, per quasi la sua totalità, ti fa rischiare la paresi facciale per via di un sorriso che non accenna a scomparire dal volto.
“Loving Donovan” racconta di Greta, butler qualificata e dalle competenze formidabili e di Clifford Brewster, un ragazzo multimilionario, genio dell’informatica e del mondo multimediale che ha messo in piedi un impero creando videogiochi.
Vi starete chiedendo come si incrociano le vite di questi due personaggi che, all’apparenza, non hanno nulla a che spartire l’uno con l’altro e la risposta è tutt’altro che banale.
Cliff oltre ad essere ricco fin sopra alla punta dei capelli (molto sopra) è annoiato dalla sua stessa condizione: un nobile annoiato dai suoi stessi agi, una mente superiore alle media che fatica a trovare nuovi stimoli e che passa le giornate tra call conference, il letto di ragazze miagolanti e il divano di Brewster Manor con qualche birra e i suoi amici di sempre, Teddy e Charlie.
Lady Brewster, la formidabile nonna di Cliff, preoccupata per le sorti della vita del nipote spera nella sua redenzione e, per dargli un aiutino, decide di assumere qualcuno che gli imponga regole ferree, rigore, disciplina, responsabilità e lo aiuti a mettersi, finalmente, sulla retta via.
Chi meglio di Greta Donovan?
“…«Il mio dovere è quello di farle da maggiordomo personale e sono stata assunta per seguire le sue attività e reindirizzarla in comportamenti più consoni al ruolo che deve ricoprire» spiego con calma. Brewster sussulta leggermente e poi scoppia di nuovo a ridere, una risata allegra e davvero divertita.
«Una via di mezzo tra una badante e una baby sitter?»
«No, solo un maggiordomo, signore. Il nostro ruolo si è evoluto dai tempi della Regina Vittoria. Ora siamo delle figure professionali specializzate» specifico un po’ a disagio. Non mi è mai capitato di dover “spiegare in questo modo chi sono e cosa faccio. Di solito chi mi assume lo sa già, ma a quanto pare c’è sempre una prima volta e Brewster è sicuramente un’eccezione a parecchie cose.
Per la miseria! Ma questa tipa sta dicendo sul serio?
Guardo ancora Teddy e Charlie che sembrano non mostrare alcun coinvolgimento, eppure se escludo loro non riesco a capire di chi possa essere stata l’idea di uno scherzo del genere. Perché di sicuro è uno scherzo!“
Beh potete immaginare che non deve essere semplice accettare così, di punto in bianco, che qualcuno segua ogni tuo passo come il più fedele tra gli amici a quattro zampe, in particolare quando a farlo è una donna (per altro molto carina). Cliff ha tutte le intenzioni di rendere a Don la vita impossibile e non si fa scrupoli ad affibbiarle qualsiasi compito che reputa di impossibile realizzazione.
Quello che ancora non sa è che Greta è la persona più determinata, devota, ligia al dovere, preparata e competente che lui abbia mai incontrato e che non ha, a sua volta, alcuna intenzione di “mollare il colpo”.
Tutta “signore”, forme di cortesia, riverenze e austerità, Don riesce a portare termine ogni mansione con una brillantezza ed una tempestività che lasciano il nostro svalvolatissimo protagonista a bocca aperta e assecondando la sua prima impressione di aver a che fare con un robot di ultima generazione.
Un robot che profuma di buono.
Un robot che arrossisce e ogni tanto ride anche.
Un robot che gli tiene testa, che sembra leggergli dentro e che, con quegli occhi di ghiaccio, riesce a vedere qualcosa di lui che nemmeno immaginava.
Dopo non poche difficoltà, Greta e Cliff mettono da parte le discussioni, le offese velate e quelle esplicite, i musi lunghi e i silenzi forzati e cominciano ad essere sempre più vicini.
Lui smette di vederla come un mastino pronto a mordere, lei si lascia trasportare dal Cliff divertente e ironico.
Lui non la vede più come una palla al piede e lei comincia a convincersi che in lui ci sia qualcosa di buono.
Lui è determinato a far crollare i muri di Don, lei invece si sforza di rimettere al proprio posto ogni mattonella che sembra cadere rovinosamente in perfetto stile domino.
Non è facile imporsi di mantenere una rigidità che vorremmo abbandonare a tutti costi e non è facile nemmeno accettare il fatto che la presenza l’uno dell’altra sia diventata una piacevole abitudine.
Un’abitudine che profuma di qualcosa di bello, di inaspettato, di vero.
Un’abitudine che diventerà presto una necessità, un bisogno primario, un qualcosa da coltivare e custodire gelosamente.
Un qualcosa di grande…
“Cliff dopo questa sparata resta ansante a guardarmi. C’è il mio stesso bisogno assoluto nel suo corpo irrigidito. La stessa voglia di perdersi e la consapevolezza che non succederà.
«Sai che ormai mi ci sto abituando, Don? Dico sul serio. Non riesco più a fare un sacco di cose che erano naturali fino a qualche mese fa. Sto provando a “Donovanizzarmi”, ma di sicuro non voglio “Cliffizzarti”!»
Resisto per un secondo, poi mi scappa da ridere e per fortuna Cliff mi viene dietro. Ecco perché lo amo. Riesce a sdrammatizzare tutto con una battuta. Però chi lo conosce sa che dietro la sua apparenza divertente c’è una testa che funziona in modo in modo perfetto, come gli algoritmi che crea.”
Quella di Cliff e Greta è una storia divertente, avvincente, romantica senza mai esagerare.
La storia di una passione inaspettata che cresce lentamente ma che divampa in fretta.
La storia di due caratteri forti quanto diversi, degli schemi mentali che ci poniamo e della spensieratezza che a volte di imponiamo per evitare di fare i conti con una realtà che non ci va a genio.
È una storia carica di aspettative, di scorci che fanno ridere a crepapelle e di momenti di assoluta dolcezza che vanno al paio con complicità e dedizione.
Un romanzo scorrevole, appassionato nel senso più ampio del termine, un amore che fa sognare ad occhi aperti e divertire come un bambino.
La storia di un principe azzurro un po’ strampalato e di una ragazza più autorevole di maresciallo in servizio ma dall’anima pura e la voglia di lasciarsi andare.
Un romanzo che ci insegna a lasciare scivolare via gli schemi, quelle regole ferree che ci tolgono il respiro, quelle catene invisibili che racchiudono il superfluo e che ci spinge a lasciarci andare e vivere. Vivere liberamente, vivere di cuore, con l’anima, la passione e la voglia di correre lontano.
Grazie Mari e grazie Anne, per avermi tenuto compagnia ancora una volta e per averlo fatto con l’ineguagliabile stile che vi rappresenta.
Siete speciali.
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Julie ❤
Il mio giudizio:
Un pensiero su “BOOK BLOGTOUR: “LOVING DONOVAN” DI MARI THORN & ANNE WENT| I TAPPA”