Buongiorno Notters,
è con piacere che oggi vi parlo di “L’eredità della spada” di Cristina Azzali, una storia avvincente e fantastica, tra storia e magia, lenta e appassionante al tempo stesso, tra cavalieri, intrighi, maghe, spiriti, tornei e dame bellissime.
TITOLO: L’eredità della spada
AUTRICE: Cristina Azzali
GENERE: Fantasy
EDITORE: Sensoinverso Edizioni
DATA PUBBLICAZIONE: 01 Settembre 2015
PAGINE: 633
FORMATO: eBook/Cartaceo
PREZZO: € 6,99/€ 24,25
SINOSSI
Nei Quattro grandi Regni del continente di Eryon impazza la guerra. Un conflitto sanguinoso, che non risparmia nemmeno i villaggi più sperduti, come Ivennon, dove Lenya Dalen vive con suo figlio Arthur e la piccola Ethel. Quando alcuni guerriglieri invadono la loro dimora, è Arthur, ancora piccolo ma con un sacro fuoco che gli arde dentro, a trarre in salvo sua madre e sua sorella grazie a una misteriosa spada lasciatagli dal defunto padre. Anni dopo, con la pace nel frattempo sopraggiunta, Arthur sarà impegnato a dover trovare il suo posto nel mondo, e le sue avventure si intrecceranno a quelle di maghi, divinatrici, banditi e spadaccine.
L’eredità della spada è un romanzo articolato, scritto con una prosa che fa del dettaglio e della cura descrittiva la sua peculiarità più visibile. Una storia che narra di un mondo d’altri tempi ma raccontando sentimenti, emozioni e umanità che non hanno età.
Al confine tra il fantasy e l’opera di ambientazione storica, è un libro per chi ha voglia di immergersi completamente in un’avventura davvero avvincente.
Dunque, il rito prevedeva che uno dei due piatti si muovesse… il fatto che niente di tutto ciò fosse avvenuto era la dimostrazione che Arthur possedeva la libertà di decidere del proprio destino; ma, anche messo di fronte a possibilità infinite, il desiderio del giovane non era che uno.
“Io voglio che le cose cambino.”
RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!***
“L’eredità della spada” è una storia così ricca di dettagli da portarti tra le sue pagine. Molte le descrizioni, ogni minimo particolare curato con estrema attenzione, mi sembrava di muovermi in un tempo remoto, dove onore, lealtà e coraggio muovevano ogni singolo gesto, dove si respirava un’aura cavalleresca e magica al tempo stesso.
Una storia che mi ha sorpreso per le numerose e precise descrizioni, nessun particolare lasciato al caso, una storia che scorre fluida, armoniosa, una storia di altri tempi.
Era una notte piuttosto temperata per il mese di Marzo, con la luna ridotta a uno spicchio opaco, stagliato sul limpido cielo; la temperatura si era abbassata di pochi gradi appena rispetto al giorno e non tirava vento. Tuttavia, Lenya Dalen voleva che il camino nella sua casa restasse acceso, quasi che la sua luce rossastra e rassicurante potesse proteggere quelle mura dal buio e dagli oscuri presagi che incombevano all’esterno.
Una sera di primavera, tranquilla e quasi rilassata.
Una mamma sola in casa con il giovane Arthur e la neonata Ethel.
Ma la quiete è solo apparente.
Quelli in cui vivono sono tempi buii e oscuri.
I quattro grandi regni del Continente di Eryon, spinti da un’insanabile sete di conquista e dalla smania di prevalere, per instaurare il proprio dominio sul territorio più vasto, avevano dato inizio a una violenta campagna di espansione a danno dei piccoli villaggi come quello in cui Arthur viveva.
Per quegli insediamenti esistevano soltanto due possibilità: arrendersi o soccombere.
Ma lottare fino all’ultimo respiro diventa una soluzione.
Nessuno vuole farsi schiacciare.
E in nome della libertà, si sono creati numerosi gruppi armati.
Molte le sconfitte, amare le perdite.
Solo poche settimane prima , una dura e cruenta battaglia era costata la vita al padre di Arthur.
Ma nonostante le perdite, si continua a lottare e la Resistenza si oppone con tutte le proprie forze a un nemico spietato e pericoloso.
I tempi sono davvero incerti, la speranza è flebile ma sempre viva.
E in questa notte di inizio primavera, tutto cambia.
Arthur ha solo dieci anni ma porta già un grande peso sulle spalle e un enorme vuoto nel cuore.
E quando due uomini senza scrupoli fanno irruzione nella loro casa, la sua infanzia gli viene brutalmente strappata via.
Il tempo per giocare è finito.
La vita lo mette di fronte a una scelta.
E l’unica cosa che si può fare è crescere.
E combattere per il proprio futuro.
Quella terribile notte sconvolge il suo mondo e segna il suo destino.
In modo inesorabile.
Sono passati diversi anni da quella terribile notte e Arthur adesso è un giovane uomo che sta ancora cercando la sua strada.
Diviso tra il dovere (e quello che sente come un obbligo familiare nei confronti dello zio e della madre) e i suoi sogni.
Arthur è un giovane taciturno, un poco scontroso, che ama il silenzio e starsene per conto suo, che non si sente a proprio agio nella sua pelle…e nella vita che i suoi familiari vorrebbero per lui.
Una vita tranquilla, pacata, un lavoro da artigiano magari e anche una sua famiglia, una moglie, dei figli.
Ma non è quello che vuole, non è quello che desidera.
Dentro Arthur si muove un fuoco , brucia, arde la passione, la voglia di avventura, di nuovi orizzonti, di vendetta, di rivincita, di una vita diversa, lontana dal piccolo paese sperduto tra i boschi, il desiderio di diventare un cavaliere.
Ma non un cavaliere qualsiasi, un cavaliere della Resistenza!
Un desiderio che cresce sempre di più, ogni giorno che trascorre tra mille apprendistati, aumenta la sua insoddisfazione.
Arthur scalpita, a stento riesce a contenere il suo sogno di diventare un cavaliere.
Constatò a malincuore che la spada di suo padre non era in buone condizioni: aveva urgente bisogno di essere pulita e lucidata, per tornare a emanare quel brillante fascino che era tuttora indelebile nei suoi ricordi d’infanzia.
Ma a volte il destino gioca degli strani scherzi e, quando meno te lo aspetti, quando stai per cedere alla monotonia, viene a bussare alla tua porta.
E solo chi non sa più sognare, non risponde alla chiamata.
E Arthur è un sognatore.
Altruista e leale, impulsivo ma spinto dal desiderio di aiutare chi è in difficoltà, testardo ma sensibile al tempo stesso.
Un giovane uomo alla ricerca del suo futuro e di se stesso.
E quando incontra la misteriosa e bellissima Gwinneth, dai profondi occhi verdi e dalla lingua tagliente e affilata come la sua spada, tutto cambia e il destino sembra compiersi.
Perché, dunque, li aveva seguiti? Cosa l’aveva spinto a un gesto che ora, a mente lucida, egli stesso era arrivato a giudicare sconsiderato?
La risposta giunse, mista a un moto d’amarezza: li aveva seguiti, perché nei loro modi circospetti e nel formidabile talento con la spada della giovane donna aveva intravisto un altro mondo, fatto di avventura, eroismo ed eccitazione.
Aveva immaginato se stesso in quel mondo, come seguitava a fare dall’età di dodici anni. Li aveva seguiti per sfuggire alla pesante monotonia di Rayden e ai toni grigi e spenti che lì il suo futuro avrebbe finito per assumere.
Fiera, indomita, con un’indole ribelle, testarda, abile spadaccina, schiva e diffidente. E bellissima e quasi inconsapevole di esserlo, Gwinneth è come un gatto selvatico sempre pronto a sfoderare gli artigli.
E, senza volerlo, la sola vicinanza di Arthur la fa infuriare ancora di più, alimenta la sua rabbia, tira fuori il lato peggiore del suo carattere.
E il giovane non ne capisce il motivo, lui che l’ammira soltanto e ne è irrimediabilmente attratto e affascinato.
Sono fuoco e fiamme.
Litigano ma sembrano non riuscire a stare lontani l’uno dall’altra.
“Che cosa pensi di fare? Credi che sia sufficiente darci delle indicazioni per ottenere il diritto a venire con noi?” “No, ma pensavo di potervi essere d’aiuto. Conosco questi territori piuttosto bene.”
Gwinneth lo guardò con disprezzo. “Appunto, conoscerai anche questi territori, ma in qualsiasi altro luogo saresti spaesato, dunque inutile.” “Fatemi venire con voi soltanto per un tratto, allora.” pregò Arthur, sospirando. “Se solo mi diceste dove siete diretti…”
“Dunque ora ti importa saperlo!” replicò la giovane, alzando la voce. “Mettiti bene in testa che questo non accadrà. Perché ci hai seguiti ancora?”
“Perché non mi avete lasciato il tempo di spiegare.” “Non l’avrai nemmeno ora, non mi interessano le tue ragioni. Ti ripeto che non abbiamo tempo da perdere!” Gwinneth si voltò, superando sia Rayleigh che il carro e montando in sella al proprio cavallo. “Aspetta, non potete andarvene così di nuovo!” gridò Arthur, intenzionato a seguirla, ma l’uomo sfoderò la massiccia spada e gliela puntò dritta al volto, in mezzo agli occhi.
Arthur sente che questa bellissima e misteriosa ragazza potrebbe aiutarlo, potrebbe cambiare per sempre la sua vita e il suo futuro.
Lei , però, lo tiene distante, lo tratta in modo scostante e spesso anche aggressivo.
Ma cosa si nasconde dietro l’aggressività di Gwinneth?
Chi è in realtà la ragazza?
Un ragazzo in cerca del suo futuro.
Una ragazza in fuga dal suo passato.
Una storia avvincente, tra intrighi, maghe che comunicano con gli spiriti, giganti buoni e malvagi banditi, tra tornei all’ultimo sangue ed estenuanti allenamenti, tra rapimenti e desiderio di vendetta, sul filo della spada.
Il viaggio per diventare un cavaliere è lungo e impegnativo.
Il destino ha chiamato e non si può non rispondere.
E il destino di un cavaliere sta per compiersi.
Arthur pas
sò ripetutamente la pezza umida lungo la lama della propria spada, sfregando energicamente per cancellare ogni macchia di sangue, ormai secco.
Maelin lo osservava, poco distante e i suoi occhi inquieti sembravano chiedersi come potesse mantenere un tale contegno, mentre ripuliva l’arma con la quale aveva preso una vita, seppur appartenuta a un criminale della peggior specie.
Quello sguardo non era un peso per lui, non pretendeva che ella capisse. Finito il lavoro, rinfoderò la spada e si prese il volto tra le mani.
Fu a quel punto che Maelin si avvicinò, intenerita e preoccupata, chiedendo, con voce amorevole: “Va tutto bene?”
“Certo, sono solo nervoso. Si tratta di una decisione importante per me.” rispose Arthur, mentre ella gli si sedeva accanto.
“Lo sarà per tutti noi. Cerca di essere sereno, ci sono buone probabilità che la tua richiesta venga accolta.”
Una storia cavalleresca che mi ha ricordato tanto uno dei miei film preferiti e che mi ha portato indietro nel tempo, in un’altra epoca, permeata di valori come lealtà, onore e libertà.
Una storia ricca di fascino e di magia.
Una storia che consiglio 😉
Serenella
Il mio giudizio: