Ciao Notters!
Eccomi qui, insieme a voi per una nuovissima recensione :). In queste vacanze estive ho letto: “Dopotutto, posso farcela” di Irene Val. Seguitemi per sapere che ne penso! Vi assicuro che ne vale la pena, parola di Ilia White 😛
TITOLO: Dopotutto, posso farcela
AUTORE: Irene Val
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: Maggio 2016
GENERE: Narrativa Rosa
FORMATO: Ebook/ Cartaceo
PREZZO: € 0,99/€ 10,40
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SINOSSI
Milena, Lena per tutti, ha quasi diciotto anni, ma non si sente per niente giovane. È il 1987, e a Roma ci sono le cabine telefoniche e gli autobus verdi, e c’è anche il suo liceo classico, un bellissimo ex convento atterrato lì da chissà dove, in mezzo ai palazzoni grigi della periferia. È là che un giorno di settembre arriva Luca, dal nord. Nella vita di Lena ci sono già l’amico Andrea, l’ex migliore amica Marta, la sorella Silvia, la ginnastica ritmica, i libri… ma quando in quella vita piccola e stretta entrerà Luca, tutto il resto diventerà uno sfondo. Con lui, Lena diventerà Mile, fino a diventare davvero, e completamente, Milena, anche per gli altri.
Un romanzo di formazione, ambientato in anni in cui computer e cellulari non facevano parte della vita delle persone, quando per sentire la voce del tuo amore dovevi aspettare che ti chiamasse al telefono di casa, rigorosamente in camera dei tuoi genitori. Formazione sentimentale, quando inizi a confrontare ciò che credi di essere con l’immagine che un altro ha di te, fino a capire chi sei e chi vuoi diventare, e formazione personale, quando il futuro indistinto inizia a farsi più chiaro e la tua prospettiva, con un’intensità quasi dolorosa, si allarga.
Peccato che diventare grandi sia sempre così maledettamente difficile, e chiunque abbia detto che la gioventù è un’età d’oro non sa niente della gioventù, o ha dimenticato la sua.
“Dopotutto, posso farcela” è il primo di una serie di due romanzi.
RECENSIONE
L’orologio del tempo torna indietro e ci riporta alla fine degli anni ottanta, quando c’erano ancora le cabine telefoniche, le lire, quando si aspettava il trillo della campanella per correre fuori dalla classe per andare a fare la posta al bello della classe vicina.
Quando le amicizie tra i banchi di scuola lasciavano le prime cicatrici e il cuore batteva all’impazzata per le cose più piccole, quando la vita era più semplice e bastava uno sguardo o un sorriso per far capire al ragazzo o alla ragazza che ti piaceva.
Dopotutto, posso farcela è un romanzo young adult in cui la protagonista Milena, o Lena, o Mile si trova ad affrontare il passaggio tra l’adolescenza e la maturità. Lena ha un carattere introverso, la fiducia in se stessa è minata dalla continua indifferenza della madre che sembra preferirle la sorella maggiore, ha difficoltà a crearsi amicizie e se non fosse per Andrea e Marta, passerebbe tutto il suo tempo con i libri. Ma con l’inizio del nuovo anno scolastico ecco arrivare i primi cambiamenti, Marta si allontana rivelandosi essere diversa dalla persona che Lena conosceva, o che credeva di conoscere. Valerio, la cotta segreta che per anni ha conservato nel cuore viene messa in dubbio da un nuovo arrivo: Luca.
Luca, biondo, occhi verdi, bravo ragazzo, così bravo da non riuscire a rimettere a posto Marta quando si prende troppa libertà. Luca che non ha occhi che per Milena, per il suo sorriso, per la sua grazia, per quella bellezza che lei proprio non riconosce in sé, lui che giorno dopo giorno, abbatte le barriere che Milena si è costruita intorno, che attraverso il teatro crea un punto d’incontro. Giorno dopo giorno la protagonista scoprirà di essere molto più forte di quanto non abbia mai creduto, riscoprirà un legame con la sorella Sara che credeva perduto.
Ma l’insicurezza di una vita può essere scacciata da un amore così giovane? Può l’istinto di fuggire essere domato? Riuscirà Milena a trovare il coraggio per lottare per ciò che ama?
Il personaggio di Milena è veramente ben costruito, nella sua insicurezza, nella complessa mentalità adolescenziale; Luca d’altra parte è il classico princess charm, bravo fino al midollo, con una pazienza da santo per un’età dove i sentimenti sono sempre amplificati, entrambi si contrappongono l’uno all’altra in una danza di personalità: desiderio, attrazione, amore, insicurezza, sicurezza, gelosia, forza, debolezza. La loro storia li tocca tutti, in egual misura.
Andrea il migliore amico di Lena è un personaggio simpatico, ma a cui non gli è stato dato molto spazio, mentre gli altri personaggi secondari sono un po’ piatti, a iniziare dalla madre, che subisce un cambiamento notevole negli ultimi capitoli del libro ma senza un motivo apparente. In effetti sarebbe bastata una frase per giustificare il voltafaccia.
C’è nella trama un buon equilibrio, i dialoghi hanno una buona dinamicità, in sintesi è una lettura gradevole se vi piacciono gli young adult, l’unica pecca, a mio avviso è nel finale che non mi è piaciuto per nulla, nonostante questo sia il primo di due volumi.
Ilia White
Il mio giudizio: