Recensione di: “Alakim. Le Regole del Gioco”

Buongiorno, Notters!
È con grande, grandissimo, enorme piacere che finalmente vi parlo di Alakim Vol.2 -Le regole del gioco di Anna Chillon, un dark fantasy così oscuro da mozzare il respiro, così duro da stritolare il cuore in una presa ferrea, così invasivo da dominare i pensieri, così maledettamente meraviglioso da rimanerti impresso a lungo nella mente.

divisorio

41Polk4PYCL.jpg

 

TITOLO: Alakim. Le Regole del Gioco – Vol. 2
AUTORE: Anna Chillon
EDITORE: Loquendo editrice
DATA PUBBLICAZIONE: 27 Settembre 2015
GENERE: Dark Fantasy
FORMATO: eBook/Cartaceo
PAGINE: 435
PREZZO: € 2,99/ € 13,90
LINK DI ACQUISTO:

SINOSSI

Lontano. Solo. Libero di accantonare quel poco di umanità rimasta, Alakim terrorizza le notti parigine dando sfogo alla parte più oscura di sé. È in queste condizioni che s’imbatte in un uomo dalle grandi risorse ed empia inventiva, il cui potere cela azioni criminali. Alakim resta perciò a Parigi, lungi dall’idea di far ritorno e ignaro di chi, per amore o per vendetta, si è già messo sulle sue tracce. Per trovarlo, Nicole e Muriel hanno infatti deciso di intraprendere un viaggio che li costringe a mettersi in gioco nel più esplicito dei modi.
Scelte difficili e persone senza scrupoli ostacoleranno il loro cammino, ma ciò che conta è trovare Alakim per essere uniti ancora una volta nel tentare l’impossibile, scommettendo ancora tutto in nome di un’amicizia.
Lotteranno, cederanno alla carne e scenderanno a compromessi con la propria coscienza, per comprendere che, in fin dei conti, il “gioco” non è soltanto quello che si palesa come tale, ma è la vita stessa, nella quale ogni vittoria non è altro che l’inizio di una nuova avventura.
E chi tira le fila, non sempre ottiene esattamente ciò che vuole.

RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!***

10866683_10202877875174741_792938378_n

Un libro che ti entra dentro, che scava nei meandri più cupi dell’animo umano, che grida, che scuote, che graffia e percuote, che indigna e affascina, che scandalizza e lusinga.
Un libro difficile da digerire per certi versi , ma che ha il potere di tenerti incollato dalla prima all’ultima pagina.
Non sono un’amante del genere dark, lo ammetto, se posso preferisco leggere altre storie eppure…
Aspettavo di leggere Alakim con trepidazione, avevo già apprezzato il primo capitolo e non vedevo l’ora di immergermi nuovamente in questo mondo oscuro e beffardo, di ritrovare quel brutto ceffo di Alakim.
Non è semplice né facile da spiegare perché è una contraddizione, ma ci proverò : Alakim è una di quelle storie che…che vanno lette!
Solo leggendola si può capire da che parte stare.
O lo si ama o lo si odia.
Io l’ho amato mentre lo odiavo e l’ho odiato amandolo 😉

ramkasw3

Alakim era un reietto, ora è un mostro. Solo.
Libero di abbandonare la propria umanità.
Sempre più lontano dalla luce. Sempre più oscuro e dannato.
Il demone che era un angelo. L’angelo che è un demone.
Alakim è il peggior bastardo (scusate il termine ma è quello che lo descrive al meglio in ogni essenziale dettaglio, perché Alakim è uno sporco bastardo in ogni millimetro del suo essere) che possa esistere, sempre di più, sempre più demoniaco, sempre meno umano, sempre meno angelico.
La luce brilla ancora dentro di lui ma è un fievole ricordo dal momento che la perdita del suo amico Samshat l’ha portato sulla strada della distruzione.
La fame non lo abbandona in nessun momento.
Ogni istante che passa è sempre più forte, più aggressiva, prepotente urla e si dimena.
E il modo migliore per soffocarla, per metterla a tacere è darle quello che chiede, che esige.
E durante le notti parigine, Alakim lascia libero sfogo alla propria fame e si trasforma nel peggior killer che sia mai esistito.
Terribile, spietato, crudele.
Un cacciatore.
Un demonio.
Un angelo dannato sempre più lontano dalla luce.

Per lui nutrirsi era un fatto istintivo, non ci andava molto per il sottile, ci si tuffava anzi come un bambino sulla cioccolata.
Quello che in realtà voleva però era non pensare , non sentire; per questo ogni notte lasciava che il suo lato demoniaco prendesse il sopravvento fino a quando non capiva che era troppo vicino al punto di non ritorno, di proposito smarriva se stesso rimanendo ancorato alla Terra solo per un misero barlume di lucidità.

Alakim è sempre più vittima dei morsi della sua fame, sempre più perduto.
Ma Nicole e Muriel non si arrendono.
Finché c’è respiro , c’è speranza.
Una flebile, tenue, delicata speranza.
È più di quello che sembra.
È quello che li spinge a recarsi a Parigi.
È quello che li porta in trappola, in un gioco che sembra più grande di loro.
Un gioco scandito dai battiti della violenza, dove la morte sembra essere la soluzione meno dolorosa, dove i propri demoni interiori prendono forma, dove i desideri nascosti portano a decisioni inimmaginabili, dove basta un attimo per perdersi e spezzare e venire spezzati.
Un gioco che si prende beffa della vita stessa.
Un gioco diabolico e perverso.
Un gioco dove la propria sopravvivenza viene messa a dura prova.
Ma Nicole è forte, è combattiva e disposta a tutto pur di riportare alla luce Alakim.

Pensava che non lo avrebbe mai perdonato, ma ora, tra le sue braccia, riusciva solo a sentire con quanta forza lo aveva desiderato e ancora, suo malgrado, continuava a bramarlo.
Nello stesso momento in cui se lo era trovato davanti era tutto riemerso, nel bene e nel male, all’ennesima potenza.
Non c’era logica che valesse: cedergli equivaleva a vivere...

Alakim è un animale selvatico.

Un nodo in gola, di paure, sofferenze e gioie che prende il respiro.

È un tormento continuo.
Un essere che nessuno può comprendere né tantomeno ingabbiare.
Un essere al di sopra di ogni razionale regola umana.
Un essere fatto di luce e ombra. E la giovane anticonformista libraia è la scintilla che lo richiama.

Nicole ha un dono.
Che può anche essere una maledizione.
Il potere di una voce che, melodiosa, si innalza nel cielo e porta il paradiso in terra.
Lei è l’Invocantes. Lei è colei che invoca gli angeli.
L’unica che sembra vedere la scintilla di luce racchiusa nell’anima oscura dell’angelo maledetto.
Basterebbe solo pronunciare il suo nome.
Una sola volta…
14niollNicole è un personaggio dalle mille sfumature.
Dolce e testarda, combattiva e malleabile come creta nelle mani esperte del demone, confusa e determinata, una continua contraddizione, un personaggio completo.
Una ragazza con molte cicatrici ma con ancora molta voglia di amare e di essere amata, e di lottare per quello in cui crede.
La sua voce può evocare gli angeli ma il suo cuore non conosce la fede.
Il suo animo è puro e corruttibile al tempo stesso.
E il viaggio che intraprende alla ricerca di quel testardo e maledetto di un angelo è anche un viaggio alla ricerca di se stessa.
E l’esito non è così scontato come sembra.
Soprattutto quando si ascoltano i propri desideri più nascosti.
E quando l’attrazione per Muriel, il ragazzo malinconico e sempre distante anni luce dall’umanità, diventa ogni giorno sempre più intensa, più forte…più pericolosa.

I suoi occhi fuggirono via, ma non trovarono scampo e furono inghiottiti da quelli di Muriel,  prigionieri in quelle pallide acquemarine. Le dita infilate tra i suoi capelli affondarono un altro po’, vi si annodarono procurandole un piacevole fremito.
Era il luogo sbagliato, il momento sbagliato, il ragazzo sbagliato.

angelo_gotico01Un’attrazione così forte che la porterà a spezzare ogni catena che la teneva ancorata e che la condurrà sul limite della perdizione.
E il ritorno di Alakim sconvolgerà o risalderà l’equilibro a fatica trovato?
E la lieve speranza che li ha portati fino a Parigi quale prezzo richiederà?

Un libro dal ritmo serrato in un turbinio di emozioni contrastanti e intense.
Un libro che non annoia ma cattura, che tiene incollati, che fa arrabbiare e commuovere.
Una storia che mi ha saputo affascinare, che ha saputo andare oltre mio possibile dubbio, che ho apprezzato e ammirato, che ho chiuso in certi punti per la durezza di certe scene, ma che ho continuato a leggere perché… Perché è Alakim.
È una contraddizione, lo ami e lo odi.
È un pugno allo stomaco eppure continui a leggere.
È crudo eppure sa emozionare.
È spietato eppure tifi per lui.
È dannato e angelico.
È fuoco e ghiaccio.
E luce e ombra.
È Paradiso e Inferno.
È Alakim.
Semplicemente, intensamente, terribilmente Alakim.

E invoco a gran voce il capitolo successivo! Lo voglio!
Lo consiglio? Assolutamente sì!!!!

Serenella. 🙂

Il mio giudizio:

IMG_0093

Lascia un commento