Recensione di: “Come l’arcobaleno tra una criniera” di Paola Iotti

Cari Notters,
eccovi una storia.. diversa. L’ambientazione generale è raramente usata per una romanzo d’amore e di scoperta interiore, e se ad un primo impatto può far storcere un pò il naso, soprattutto ai non appassionati, consiglio un tentativo, o due magari, ma certamente di non passare oltre. Buona lettura!

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TITOLO: Come l’arcobaleno tra una criniera
AUTORE: Paola Iotti
EDITORE: Giovanelli Edizioni
DATA PUBBLICAZIONE: 12 Maggio 2015
GENERE: letteratura/ young romance
FORMATO: eBook
PAGINE: 324
PREZZO: € 6,99

SINOSSI

Una donna incontra due cavalli, Orizzonte e Stracciatella, e un sogno accarezzato da tempo si materializza per incanto. Come tessere di un misterioso puzzle gli eventi del passato e del presente si incastrano fra loro svelando un disegno inaspettato: si rende conto che le difficoltà poste nella vita dal destino hanno regalato opportunità per crescere interiormente, costruendo un equilibrio che illumina e consente di “vedere” l’essenza e l’armonia del mondo.

RECENSIONE

Una donna senza nome, in una terra vagamente definita. Una bipede con la passione per i cavalli incrocia sul suo cammino dapprima Orizzonte, quadrupede dall’anima affine alla sua, con la quale entra in contatto e vi rimarrà legata sempre dopo essersi salutate. Poi Stracciatella, da lei cosi rinominato, la trascinerà in un turbinio di emozioni, esperienze, e nella sua storia, che ella stessa rincorrerà per scoprirne tutti i segreti. Un romanzo che sembra parlare dell’amore fra uomo e animale, ma che parla di molto di più Dell’amore per se stessi, del conoscersi e scoprirsi, per poi sbocciare e fiorire alla vita. Tanta la psicologia in questo romanzo: la donna aveva un amico e in tutto il romanzo si susseguono citazioni di perle di saggezza dispensate da questo amico, riflessioni regalate da una guida spirituale, per lei, che la accompagnano alla scoperta di gioie, dolori, delusioni, la rabbia verso il prossimo, la paura per quello che potrebbero essere amore e la gratitudine di scoprire che lo è.

“Avrebbe imparato che non sussiste vittoria o insuccesso ma solo azione: cimentarsi con le esperienze che la vita offre dato che il semplice viverle arricchisce.”

Le peripezie con i due amici quadrupedi la portano a conoscere diverse persone in giro per maneggi, passeggiate a cavallo, missioni alla scoperta del passato di Stracciatella e trattative deludenti (per via delle persone con cui si trova a trattare), fra cui Michele, un esperto sportivo del settore. Da subito è evidente l’alchimia fra i due e dopo diverso tempo in cui l’uomo e la donna condividono esperienze e impressioni in merito alla comune passione, è inevitabile che le loro anime si sfiorino, scorrendo parallele e alle volte intrecciandosi in quelli che diventeranno momenti indimenticabili per entrambi, memorie eterne di quel tipo di amore che appunto fa vibrare le corde del cuore ad una velocità impercettibile se non per chi ascolta da vicino.
Impossibile riportare ogni avvenimento delle più di trecento pagine del romanzo, poiché ognuna di esse da spazio ad ampie riflessioni, flashback emotivi della protagonista ampiamente e abilmente descritti dall’autrice. L’intero romanzo è una riflessione sulle sfumature dell’animo umano, delle sue sfaccettature e di come la vita, ci porti davanti ostacoli e a volte insegnamenti che sono imprevedibili e che per questo non siamo mai del tutto preparati ad accogliere. Il tempo per essi è la cura migliore: la protagonista e i fidati amici a quattro zampe, con cui il lettore condivide diversi anni di esperienze, e l’autrice, attraverso intense descrizioni, ci portano dentro ad un viaggio denso di insidie, di tempeste e spiagge solitarie, di pace e buio, di nubi e arcobaleni.

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Ci sono libri che sai di non poter fare a meno di avere, appena posi gli occhi sul retro di copertina, o ancora prima sulla copertina stessa. Quelli magici ti catturano anche impilati e incastrati fra decine d’altri sugli scaffali della libreria.
Il romanzo di Paola Iotti è ancora diverso : ha la strana capacità di alcuni libri di essere apprezzati e vissuti solo nel momento giusto.
Mi spiego meglio. Ho apprezzato di questo romanzo le grandi capacità di linguaggio dell’autrice, è piuttosto evidente la grandissima conoscenza della lingua italiana e di molti termini non esattamente di uso comune. Trovo tuttavia, che l’utilizzo di questi termini, unito ad un tipo di narrazione prettamente descrittiva, con cioè pochi dialoghi e scambi discorsivi fra i personaggi, renda a lungo andare la lettura piuttosto difficile. E qui arrivo al dunque: l’idea generale di utilizzare il rapporto fra una ragazza e il mondo equestre, per narrare di vita quotidiana, quindi amore, dolore, sconforto, vittoria, morte e vita, è certamente apprezzabile e originale perché è davvero raro leggere un libro che tratta di cavalli in qualche modo, ma se il linguaggio non è sufficientemente scorrevole e la narrazione “troppo” descrittiva, il rischio e che il proprio lavoro non venga apprezzato a prescindere. I libri che devono trovare il loro momento fra le corde dell’anima del lettore, sono fra i più atipici e per questo preziosi in qualche modo. Perciò per concludere, strabiliante conoscenza della lingua, tema forte, ambientazione insolita e per questo apprezzabile ventata di novità, narrativa da apprezzare.. ma con la giusta vibrazione dell’anima.

Un romanzo da approcciare con curiosità e se non soddisfa, da riprendere in mano dopo qualche tempo, perché senza alcun dubbio è un libro da consigliare

F.

Il mio giudizio:

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