Recensione di: “Blind Date – Appuntamento al buio” di Laura Bondi

Buongiorno Notters!
Eccomi qui, pronta a raccontarvi l’ultimo libro che ho letto nel 2016: “Blind Date – Appuntamento al buio” di Laura Bondi. Un titolo, una garanzia.
Siete curiosi di saperne di più di questo romanzo? Allora seguitemi, ne scoprirete delle belle!

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TITOLO: Blind Date – Appuntamento al buio
AUTRICE: Laura Bondi
GENERE: Romance romantico
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 31 marzo 2016
PAGINE: 212
FORMATO: Ebook/Cartaceo
PREZZO: 0,99 €/10,39 €


SINOSSI
 

Rick e Mary s’incontrano durante le feste di Natale a New York ed è amore a prima vista. Si sposano, hanno dei figli e sono una coppia affiatata, a dispetto dei problemi con il lavoro, le tasse da pagare, le discussioni con le rispettive famiglie… Finché, Rick riceve un nuovo incarico al giornale per cui lavora, ed è costretto a stare troppo spesso lontano da casa. Mary, che ha messo da parte la carriera per dedicarsi alla famiglia, comincia a sentirsi perduta e a nutrire dubbi sulla fedeltà del marito, con il quale ormai il dialogo sembra impossibile. Kate, la sua migliore amica, decide allora di iscriverla a BlindDate, un sito di chat in cui non si possono fornire informazioni personali, proprio come in un appuntamento al buio. Mary, all’inizio riluttante, si ritrova a chattare con un misterioso sconosciuto, che sembra leggerle nel cuore e riesce a ridarle fiducia in se stessa. I dubbi aumentano e la situazione diventa sempre più complicata, perché l’Amore, a volte, si diverte a scherzare col destino.

RECENSIONE 
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER*** 

A quante donne sarà capitato di mettere completamente da parte sé stesse per prendersi cura dei figli, della casa e, soprattutto, per permettere al marito di portare avanti la carriera e realizzare le proprie ambizioni professionali? Qualcosa mi dice che in tantissime sapranno immedesimarsi perfettamente in questa situazione un po’ scelta e un po’ sofferta, proprio come accade a Mary, la protagonista del romanzo.

Mary è casalinga e mamma a tempo pieno di tre splendidi quanto vivacissimi bambini (due mamma-con-figlifemmine e un maschietto), moglie di Rick, marito dolce e premuroso, ma incredibilmente impegnato con il lavoro di giornalista sportivo. Dal canto suo, Mary ha accantonato da tempo le proprie ambizioni di sfondare nel mondo della moda per crescere e accudire i tre pargoletti, anche perché non potrebbe mai permettersi una babysitter. mamma-casalinga
A ciò, aggiungiamo il fatto che le rispettive famiglie, sua e di Rick, sono tutto fuorché il ritratto della normalità e amano fare di Mary il bersaglio di frecciatine pungenti e commenti talvolta degradanti. Fortunatamente, Mary ha i suoi figli a tenerle alto il morale, Rick, ma anche la sua fantastica migliore amica Kate, sempre pronta a sostenerla così come a buttarsi a capofitto in storie senza futuro.

Tra alti e bassi, la vita di Mary è piuttosto felice, dal momento che ha al proprio fianco un marito che la ama e l’appoggia in tutto. Questo, fino a quando, di punto in bianco, Rick sembra essere completamente assorbito dal lavoro e da telefonate e messaggi che inizia a ricevere ad ogni ora del giorno e che lo allontanano inesorabilmente dalla famiglia. Trascorre sempre più tempo lontano da casa, uscendo la mattina presto e rientrando a sera tarda, cosicché Mary e i tre figli faticano a vederlo. Questi ultimi palesano esplicitamente il proprio malessere dovuto a tale situazione, protestando rumorosamente. Mary stessa comincia a nutrire dei dubbi sulla fedeltà del marito, soprattutto nel momento in cui scopre che le ha taciuto l’esistenza di un nuovo capo: Eva Lopez, tutta curve e fascino mozzafiato. Inutile dire che Mary fatica a digerire la cosa, soprattutto perché Rick sembra avergliela volutamente nascosta.

Lentamente, inesorabilmente, tra i due il dialogo viene sempre meno, sostituito da malumori, frustrazione, bronci e litigi.

“[…] Ho le guance arrossate e sono sudata, ma i miei occhi brillano per l’eccitazione. Questo pranzo coglierà tutti di sorpresa e dimostrerà a Rick quanto tengo a lui. Così, il ghiaccio che c’è tra noi finalmente si scioglierà e potremo risolvere i nostri problemi. Almeno lo spero. O almeno, potremo parlare ed essere sinceri l’uno con l’altra.[…]” 

Insomma, Mary e Rick diventano protagonisti di una vera e propria crisi coniugale, cosicché Kate iscrive l’amica ad un sito di chat affinché chiacchieri con gente nuova e si distragga dai problemi inerenti al suo matrimonio.

“[…]«Apprezzo molto il tuo interessamento nei miei confronti, ma non è che l’hai fatto perché pensi che sia in crisi con Rick?»  
La mia domanda a bruciapelo non la lascia spiazzata.

«Secondo me, state attraversando un periodo difficile, come capita a tutte le coppie,» risponde, con un’alzata di spalle. «E tu devi impedire a te stessa di farti del male, macerandoti nei dubbi e nelle ipotesi. Per questo, ti ho iscritto: per distrarti!» 
«Non ho bisogno di chattare per distrarmi! Devo pensare ai bambini, alla cchat-donna-smartphone-final-1280x853asa, alla spesa, alle pulizie, alle tasse… E poi devo scrivere gli articoli per il tuo giornale!» replico con convinzione. 
«Proprio per questo devi fare qualcosa di diverso, magari per ampliare i tuoi orizzonti, o semplicemente per vedere le cose da un altro punto di vista!» insiste Kate. «Non è che tradisci Rick, se chatti online!» aggiunge più seria.[…]” 

Inizialmente Mary non vuole avere niente a che fare con la chat; poi, rassicurata dalla tutela della privacy e dall’impossibilità di fornire informazioni strettamente personali [Simbolo] pena l’esclusione immediata dalla chat [Simbolo], comincia a chattare con un certo “Babe” che sembra capirla come nessun altro al mondo, soprattutto in quell’ultimo periodo in cui pare impossibile comunicare civilmente con Rick.

“[…] Mentre osservo la foto, mi chiedo che cosa è cambiato da allora, e mi accorgo che abbiamo smesso di guardarci negli occhi , di comunicare con gli sguardi, non solo con le parole. Forse è per questo che ci stiamo allontanando. Sento un vuoto allo stomaco e provo a scacciare questi pensieri , convincendomi che ce la posso fare. Anzi, ce la possiamo fare. […]” 

Pian piano tra Mary e il misterioso Babe della chat s’instaura una sorta di amicizia virtuale, grazie alla quale entrambi si scambiano consigli e opinioni in merito alla vita, alle relazioni e ai sogni da realizzare…Sì, perché è proprio Babe a spronarla a riprendere in mano la sua passione per la moda e, in particolare, i disegni di abiti in cui ama dilettarsi. In passato anche Rick l’ha sempre esortata a non mollare, ma è Babe a farle capire che quelle di Mary sono soltanto scuse accampate per la paura di non farcela.

Nel frattempo, il rapporto con Rick si deteriora sempre di più e sembra destinato inesorabilmente al naufragio, ostacolato in parte anche dalla presenza preziosa quanto ingombrante dei figli che, come sappiamo, necessitano di tutta una serie di attenzioni.

[…] Incrocio lo sguardo di Rick e mi avvicino, accarezzando i bambini, intanto che il braccio di mio marito mi cinge le spalle. Ecco, adesso siamo tutti qui, uniti, in un momento di tenerezza, anche se il contatto con Rick mi sembra freddo, di circostanza. Non ho il coraggio di voltarmi verso di lui, ma, a differenza di quando eravamo in camera, sento che lo sta facendo per i nostri figli, non perché provi davvero il desiderio di abbracciarmi. È solo un attimo, poi l’euforia riprendere il sopravvento e i ragazzi escono chiassosi insieme al padre, mentre io rimango sola nel silenzio.[…]” 

Assistiamo allo sconforto di Mary e ne diventiamo parte integrante grazie alla penna di Laura, che, tra vicende spassose e attimi colmi di frustrazione, permette al lettore d’immedesimarsi completamente con la protagonista, soffrendo insieme a lei. Tuttavia, personalmente ho trovato difficile prendermela con Rick o giungere ad odiarlo, perché secondo me non dà mai veramente motivo di puntargli il dito contro. O meglio, capisco il perché Mary lo faccia (l’avrei fatto anch’io al suo posto), ma da lettrice mi è venuto spontaneo riporre fiducia in quest’uomo così attaccato ai figli e, in fondo, anche a lei…Inutile dire che il finale vi lascerà completamente di stucco, ma non ho intenzione di rivelarvi se la mia fiducia in Rick fosse ben riposta o meno. Dovete scoprirlo leggendo il libro!

Giunti all’ultima pagina vi farete sicuramente una bella risata, ma non potrete evitare di riflettere sul significato profondo che si cela dietro alla storia e che gira intorno al significato di un valore davvero importante: la fiducia.

La cosa più bella,almeno secondo me, è che Mary dà il giusto riscatto a tutte le mamme casalinghe del mondo, che troppo spesso non ricevono la giusta considerazione nel loro ruolo giudicato “marginale” e privo di responsabilità, come quelle che si possono derivare da un qualunque lavoro. Personalmente ho sorriso nel pensare che il mondo è pieno di queste “supermamme” che si fanno in quattro per la famiglia, che rinunciano senza pensarci ai propri sogni per badare ai figli, per crescerli, per star loro vicino. Mamme che, anche volendo, non potrebbero permettersi una tata, perché le spese sono tante con i figli, con il mutuo da pagare, con le bollette. Mamme che, in fondo, non vogliono nemmeno una tata, perché i figli per loro vengono al primo posto e non potrebbero mai rinunciare alla gioia di vederli fare progressi giorno dopo giorno: nessun lavoro potrebbe mai ripagarle con la stessa soddisfazione. Per tutti questi motivi, consiglio la lettura di “Blind Date – Appuntamenti al buio” soprattutto alle mamme. Non solo, certo, perché io non sono mamma e ho goduto ugualmente di questo piacevole romanzo. Tuttavia, penso che una mamma si senta confortata e, forse, meno sola nello sfogliare le pagine di questo libro; si sentirà in qualche modo rivendicata dalla protagonista, capirà meglio di chiunque altro le sue silenziose sofferenze (sì, perché le mamme soffrono in silenzio e non lo danno a vedere…Quasi!)

L’autrice scrive molto bene; il suo stile è coinvolgente, talvolta ironico, ma non perde mai di vista l’evolversi dell’intreccio narrativo, sebbene abbia messo un bel po’ di carne al fuoco. Tutti i nodi verranno al pettine e l’attesa del lettore sarà ampiamente ripagata dalle rivelazioni finali.

Complimenti Laura!
Laura Z.

Il mio giudizio:

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