Ciao Notters!
Scrivo questa recensione del secondo volume della serie “Un cielo pieno di stelle” dopo aver divorato questa parte della storia di Axel e Giulia.
Avevo già letto il primo volume e ne ero rimasta piacevolmente colpita e adesso ho avuto modo di re-incontrare, metaforicamente parlando, questa bravissima autrice…
TITOLO: “Un cielo pieno di stelle – parte II – Come neve e pioggia”
AUTRICE: Vera Demes
EDITORE: Self-Publishing
GENERE: Romance
FORMATO: eBook/Cartaceo
PAGINE: 478
PREZZO: € 1,80/€ 11,64
SINOSSI
Dieci anni.
Dieci anni sono passati da quando Axel e Giulia si sono visti per l’ultima volta.
Lui ha raggiunto molti traguardi, lei è rimasta ferma al palo, schiacciata da un senso di inadeguatezza e disistima, vivendo una vita che altri hanno scelto per lei.
Il ritorno di Axel, rapido e inaspettato, riattiva le emozioni del passato, riaprendo vecchie ferite.
Axel è cambiato, sa quello che vuole, non si fida più. E Giulia non conosce la rabbia, non sa reagire alle sfide che la vita le offre.
In un rincorrersi di sentimenti contrastanti, di malinconia e struggente desiderio, le loro vite si riavvicineranno percorrendo un sentiero stratificato di ricordi e, la traccia d’amore che ha resistito alla tempesta, li condurrà verso scelte difficili e profonde, li costringerà a guardarsi dentro e a cercare un cambiamento.
Ma, per cambiare, sarà necessario saper dire addio al passato e a tutto quello che rappresenta.
Un epilogo annunciato, nel bene e nel male.
RECENSIONE
ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!
L’autrice mi aveva colpita già nel primo, per il suo modo stilisticamente perfetto di scrivere e per le emozioni che sapeva suscitare tramite le parole ma ammetto che alcuni passaggi della trama non mi avevano convinta, pur essendo il resto del libro davvero avvincente e intenso. Ora penso che sarebbe stato meglio se avessi scritto la recensione dopo qualche tempo, lasciando che le cose si sedimentassero invece che recensire subito a caldo. Mi rendo conto che quelle cose che non mi avevano convinta mi avevano profondamente disturbata, perché mi ero affezionata alla storia d’amore tra i due giovani e trovavo insopportabile che Giulia non riuscisse a imporsi, a fuggire, a trovare la forza di mollare tutto quel mondo finto e odioso, nonostante la maggiore età le permettesse di chiudersi quella porta alle spalle e salire su un aereo con Axel.
Il finale poi mi aveva travolta amaramente perché non c’era nessun cenno che la storia sarebbe continuata, quindi, prima che andassi sul Web a cercare notizie, chiusa quella pagina ho temuto che quella fosse la fine perché comunque avrebbe avuto un senso compiuto, anche se era triste. Leggendo questo seguito, ambientato ben dieci anni dopo il primo capitolo, alcuni dettagli sono stati chiariti, determinate dinamiche familiari sono state approfondite quindi alcune delle cose che capitano a Giulia nel primo capitolo sono apparse più credibili, nell’ottica di questa potente famiglia capace di comprare, ad esempio, la compiacenza di una clinica di salute. E Giulia è, sì maggiorenne, ma pur sempre una ragazzina profondamente vessata dai genitori.
“Giulia non riusciva a parlare.
In fondo al locale, in quella terrazza affacciata sul mare. Lui era là. I capelli castani dai riflessi dorati, la maglietta blu e i jeans chiari, quelle spalle atletiche e quel sorriso. Dio. Le pareva di soffocare. Non poteva essere, non in quel momento, non così.
Eppure.
Era proprio lui. Lui. Axel.
Lui era laggiù, si stava sedendo ad un tavolino insieme ad un tizio alto e brizzolato, dall’aria familiare.
Lui. Axel. I capelli erano tagliati molto corti ma gli occhi erano gli stessi e lui era esattamente come lo ricordava, esattamente come lo aveva immaginato nel tempo, sedimentando i ricordi incorruttibili, le emozioni e i sentimenti che sembravano rifiorire, più intensi e tangibili, quasi imprevisti, in quel momento sospeso e agognato, forse troppo e forse ingiustamente.
Axel. Proprio lui.
Giulia trattenne il fiato osservandone la figura snella, il viso abbronzato e il modo familiare con cui piegava le labbra ridendo, un gesto che la riempì di emozione e poi la gettò nel panico.”
In questo libro entrambi i protagonisti sono cresciuti, in parte mutati.
Giulia all’apparenza è ancora la ragazza debole che si lascia influenzare dalla famiglia: un lavoro nella ditta del padre e un matrimonio molto prossimo col candidato perfetto per i suoi genitori.
I suoi sogni se ne sono andati via con Axel e lei non ha trovato la forza di reagire. Ma qui, a dispetto di ciò che si potrebbe pensare, quella stessa forza, unita, stavolta, anche alla maggior maturità, ritorna quando a tornare in città è lo stesso Axel.
Giulia sussultava, scossa dai singhiozzi e quando lui la prese tra le braccia e la strinse a sé, accarezzandole i capelli, lei pensò che non fosse vero, che non stesse accadendo realmente.
«Calmati adesso…» Axel la stringeva contro il proprio petto respirando l’odore della sua pelle, che non aveva mai dimenticato e percependo il suo respiro denso di sentimenti ed emozioni inespresse. Non voleva pensare se fosse giusto oppure no, se stesse rischiando di rimettersi in gioco senza rete e senza protezioni. In quel momento il suo unico desiderio era lei, sentirla lieve e duttile tra le sue braccia, in una dimensione sospesa e struggente che non aveva mai dimenticato.
«Oh, Axel… che cosa abbiamo fatto…» Giulia sollevò il viso e il suo sguardo si perse sulla piega decisa del mento di lui, sulle sue labbra sottili eppure marcate, sulla linea dritta del naso e su quegli occhi stretti e pieni di luce, ancora una volta dolci e rassicuranti, come lei li ricordava.
Lui si fermerà per poco, giusto il tempo di sistemare faccende relative a un’eredità ma si ritrova invischiato allo stesso punto di dieci anni prima, nonostante la corazza che si è ormai costruito addosso. I due protagonisti sono colpiti nuovamente, travolti, e sono onde che neppure Axel, campione mondiale di surf, sa cavalcare, perché a certe onde bisogna abbandonarsi e basta, lasciare che c’investano e che ci trasportino laddove vogliano; ora non c’è più la fiduciosa ingenuità della prima volta ma il disincanto della maturità, di una realtà che entrambi non sono riusciti ad accettare pienamente, di sogni che covano ancora sotto le braci.
Non voglio fare spoiler e se dovessi analizzare più approfonditamente la trama sarebbe inevitabile, quindi mi limito a dire che questo secondo capitolo è molto bello, intenso, più profondo del primo e dal clima meno opprimente, per nulla scontato, con un finale che ci tiene sulle spine sino all’ultimo secondo. Non conoscevo questa autrice ma ora andrò a leggere sicuramente altri suoi lavori.
Come già avevo scritto nella prima recensione, la figura di Axel emerge come una stella nel buio, varrebbe la pena di leggere questo bel romanzo anche soltanto per fare la sua conoscenza!
Una storia da leggere d’un fiato! ❤
Paola Garbarino
Il mio giudizio: