Buongiorno, da oggi 10 Marzo 2016 è online un libro edito Santi Editore. “Amor Vincit Omnia” di Anna G. La nostra Ilia, l’ha letto in anteprima per voi. Che cosa ne pensa? Scopritelo.
TITOLO: Amor Vincit Omnia
AUTRICE: Anna G.
EDITORE: Santi Editore
DATA PUBBLICAZIONE: 10 Marzo 2016
FORMATO: eBook
PREZZO: € 2,99
SINOSSI
Emily e Laurie. Amor vincit omnia. Una grande storia d’amore. Perché prima di qualsiasi altra cosa, prima di essere un cumulo di pagine, prima di essere un manoscritto, questo libro è una grande storia d’amore. Un romanzo che racconta la vita di Emily, studentessa indipendente con una propria casa a Londra. Una ragazza che vive di lavoretti poco stabili, di problemi economici, e soprattutto di una grande insicurezza, la mancanza di fiducia negli uomini e in generale in ogni persona che non le accompagni un minimo di fatti alle parole. Perché non si fida di loro? Perché la nostra Emily nasconde un segreto che le ha cambiato il passato condizionandole la vita futura. Un segreto che non la lascia vivere come dovrebbe, che restringe il suo campo vitale alla sola stretta cerchia di persone alle quali permette di entrare nella sua bolla. E poi c’è lui, Laurie. Non il classico belloccio, non un muscoloso palestrato senza sale in zucca, ma un ragazzo divertente, a tratti imbranato, con un amore incondizionato da donare. Un ragazzo caparbio, che pur di raggiungere un obiettivo tenta il tutto per tutto. Anche lui ha i suoi scheletri nell’armadio e i suoi segreti scottanti ma metterà tutto da parte per dedicarsi ad un solo obiettivo: sciogliere il cuore più freddo che abbia mai incontrato. Il tutto è contornato da un ambiente della Londra moderna che si sposta su quartieri diversi, che cerca anche nell’atmosfera descritta una luce di speranza e di futuro. Con Emily e Laurie i giochi sembrano fatti, ma come nelle loro indole, ogni imprevisto è dietro l’angolo.
RECENSIONE
Emily è una ragazza irlandese trapiantata a Londra di ventisei anni, una ragazza che custodisce ferite profonde che la rendono refrattaria al contatto umano. La sua bolla di salvezza è la sua casa, un’unica amica Karol, una nonna lontana, due lavori che la impegnano
e una laurea alle porte. Il destino fa incrociare il suo cammino con quello di Laurie, e si incontrano e si scontrano al punto da chiedersi se lui in segreto non sia uno stalker. Una ex fidanzata che mette in dubbio un rapporto precario fatto di silenzi e omissioni.
Lui con gli occhi magnetici e la sindrome da crocerossina vede in Emy qualcuno da salvare.
«Perché fai tutto questo? Quasi non mi conosci.»
«Te l’ho detto e te lo ripeterei un milione di volte. Nei tuoi occhi leggo il bisogno di essere salvata».
La storia è ambientata in una Londra moderna che fa da scenario a questa storia altalenante, dove la protagonista combatte il rapporto con Laurie prima allontanandolo e poi facendo retro marcia così tante volte che viene da chiedersi se nella realtà, una persona oggetto di questo atteggiamento continuerebbe imperterrita nella propria crociata. In seguito la protagonista si sposta in Irlanda e qui si sente la necessità di rimarcare il nome della location in più occasioni, tutto il romanzo è un rincorrersi, un mi prendo e ti lascio, spesso con argomentazioni deboli, il finale poi aperto lascia spiacevolmente spiazzati in quanto in netto contrasto con il titolo del libro.
C’è del potenziale ma la mancanza di editing penalizza fortemente tutta la storia, così come il mancato approfondimento della tematica dietro cui nasce tutta l’insicurezza di Emily. L’uso del maggiore e del minore, la punteggiatura, l’uso proficuo degli avverbi e dei possessivi. Il punto di vista alternato in prima persona circondato dai trattini e dagli apici. Per non parlare delle frasi contorte che rendono la lettura discontinua e pesante.
“Hai vinto la battaglia, ma questo non significa che la guerra sia finita” – odio la mia sfera pensiero; lei e la sua bifida linguaccia; eppure devo ringraziarla se sono a questo punto. Se avessi dato ascolto solo alla sfera emotiva, a quest’ora sarei in un angolo della mia camera a piangere disperata per il suo abbandono o perché, una volta venuto a conoscenza del mio segreto, si sarebbe fatto di me l’idea sbagliata che si farebbe chiunque se sapesse tutto.
Illia White