Heila Notters,
in questi giorni mi sono imbattuta in una lettura non proprio nei miei canoni. Ma io amo le sfide e mi piace ampliare i generi letterari e così ho deciso di leggere “Quotidiana Follia” di Antonio Venezia. Una raccolta di cinque racconti Thriller/Horror, molto suggestivi. Ora seguitemi che vi dico cosa ne penso.
TITOLO: Quotidiana Follia
AUTORE: Antonio Venezia
EDITORE: Self-Publishing
GENERE: Thriller/Horror
DATA PUBBLICAZIONE: Gennaio 2016
FORMATO: Ebook
PREZZO: € 1,99
LINK D’ACQUISTO: Quotidiana Follia
SINOSSI
“Cosa succede se la follia coglie una persona all’improvviso, in un giorno qualunque della sua vita? La disperazione le apre la strada e i suoi effetti sono macabri e imprevedibili… Cinque storie che lasciano col fiato sospeso in una spasmodica tensione che non vi farà dormire…”
Una piccola curiosità sulla copertina di questo libro: è la riproduzione di un dipinto su tela di Samanta Scolamiero
RECENSIONE
I racconti suggestivi di Antonio Venezia, raccontati nel suo libro “Quotidiana Follia”:
Abbie Evans
Il tutto si svolge durante un intervista, Tania giovane giornalista viene incaricata a intervistare Abbie Evans, detenuta in carcere dopo aver commesso sette infanticidi, ormai anziana e debole ma con sempre i suoi occhi vitrei che incutono terrore, inizia il suo terribile racconto: Abbie Evans ha sempre desiderato un figlio, ma dopo un terribile aborto non riuscì più a diventare madre. Si sentiva piena di amore e voleva in qualche modo riversare il suo amore sui bambini, così diventò maestra d’asilo… Ma lei sapeva che l’affetto che le mostravano i suoi alunni, non andava oltre. Lei desiderava l’amore di un figlio. Pregava tanto, fino a che le sue preghiere vennero ascoltate ma non dal bene ma dal male. Ma per far sì che il suo desiderio si avverasse doveva sacrificare giovani vite a Moloch…
Mostrava i denti in un ghigno orribile e i suoi occhi non avevano nulla di umano, piuttosto sembravano delle piccole sfere bianche senza emozioni. Tiffany Hill si avviò alla lavagna e cominciò a disegnare delle croci proprio dove Abbie aveva disegnato il prato fiorito. Alla fine Abbie le contò sgomenta; erano dieci.
Il cibo degli dei.
Todd Kittle, affermato scienziato sta lavorando da cinque anni ad un progetto: cibo in 3D. Stampato da una stampante creata dal suo amico Alex Bailey. Dopo vari tentativi non andati a buon fine, il capo di Todd gli da un ultimatum sul suo progetto: un mese per portarlo a termine. Todd talmente ossessionato dal progetto è pronto a tutto pur di ottenere successo e con l’aiuto del suo amico Alex, finalmente arrivano al punto. Il loro primo cibo in 3D è finalmente pronto, un biscotto fatto di polimeri e un enzima bluastro hanno dato vita al biscotto della nonna: dal gusto e dal profumo come quelli fatti in casa! Per testarlo, usano come cavia il cane da laboratorio e qui ha inizio un nuovo virus…
Stava analizzando la sostanza bluastra che aveva dato a Todd Kittle per far funzionare fino in fondo la stampante 3D e quello che stava scoprendo non gli piaceva per niente. “Santo…Dio…”, sussurrò mentre componeva il numero di Todd Kittle con il suo cellulare. “Todd, sono Alex. Devo parlarti e subito anche, è una cosa importante. Si tratta dell’additivo per la stampante. Ti aspetto qui a casa mia il prima possibile. Fai presto!
Il grammofono maledetto
Tom Rendal, acquista una vecchia casa fatiscente, sente una strana connessione in quella casa: c’è qualcosa di mistico che lo attira, una canzone che suona nella sua testa un motivetto anni ’60. Dopo la ristrutturazione si trasferisce in quella casa, una notte la musica persistente lo attrae nel sotterraneo, che fino al qual momento non ne conosceva l’esistenza. Lì sotto trovò un vecchio grammofono posseduto, che con la sua musica portò Tom a commettere dei terribili omicidi…
“Guarda… avvicinati…”. La voce gli intimava di proseguire verso l’uomo che sembrava non essersi nemmeno accorto della sua presenza. Tom allora si mosse, lentamente e con cautela. Voleva dare un’occhiata nel sacco nero per capire cosa c’era all’interno ma la voce non gli dava tregua, lo assillava affinché si avvicinasse alla tavola dove sedeva l’uomo con la faccia fra le mani.
Il signore del bosco
John Wings insieme a sua moglie Dotty, si trovano in viaggio verso Pittsburgh con la loro vecchia Mercedes. Stanchi e affamati decidono di fare una sosta in un paese vicino, Oaksville, situato tra fitti boschi. Ma quello che non sanno i due coniugi e che si stanno addentrando in una cittadina maledetta, una vecchia leggenda è molto rischiosa per la vita altrui…
“Chi sono io non ha importanza, mi creda. Dovete andare via da questa città finché siete in tempo. Succedono cose strane a Oaksville, cose che non sono di questo mondo. Rimontate in macchina e filate via come il vento cosi come siete arrivati.” “Ma che sta dicendo? Perché dovremmo andarcene di corsa? Siete tutti pazzi in questa città?”, chiese spazientito John.
La bottega delle anime
L’ultimo racconto parla anch’esso di entità oscure. Il piccolo Alan nella notte di Halloween, attratto da una voce si addentra in una vecchia bottega. All’interno un anziano signore lo invitò a toccare una vecchia marionetta e dopo il tocco di Alan, che si ritrovò indietro nei tempi, più esattamente ai tempi di Erode e qui ha inizio il suo lungo viaggio tra le anime dannate…
<<Già, sono proprio magiche. Raffigurano alcune persone che adesso non ci sono più, ma realmente esistite sulla terra, sai? Quale ti piace di più?>> Alan indicò una marionetta dall’aspetto fiero e regale. Sotto di essa, una targhetta riportava solo la parola “Erode”. Il vecchio guardò nella direzione indicata da Alan e prese la marionetta fra le mani, ponendola sul bancone. <<Sei cristiano, figliolo?>> <<Si, certo>> <<Allora sicuramente conoscerai Erode, un re vissuto ai tempi di Gesù. Conosci la sua storia?>> Alan Morris scosse la testa. Il vecchio sospirò. <<Vorresti conoscerla?>> <<Si. La storia mi è sempre piaciuta, soprattutto quella antica!>> disse entusiasta Alan. Il vecchio sorrise bonariamente. “
“Quotidiana follia” è composta da cinque racconti. Cinque racconti thriller/horror, stile anni ’80 simili ai film splatter americani di quei tempi. Essendo racconti, tutti si svolgono molto velocemente. Il filo conduttore è la follia umana intrisa di leggende. Una buona lettura per chi ama questo genere.
Naty
Il mio giudizio: