Recensione di: “Sono solo un ricordo” di C.K. Harp

Buongiorno Notters!
È con immenso piacere che oggi vi parlo della novità della giornata, “Sono solo un ricordo” di C.K.Harp.
Un libro che dire che mi è entrato sotto la pelle, è dire poco.
Un libro che ho segregato per sempre nel mio cuore e che leggerei ancora, ancora e ancora.
Un libro che “grazie a Dio l’ho letto!”.
Scopritelo con me! 😉

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TITOLO: Sono solo un ricordo
AUTORE: C.K.Harp
EDITORE: Self-Publishing
GENERE: Romance LGBT (MM)
FORMATO: eBook/Cartaceo
PAGINE: 250 circa
FORMATO: ebook (prossimamente cartaceo)
PREZZO: € 4,99

 

SINOSSI

La vita non è stata facile, per Tyrone Vidal. L’infanzia e l’adolescenza con un padre autoritario e violento lo hanno provato e reso insicuro, ostacolando le sue naturali inclinazioni. Solo il matrimonio con Sandy e la nascita della loro bambina Janet sembra restituirgli un po’ di serenità, almeno finché non si imbatte in Richard Ford. Il giornalista freelance rivoluziona tutta la sua vita, lo riporta alla sua vera essenza e lo sprona a credere in se stesso e in ciò che è realmente. L’attrazione che Tyrone prova per lui impiega un battito di ciglia a diventare amore e neanche il richiamo del suo matrimonio sembra essere sufficiente a minare il forte sentimento che lo lega a Ford.
Ma la mente gioca brutti scherzi, e se per tutti questa è una mera constatazione, per lui diventa un futuro scritto quando arriva la notizia di una malattia che, in maniera lenta e subdola, sta iniziando a minare il suo corpo e i suoi ricordi.
Eppure la realtà, come spesso accade, supera qualsiasi prospettiva e se il passato comincia a diventare sfocato, un grande amore può diventare l’unico faro da tener presente per navigare a vista. E respirare davvero come non si è mai fatto.

RECENSIONE
ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!

Ho sempre pensato che se esiste un sentimento al mondo che nessuno è mai riuscito, riesce e riuscirà mai a spiegare, quello è l’amore.
Ho sempre pensato fosse un sentimento troppo complicato, troppo grande, troppo tutto, per essere compreso.
Ho sempre pensato che quel che ti fa vivere l’amore, non lo puoi raccontare a parole perché non ne esistono tali da essere anche solo paragonate alla miriade di sensazioni che questo sentimento regala.
Ho sempre pensato fosse fatto di tantissime sfumature, l’amore, difficili da percepire e che contribuiscono a renderlo così maledettamente unico.
Ho sempre pensato tutto questo, fino a che non mi sono imbattuta nella meravigliosa storia d’amore di Tyrone e Richard.

image (3)Tyrone è un uomo apparentemente felice, sereno: una bellissima e premurosa moglie che le ha regalato una splendida bambina, una casa accogliente, un lavoro appassionante ed interessante sono i pezzi che compongono il puzzle della sua vita.
Un puzzle che, però, è stato distrutto tanto tempo prima di conoscere Sandy, sua moglie; distrutto da chi, invece, avrebbe dovuto aiutare Tyrone a comporlo.
Ma la tristezza e il dolore di quel periodo, hanno portato via con se per sempre dei tasselli che Tyrone non riesce più a trovare per aggiustare il puzzle della sua vita, almeno fino a che…

«In ogni caso, piacere, mi chiamo Richard. Richard Ford» si presentò l’uomo porgendogli una mano aperta, cordiale, invitante. Tyrone spostò lo sguardo da quegli occhi magnetici alle dita forti e callose e, con una strana fretta in corpo, si pulì alla bell’e meglio la mano sui pantaloni scuri e rispose alla stretta, avvertendo da subito il calore asciutto e accogliente di quella presentazione fuori dall’ordinario.
«Tyrone Vidal» rispose, sperando di non sputacchiare i residui del pomodoro un po’ ovunque. Non sapeva capacitarsene, ma la sensazione di dover dare di sé una buona prima impressione stava annientando la ragione e anche la stanchezza.

Succede che Tyrone incontra Richard, e che Richard incontra Tyrone.
Succede che i loro sguardi si cercano anche senza conoscersi.image (4)
Succede che Tyrone si perde nella vastità del verde bottiglia degli occhi di Richard, e che Richard si perde nell’immenso azzurro degli occhi di Tyrone.
Succede che le loro mani, le spalle, le ginocchia si sfiorano emanando elettricità da tutti i pori.
E sul più bello, nel momento più romantico su quella odiata/amata panchina, succede che Tyrone si strozza col suo sandwich e che Richard lo salva.
E nel momento in cui Richard abbraccia Tyrone, preso dallo spavento, capiscono.

“E in un attimo era tutto chiaro, era già amore”
Ti aspetto – Alessandra Amoroso

Ad un tratto l’emozione prevale sulla ragione, il cuore sulla mente, le sensazioni sui pensieri.

Ad un tratto, la consapevolezza si fa strada nella mente di Tyrone che, dopo quell’incontro, non riesce a togliersi dalla testa quei profondi occhi verdi che, ormai, hanno scavato un buco nella sua anima.

“Chiuse un momento gli occhi, mentre il notiziario voltava pagina sulla cronaca estera, e tornò per un attimo alla sensazione che aveva provato nell’abbraccio fugace che si erano scambiati dopo il salvataggio. Aveva sentito i muscoli possenti di Richard aderire contro la sua schiena, le braccia forti cingerlo con delicatezza, l’alito caldo nell’orecchio. Era rabbrividito, se lo ricordava  […] “

Inizia così la storia di Tyrone e Richard.
Inizia con uno dei due che salva la vita all’altro, ma la verità è che il loro amore ha salvato entrambi: Richard dal suo matrimonio che era basato sul nulla, Tyrone dalla vita che si stava trascinando, dal suo passato che era presente in ogni sua giornata, dall’accontentarsi, dal non essere felice.
image (5)Richard e Tyrone sono l’uno la roccia dell’altro, sono l’uno l’àncora dell’altro e il loro amore è semplicemente puro.
La cosa più genuina che sia mai esistita sulla terra.
Immenso, forte, irrazionale, emozionante, sensuale, piccante, dolce e amaro: questo è l’amore tra Tyrone e Richard.
Ciò che di più complicato c’è al mondo, eppure così incredibilmente semplice.

Ma sono costretti a nascondersi, a viversi nell’ombra per anni perché entrambi sono sposati, entrambi hanno famiglia.
Sono costretti a vivere il loro amore tra le mura di un hotel perché non hanno un posto loro, un nido d’amore in cui consumare l’unicità del sentimento che li lega.
Eppure questa situazione non può durare per sempre, eppure qualcosa deve cambiare…

E qui si vivrà realmente la difficoltà di vivere un amore complicato, di vivere un amore talmente grande da preferire di omettere la verità pur di vedere felice l’altra persona, preferire di soffrire noi stessi pur di non ferire la persona che si ama.
Non mancheranno i momenti “no”, le crisi, gli allontanamenti e gli ostacoli da superare; ostacoli che, però, Richard e Tyrone saranno in grado di superare meglio di un atleta delle olimpiadi, perché l’amore vince su tutto, e loro ne sono la prova.

“Sono solo un ricordo” è una bellissima emozione.
Ho iniziato a leggere questo libro immaginando di sapere cosa mi trovavo davanti, in cosa mi stessi imbattendo.
Oggi, però, sono felicissima di dirvi che mi sbagliavo, Dio quanto mi sbagliavo!
Questo romanzo è il classico esempio di come non bisogna mai lasciarsi convincere dagli stereotipi, dai pregiudizi, dalle proprie convinzioni perché andare al di la dei propri limiti spesso regala emozioni talmente belle e forti da non averle mai provate prima.
E questo è proprio quello che è successo a me quando ho aperto questo libro.

La storia è un continuo alternarsi tra presente e passato: il racconto, infatti, è raccontato dal Tyrone del presente, invecchiato e malato, che ricorda la sua incredibile storia d’amore e la racconta al lettore.
Questi momenti così diversi non sono mai motivo di confusione, anzi, arricchiscono notevolmente tutta la storia.
I personaggi sono semplicemente perfetti, dal primo all’ultimo, giusti nei loro panni e impossibili da dimenticare.

Nonostante “Sono solo un ricordo” parli di una storia di un amore omosessuale, tutto é assolutamente normale, naturale, perché le tematiche affrontate, i problemi di coppia, i momenti felici, descrivono la naturalezza di un amore vero e sincero, che non ha diversità.
E penso che C.K. Harp, in questo, sia stata/o semplicemente un mostro di bravura, perché non mi era mai successo di imbattermi in un libro MM del genere e di innamorarmene in questo modo.
Penso che l’autore abbia onorato l’amore omosessuale con questo libro, penso che chiunque debba leggerlo: al di la delle apparenze, al di la degli schemi mentali, al di la di tutto.
Perché questo libro regala brividi, emozioni nell’anima, pelle d’oca e lacrime infinite.
Questo, è uno dei libri più belli che abbia letto.
Credetemi, non riesco a trovare altre parole per descrivervi cosa mi ha dato questo libro che, forse, mi ha emozionata più dell’amore in sè.

… Ecco sì, ora forse ho trovato qualcosa di tanto grande che non si riesce a spiegare proprio come l’amore.
Grazie, per questo stupendo regalo! ❤

Edna.

Il mio giudizio:

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Più di ottimo, si può? 😂

Un pensiero su “Recensione di: “Sono solo un ricordo” di C.K. Harp

  1. C.K.Harp ha detto:

    Devo riprendermi… Devo riprendermi da questa recensione perché di così belle e sentite non ne avevo mai ricevute. Il fatto di averti emozionata in questo modo, di aver raggiunto l’obiettivo di raccontare l’amore per come lo intendo io… Non ha davvero paragoni per l’emozione che tu hai regalato a me. Grazie di cuore, le tue parole sono splendide!

    Piace a 1 persona

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