Recensione di: “Danza per me” di Emily Pigozzi

Ciao Notters!
Trovare il tempo di raccontarvi le mie letture sta diventando quasi impossibile ma non mi arrendo e così, eccoci qui!

Oggi torno a parlarvi di un’autrice affezionata di Notting Hill Books, una delle prime che ci ha tenuto compagnia e che, nonostante il passare del tempo, continua a sceglierci ad ogni pubblicazione. È Emily Pigozzi con il suo nuovo romanzo new adult: “Danza per me”.

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TITOLO: Danza per me
AUTRICE: Emily Pigozzi
EDITORE: Rizzoli
COLLANA: Youfeel – Mood erotico
DATA PUBBLICAZIONE: 30 Settembre 2016
GENERE: New Adult
FORMATO: eBook
PAGINE: 100
PREZZO: € 2,99

 

 

SINOSSI

Lei non conosceva il linguaggio della passione, lui le avrebbe insegnato i passi per raggiungere la felicità.

Fin da bambina Bianca ha un sogno: diventare una famosa ballerina classica. Per questo studia duramente all’Accademia della Scala. Nella sua vita sembra non esserci posto per l’amore, il suo corpo è solo uno strumento per la danza. Ma un giorno, in seguito a un provino andato male, una delle sue insegnanti le spiega che il suo modo di ballare è corretto ma meccanico, senza sentimenti. Delusa e piena di dubbi, Bianca decide di partire e per caso, complici un treno guasto e un black-out, conosce Max. Giovane, bellissimo ed enigmatico, per Bianca è naturale confidargli i suoi problemi e le sue paure. Max le fa una proposta: sparire con lui per pochi giorni. Le insegnerà il gusto dell’amore e della sensualità. E subito dopo i due dovranno salutarsi, per non rivedersi mai più. Ma non sempre la vita va come previsto, spesso lo spettacolo è diverso dalle prove. Dopo quei pochi giorni nulla è più come prima: Bianca e Max si ritroveranno invischiati in una spirale di passione e di desiderio dalla quale sembra impossibile uscire, per quanto la vita provi a dividerli per sempre.
Un romanzo delicato e sorprendente, una passione che sboccia in punta di piedi e diventa un maestoso e sensuale passo a due.

RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER***

Se dovessi descrivere questo romanzo con una sola parola beh, non avrei alcun dubbio; la scelta ricadrebbe inesorabilmente sulla parola PASSIONE.
“Danza per me” parla di questo.
Di Bianca, giovane e talentuosa ballerina classica che ha fatto della danza la sua migliore amica. Di Bianca e della sua passione per la danza, di Bianca e della sua passione per Max, di Max e della passione che lo lega a Bianca.
Un unico, inesorabile, vortice di passione, Sfrontata e crudele, sana e dispettosa.

img_3347Bianca è una ragazza determinata, dedita al sacrificio, innamorata delle sue mezze punte e dei tutù che indossa con rigore ogni giorno. Ama la danza fin da bambina e l’Accademia della Scala non ha fatto altro che alimentare questo fuoco che domina la sua vita.
È un allenamento duro e doloroso quello della danza, in particolar modo di quello di una danza in cui la perfezione stilistica e tecnica sono fondamentali tanto quanto l’ossigeno che respiriamo. Non esistono distrazioni, serate con gli amici, storie d’amore, cinema il sabato sera. Non esiste nulla per la nostra Bianca, se non lei: la danza.

“Avete mai visto i piedi di una ballerina? Sono uno scenario di devastazione, di cicatrici, di carne viva. E se sei come me devi lottare ogni giorno per mantenere quel livello, perché forse madre natura con te non è stata abbastanza generosa, nonostante ti abbia fornito un corpo creato per essere una macchina per la danza. Allora non puoi permetterti distrazioni di alcun genere. Non so da quanto tempo non faccio tardi la sera, da quanto non ho un ragazzo. Bé,
quello da mai, diciamo. Ma nella mia testa c’è una sola cosa: il balletto. So perché sto correndo, so dove vado. Dritta verso la meta, seria e concentrata, il mio corpo come un meccanismo che non deve sentire dolore, paura, amore.
Bianca di ghiaccio, mi chiamano.
Ballo, ballo e basta. Il mio corpo esegue, la testa si estrania e controlla che lui, macchina perfetta, sia schiavo della danza.”

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Fino a che arriva quel momento. Quello che sembra annientare ogni cellula, ogni fibra e che spazza via ogni possibilità di appiglio, di illusione. Arriva quel momento in cui senti la guancia bruciare sotto le dita della delusione è quello schiaffo brucia come non mai.
E spesso chi è in grado di farci tanto male è proprio ciò che amiamo di più.
Nel caso di Bianca è proprio la danza a lasciarla vuota e inerme, a tradirla attraverso la voce della sua rigidissima insegnante, Irina Netrebko: “Ti manca qualcosa, Bianca”.
Queste parole risuonano nella sua mente come un motivo incessante, una melodia a tutto volume che non vuoi sentire ma che non riesci ad abbassare.
Delusa e amareggiata decide di prendersi una pausa e di andare a Roma a trovare la madre che non vede da tempo.
Un treno che parta da Milano e arrivi nella capitale. Un piano semplice e con poche possibilità di variazioni improvvise, tutte tranne una…

Mi guardo attorno, stropicciandomi gli occhi: il vagone è semideserto, e soprattutto buio. Cos’è successo? Mi alzo in piedi, facendo cadere a terra il cappotto con cui mi ero coperta: siamo fermi in mezzo al nulla, e fuori dal finestrino c’è solo un grigio plumbeo tendente all’oscurità, quasi un presagio di tempesta. Dove sono finita?
«Ma cosa…» sbotto. Lo scompartimento sembra essere vuoto: evidentemente gli altri passeggeri nel frattempo sono scesi, o si sono spostati. Decido di cambiare anche io vagone: non è prudente stare qui da sola, penso, alzandomi in piedi.
«Siamo fermi da qualche minuto, credo sia un guasto. Presto ci diranno qualcosa, spero.»
A parlare è stata una voce maschile calda e molto profonda. Mi guardo attorno alla ricerca del proprietario della voce e due file avanti, nella penombra, vedo un ragazzo. Vista l’oscurità non mi è facile distinguerne i tratti: noto che è ben piazzato, sembra muscoloso e anche giovane.”

Poi basta un attimo, quella voce intensa, il calore del suo giubbotto, i suoi occhi, le sue mani… tutte le barriere di Bianca sembrano sbriciolarsi in un nonnulla e così, come un fiume in piena, si lascia andare a raccontare a quella splendida creatura a lei estranea, ogni più piccola paura, frustrazione, ogni sfumatura di delusione, ogni particella di dubbio e insoddisfazione. Insieme alle lacrime, che scorrono copiose sul suo viso, Bianca sembra perdere anche quella razionalità che ha sempre distinto il suo carattere e si trova ad accettare una proposta abbastanza insolita, una proposta che, col senno di poi, potrebbe cambiarle la vita.

Due giorni, solamente due. Due giorni in compagnia di Max, quello sconosciuto che sta toccando corde del suo corpo che non sapeva nemmeno potessero suonare.
img_3345Quello sconosciuto che la sta facendo sentire preda di un cacciatore spietato ma anche donna, come non si era mai sentita. Due giorni con un uomo di cui non sapeva niente e che non le prometteva fiori né cene al lume di candela ma unicamente amore. Un viaggio sensoriale attraverso il quale la nostra Bianca conoscerà il suo corpo, imparerà ad ascoltarlo e ad essere padrona.
Due giorni, e niente di più. Due giorni al termine dei quali ciascuno di loro tornerà alla propria vita, senza voltarsi indietro.

Ma se le cose andassero diversamente? Se dimenticare quei giorni fosse più difficile del previsto? Se trovarsi, anche solo per poche ore, rappresentasse linfa vitale? Se Max e Bianca non riuscissero a stare lontani?

Comincia così l’avventura di Bianca e Max, un’avventura inaspettata, intensa, profonda, estremamente delicata a volte per poi diventare amara e dolorosa.
Una storia d’amore che sembra volersi nascondere, un eterno gioco di ruolo che sembra trovare la giusta soluzione quando i nostri protagonisti si trovano l’uno tra le braccia dell’altra.
Una storia dalla trama originale, che non conosce banalità. Inutile ribadire la classe dell’autrice che si conferma, anche in questa veste più sensuale, una penna da ammirare.

“Danza per me” è un romanzo appassionante e passionale, dalle tinte rosso fuoco e dal gusto al peperoncino, non conosce noia né momenti di empasse. È un libro avvincente, che coccola il lettore con attimi di infinita dolcezza e poi lo riscuote con avvincenti colpi di scena.
Un romanzo caldo, appassionante, armonico.
Un meraviglioso passo a due che fa vibrare l’anima e accende emozioni fino all’ultimo applauso, quando il sipario cala e, insieme al battito accelerato del cuore, resta il buio.

“Ho imparato che non vale la pena tenersi tutto dentro, perché la vita può finire in un soffio. Però può anche stupirti, regalandoti momenti di rara perfezione, da conservare per sempre e trasformare in una lezione speciale.”

Julie ❤️

Il mio giudizio:

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