Ciao Notters! 🙂
Lo ammetto: sono un po’ emozionata.
È la prima volta che mi capita di recensire in anteprima un romanzo YouFeel.
Sono consapevole di averlo detto svariate volte ma continuerò a ripeterlo come un mantra: io adoro questa collana! ❤️
Adesso però è arrivato il momento di arrivare al sodo e di svelarvi che il libro che sto per raccontarvi è “Volevo essere Sailor Moon” di Federica D’Ascani.
TITOLO: Volevo essere Sailor Moon
AUTRICE: Federica D’Ascani
EDITORE: Rizzoli
COLLANA: YouFeel
MOOD: Ironico
DATA PUBBLICAZIONE: 14 Aprile 2016
GENERE: Romance ironico
FORMATO: eBook
PAGINE: 66
PREZZO: € 2,49
SINOSSI
Bea sarebbe una ragazza solare. Ma lavora per i quattro malvagi delle tenebre, è fidanzata da anni con Emiliano, ha una vita grigia e piatta quanto può esserlo un pollo ai ferri, e la sua amica Daniela non perde occasione di rimarcarlo. Però a Bea basta parlare al telefono con Simone, il nuovo collega della sede di Rimini, perché il suo cuore batta impazzito. Il Tuxedo Mask romagnolo, con la voce roca e il temperamento esplosivo, sembra uscito direttamente da un sogno, e quando finalmente Bea lo incontra dal vivo è magia. Non importa che gli occhi di Simone non siano azzurri come quelli del bel Cavaliere della Luna… Bea ne subisce il fascino come fosse Sailor Moon: tredicenne, imbranata, innamorata. Ma la vita reale è lì che incalza, con le figuracce sul lavoro, il fidanzato sbiadito, la canasta a Natale, e un’amica che nasconde qualcosa di grosso… eppure forse è proprio in un momento così che bisogna trovare il coraggio di fidarsi di un cavaliere misterioso. E liberare la guerriera impacciata ma grintosa che si nasconde dietro alla maschera dell’impiegata seria e posata.
Dall’autrice di “L’istinto di una donna” e “Splendido come il sole di Tulum”, una commedia brillante e audace, magica e appassionata, e sorprendentemente divertente. Com’è l’amore quando è quello vero.
RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!***
Non è facile scrivere questa recensione…
Non è facile scrivere qualcosa che non sia troppo e possa rovinarvi la sorpresa.
Non è facile scrivere qualcosa di diverso dalla sinossi che è di per sé “illuminante”.
Non è facile scrivere di un libro ironico, dalle sfumature sensuali e dai numerosi momenti di romanticismo.
Non è per niente facile e mi sta venendo un po’ il cosiddetto “blocco dello scrittore” (anche se poi scrittrice non sono! 😝)
Voi ci credete alla magia? Al colpo di fulmine? All’irrazionale attrazione?
Se ci credete allora vi scoprirete protagoniste di questo libro, talmente vicine alla nostra Bea da sentirne le emozioni e se invece non ci credete scoprirete, leggendo questa storia, che questa bizzarra ed imprevedibile sensazione di scombussolamento interiore non è utopia!
Bea é una ragazza equilibrata. Ha un lavoro che, nonostante i ritmi serrati, adora e alla quale dedica tutta sé stessa, é storicamente fidanzata con Emiliano da 15 anni e condivide le sue (dis)avventure con la sua migliore amica Daniela alla quale, per essere sua sorella di sangue, manca solo il cognome.
Una vita regolare, fin troppo. Talmente regolare da essere assurdamente piatta, spenta. Persino i sentimenti per Emiliano, il suo compagno di vita di sempre, sono assuefatti dalla routine, dall’abitudine.
Un amore che, come spesso accade, si trasforma in affetto. Certo, nobile e sincero, ma dove sono le farfalle nello stomaco? La voglia di toccarsi? Di tubare come rondinelle in primavera? Dove è finita la passione, il mistero, la necessitá di scoprirsi, il bisogno di possedersi?
Bea ha smesso di sentirsi così da molto tempo, Bea ha dimenticato cosa sia l’emozione, l’attrazione. Bea non sente volare le farfalle dai tempi in cui era una liceale alle prime armi. Esatto, una come Usagi: una tredicenne impacciata.
Non le manca niente in fondo se non lui, il suo Tuxedo Mask.
Il personaggio dei cartoni che troverà un volto (uno in carne ed ossa si intende) ed una voce. Una sensualissima voce con un irresistibile accento romagnolo in Simone, il nuovo collega della filiale di Rimini.
Non tarderà ad arrivare, come un fulmine a ciel sereno, l’attrazione nei confronti dello spigliato collega sornione. Un’attrazione palpabile come l’umidità nelle estive serate trascorse in riva al mare, un’attrazione che Bea cercherà di respingere, una consapevolezza che si rifiuta di metabolizzare ma che attanaglia ogni suo pensiero.
Un pensiero destinato a diventare quasi opprimente (considerando la situazione sentimentale) quando Simone farà il suo ingresso nell’ufficio di Bea.
Bello come un divo del cinema, sexy come i primi 20 maschi alpha nominati da Glamour e tremendamente affabile.
I suoi capelli scuri, gli occhi color ebano e quella barba leggermente incolta a incorniciargli il volto diventeranno la nuova ossessione di Bea che, nonostante gli sforzi iniziali e un caso fortuito del destino (capitato in in momento di isterismo totale) non riuscirà più a nascondere…
“Il telefono squillò di nuovo proprio sul nove, e lei, ancora con gli occhi serrati, rispose esasperata.
«Che tu sei una psicopatica, lo sai, vero?» proruppe senza dar modo all’amica di replicare «Tu» continuò con un dito puntato davanti a sé, come se avesse a che fare davvero con lei «dici a me di essere bipolare, ma te la giochi sul filo del rasoio per essere matta davvero. Vuoi sapere che diamine è accaduto a me, tanto che ti disperi perché sei incinta e perché il tuo Ruggero ti ha lasciata su due piedi a rimuginare sulle corna che di sicuro gli hai messo? Emiliano e io ci siamo lasciati! Sì, ci siamo lasciati, cara mia. Sarai contenta, adesso. Ci siamo lasciati perché sicuramente è attratto da un’altra alla stessa maniera in cui a me piace Simone. Sì, l’ho detto: mi piace, va bene? Penso a lui anche mentre faccio l’amore con quell’altro! E la cosa orrenda di tutta questa storia è che non facevo altro che pensarci mentre Emiliano mi lasciava. Da brava cogliona, gli ho anche mandato un messaggio per calmarmi, a Tuxedo, prima di sentire te e non riversarti addosso tutte le mie pippe mentali. E lui? Lui non mi ha risposto!» Ansimò con le lacrime agli occhi e rossa in volto. «Non mi ha risposto. Zero totale! Tu sei disperata per gli ormoni che hai in circolo? E io per quelli che non avrò mai!» urlò come una pazza.
«Eh, ma non mi hai dato il tempo di risponderti…» le rispose una voce del tutto diversa da quella che si era aspettata.”
Ciò che succederà dopo non spetta a me raccontarvelo, Bea e Simone sono sicuramente più bravi di me! 😊
“Volevo essere Sailor Moon” é una storia leggera, piacevole, romantica al punto giusto e divertente da morire! Mi sono trovata più volte a sorridere come un ebete davanti allo schermo e se le persone che mi hanno vista mi hanno scambiata per pazza… Beh non importa!
Lo stile curato e scorrevole, i riferimenti agli Anime che hanno caratterizzato l’infanzia di tanti di noi, la scelta di perseguire un linguaggio giovane ma ricercato rendono la lettura rilassante e coinvolgente.
È una storia che definirei frizzante, a tutto tondo! Una storia che consiglio a chi, come me, adora lasciarsi andare alle bellissime sensazioni dell’amore, una storia perfetta per chi vuole sorridere ed innamorarsi dell’amore.
Dopo avervi ubriacato con 1200 parole non mi resta che fare un grande in bocca al lupo (e tantissimi complimenti) all’autrice, Federica D’Ascano con la speranza di leggere presto la sua penna in altre esilaranti avventure!
P.S. Adesso lo posso dire, anche io “Volevo essere Sailor Moon”! :p
Julie. ❤
Ma che spettacolo di recensione, tesora! Bellissima… Questa sarebbe da inserire nel libro, altroché!
Ao, pure io volevo essere Sailor Moon, con tanto di scettro… e sono arrivata a 32 anni per regalarmi il ciondolo della trasformazione xD Se non so matta io! Grazie, grazie, grazie!!!
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