Buongiorno,
eccoci qua all’appuntamento del mercoledì: la voce dello scrittore!
Quest’oggi ci troviamo a fare quattro chiacchere con Gloria Pigino, del suo romanzo d’esordio “Tralci della stessa vite”che ho molto apprezzato.
Ma non perdiamoci in troppe chiacchere e partiamo!
Naty: Gloria, grazie di aver accettato il nostro invito. ☺
Gloria: Grazie a voi! E’ un vero piacere!
1-“Tralci della stessa vite” è il tuo primo romanzo, che fa parte di una trilogia. Com’è nata questa storia?
E’ nata un po’ per gioco, un po’ per caso. Mi è sempre piaciuto molto leggere. Divoro un libro dietro l’altro. E così, un bel giorno, mi sono detta: perché non provare a scrivere un romanzo? Detto. Fatto. Ho iniziato la mattina del 3 giugno di quest’anno e non mi sono più fermata.
2- La storia di Matilde e Edoardo si svolge nella terra piemontese: le Langhe. Racconti nei minimi particolari le caratteristiche, molte volte fai riferimento a dei detti piemontesi. Come conosci così bene la storia del Piemonte?
Sono piemontese da generazioni e adoro la mia terra, con tutte le sue sfaccettature. In particolare, amo la zona delle Langhe, con le sue colline, i suoi vigneti, i prodotti eno-gastronomici che hanno reso famoso il Piemonte nel mondo. Non a caso, questo territorio è stato proclamato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
3- Ami scrivere fin da bambina? Com’è nata questa passione?
Sì, mi è sempre piaciuto scrivere, sin da quando ero molto piccola. E’ la mia passione, con la lettura. Inoltre, la scrittura mi ha aiutato moltissimo a superare un periodo davvero difficile della mia vita. Mi ha permesso di evadere da una realtà complessa da affrontare, da una quotidianità fatta di ospedali, dottori, visite continue. Ed è stato anche un modo per fare tante esperienze con la fantasia che non avrei potuto vivere nella vita reale, visti i problemi di salute.
4- Matilde, ragazza con un passato non proprio roseo. I genitori li ha persi nell’attentato dell’11 settembre. Perchè proprio questa scelta?
Ho scelto di parlare degli attentati dell’11 settembre perché ciò che accadde quel giorno ha cambiato il corso della storia e ha toccato profondamente le vite di tutti. Credo che ognuno di noi si ricordi perfettamente dove si trovasse e cosa stesse facendo in quei momenti, quando gli occhi di tutto il mondo erano puntati sul World Trade Center. E’ ciò che Oriana Fallaci ha sempre gridato al mondo, dalle pagine dei suoi romanzi, ma non è mai stata presa troppo sul serio. Ed ora, quanto da lei profetizzato, si sta avverando, giorno dopo giorno. E’ stato un tributo, nel mio piccolo, a questa scrittrice e donna straordinaria, che ho sempre stimato molto.
Nel primo libro, l’argomento viene soltanto accennato, ma verrà ripreso in maniera più approfondita nel secondo volume, quando la Matilde bambina prima, e la Matilde donna poi, ci racconterà, come un fiume in piena, il dolore e la devastazione che ha subito la sua anima; un dolore comune, nella vita reale, a migliaia di individui che hanno perso un loro caro in un attentato. Di certo, quando ho iniziato a scrivere non avrei mai potuto immaginare ciò che sarebbe successo di lì a pochi mesi, a Parigi, al teatro Bataclan, nelle strade, nei bistrò, e via via in tutto il mondo. E di sicuro non avrei mai potuto pensare che l’Italia avrebbe pianto una sua figlia, vittima tra le vittime degli attentati: Valeria Solesin. E il secondo volume sarà proprio dedicato a tutte le vittime, di tutti gli attentati.
5- Edoardo, questo ragazzo dolce ed innamorato. Rispecchi un po` il carattere di una persona a te cara?
Touchè. Ebbene sì… Per la figura di Edoardo mi sono ispirata a mio marito, che amo da diciotto anni. Ero praticamente una bambina quando ci siamo conosciuti. Sono cresciuta con lui, proprio come Matilde ha fatto con il suo Edo. Lui, per me, è tutto: amico, confidente, compagno, amante. Proprio come Edo lo è per Mati, nonostante tutte le difficoltà che incontrano sul loro cammino, proprio come è successo a noi due nella vita reale, seppur per motivi molto diversi dai loro… Credo che nel secondo volume avrete modo di conoscere meglio e di apprezzare ancora di più Edoardo!
6- Matilde ha dei tratti a te simili, o frutto della tua fantasia?
Chi mi conosce bene e ha letto il libro mi ha detto: “Gloria, Matilde sei tu!”. E devo proprio ammettere che è così. E’ stato inevitabile mettere un po’ (anche troppo!) di me nella figura della mia eroina. Mi è venuto spontaneo, naturale. Penso sia dovuto anche al fatto di aver scritto il romanzo in prima persona…
7- Domanda un po’ più personale, che pongo un po’ a tutti gli scrittori. In che situazioni ami scrivere?
Io riesco a scrivere soltanto sotto ispirazione. Per cui, questo può avvenire in qualunque momento del giorno o della notte, ahimè! Ovunque mi trovi… Per questo motivo, se non ho con me il computer o il tablet, tengo sempre a portata di mano carta e penna… Non si sa mai! Meglio mettere nero su bianco le idee prima che scappino…
8- Il seguito di “Tralci della stessa vite” in uscita a febbraio 2016. Ci dai qualche anticipazione?
Qualche anticipazione… Vediamo… Vi posso dire di tenervi pronti, perché ci saranno emozioni forti! E tanti colpi di scena, fino all’epilogo finale! Mi sento, però, di dover rassicurare tutti coloro che hanno avuto modo di leggere il primo libro: nei romanzi, come nella vita, amo il lieto fine… per cui, state sereni!
9– Dopo terminata questa trilogia, hai in mente di scrivere altri romanzi? Se sì, sempre ambientati nella tua amata terra?
Sì, ho già in mente qualcosa, ma non so ancora dove verranno ambientate le vicende. Quello che so di certo è che ho intenzione di condurvi in un viaggio dove l’amore, quello vero, la fa da padrone. Quell’amore intenso, travolgente, forte, che tutti sognano di vivere almeno una volta nella vita. Un amore disposto ad affrontare qualunque ostacolo, per poi infine trionfare, su tutto e su tutti! Un romanzo, insomma, che vi terrà incollati dalla prima all’ultima pagina!
10- Ultima domanda. Mi piace mettere in difficoltà voi scrittori! Se adesso davanti a te avessi un foglio bianco cosa scriveresti?
Scriverei… due alberi genealogici, per il volume conclusivo della mia trilogia. E nessuno dei due è l’albero genealogico di Matilde… Perché i segreti sono sempre lì, pronti ad affiorare da un passato che si credeva sepolto da tanto, tantissimo tempo…
Grazie Gloria del tempo che hai dedicato a Notting Hill.
Alla prossima con “Un’annata straordinaria”! ☺
NATY💜