Buongiorno Notters!
Oggi vi parlo di un libro dalle tematiche forti. Argomenti che sono ancora oggi considerati tabù: bipolarismo, dipendenze da eroina sono gli argomenti centrali di “Sei il mio respiro” di Valentina Bazzani. Un libro toccante, che ti fa soffermare a pensare che cos’è il “buco nero” quando ti avvolge. Ora seguitemi che andiamo a conoscere Lilli e Diego 🙂
TITOLO: Sei il mio respiro
AUTORE: Valentina Bazzani
EDITORE: Eremon Edizioni
GENERE: Narrativa Contemporanea
DATA PUBBLICAZIONE: Aprile 2016
FORMATO: Ebook
PREZZO: € 2,49
LINK D’ACQUISTO: Sei il mio respiro
SINOSSI
La vita di Lilli è cambiata radicalmente dal giorno in cui diede uno schiaffo alla sua migliore amica. Uno schiaffo talmente violento che la ragazza fu costretta al ricovero in ospedale. Lilli non ricorda quasi niente di quell’episodio, se non il caldo soffocante, le gocce di sudore che l’accecavano e un’incredibile, immotivata paura di coloro che in quel momento stavano assistendo alla scena. Prima di quel giorno era una ragazza come tante, credeva che per essere felice bastasse l’amicizia di Elisa e l’amore del ragazzo più popolare della scuola. Ma le rimane solo il dolore causato da un Male senza nome né volto, che la sta lentamente consumando: il bipolarismo.
Diego, un giovane musicista con un passato pesante alle spalle, si stupisce di incontrare al gruppo di sostegno organizzato dal professor Decori, psicologo della scuola, proprio Lilli, la ragazza solare della quale era rimasto profondamente colpito. È molto cambiata, ha un aspetto trascurato e malinconico.
Lilli e Diego scoprono di essere l’uno la cura per il dolore dell’altro. Lei riprende in mano i suoi sogni, mentre lui affronta i problemi con l’eroina, che inesorabilmente busseranno alla sua porta. Il loro amore, disperato e assoluto, li spingerà ad abbassare le difese, poiché entrambi capiranno di non poter fare a meno l’una dell’altro, come dell’aria che respirano.
RECENSIONE
*** ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER! ***
“C’è sempre un grano di pazzia nell’amore, così come c’è sempre un grano di logica nella pazzia” (Friedrich Wilhelm Nietzsche)
Liliana, fino a quel maledetto giorno era una ragazza come tante, piena di vita; dove tutto ruotava tra la scuola, le sue amicizie e il suo ragazzo Marco. Poi quel maledetto giorno dove tutto cambia arriva. Arriva con una tale violenza che fa cambiare tutto in Lilli: uno schiaffo dato senza un apparente motivo, alla sua migliore amica, davanti al professore e a tutta la classe. Dove l’ansia l’assale, la soffoca e la fa chiudere in se stessa. Dove il suo corpo, la sua mente viene “impossessata” dal bipolarismo. Dopo quell’unico episodio Lilli viene emarginata da tutti, ormai è definita da tutti pazza. Lilli da quel giorno tiene un profilo basso, si nasconde sotto enormi felpe con il cappuccio. I suoi voti scolastici calano drasticamente: trova un po’ di normalità solamente chiusa nella sua stanza insieme ai suoi libri preferiti. L’unico rifugio che le è rimasto…
“Il mio umore cambia in continuazione, l’unica costante è il dolore. Mi sento trascinare verso un abisso da cui non credo di poter risalire, circondata da tenebre così fitte da farmi chiedere se esiste davvero la famosa luce in fondo al tunnel. Io penso di no. Ho perso qualsiasi punto di riferimento, sto annegando e per quanto urli non riesco a sentire la mia voce.”
Gli unici che si preoccupano di Lilli e del suo stato mentale sono sua madre e la professoressa Carboni, che le consiglia di incontrare Andrea Decori, lo psicologo della scuola. Liliana è titubante, non si fida di nessuno e pensa che parlare con qualcuno si aumentino le voci sulla sua pazzia. Ma poi si domanda, che non ha più nulla da perdere. Che in fondo una chiacchierata con uno psicologo non potrebbe farle male. Così prende la decisione di mettersi in contatto con il professor Decori. La invita a presenziare al primo incontro di gruppo e li conosce o meglio rincontra Diego. Che già frequentava la sua stessa scuola, ma da un po’ di tempo non seguiva le lezioni.
” Capelli neri fin quasi alle spalle; fisico asciutto ma definito, avvolto da una giacca di pelle nera. Ha uno sguardo ombroso, per certi versi perfino magnetico, rischiarato da incredibili occhi chiari, quasi grigi, che brillano oltrepassando quell’oscurità”
Diego è un ragazzo complicato, ha già toccato il fondo varie volte. Non riesce ad uscire, il tunnel che lo tiene incatenato, ormai già da un po’, è: l’eroina. Lui ormai si da per spacciato, ormai per lui non c’è un futuro. Ormai la sua vita è fatta solamente da droghe e risse. Ma l’incontro con Lilli è una tenue luce in fondo a quel maledetto tunnel. Complice dei loro continui incontri è anche la sorella di Diego, Sara, che piano piano si avvicina a Liliana e stabilisce un rapporto di amicizia. Questa amicizia per Liliana è una boccata d’aria fresca… e poi c’è lui che ormai è una presenza persistente nei suoi pensieri.
“Vederlo mi spaventa e mi eccita allo stesso tempo. Non so cos’abbia contro di me, forse è per ieri. Vorrei dire qualcosa ma sono troppo nervosa. Non riesco a sostenere il suo sguardo, così lo abbasso mentre lui parla con sua sorella.”
Diego, inizialmente fa di tutto per non farsi avvicinare da Lilli. Ma non perché non nutra dell’interesse nei suoi confronti, ma perché l’animo di Lilli, già ampiamente danneggiato, non ha bisogno di uno come lui. Non ha bisogno di un tossico, al suo fianco. Ma anche se Diego fa di tutto per starle alla larga, questa magicamente si avvicina sempre di più. E lui, forse, trova la forza di uscire da quel vortice schifoso che rischia di ammazzarlo ogni volta che lui ne fa uso. Forse ha trovato quel qualcosa che lo spinga a smettere veramente. Forse l’amore lo salverà da se stesso. Forse Lilli sarà la sua ancora di salvezza. Ma Diego riuscirà ad uscirne, veramente? O sarà per sempre dipendente da quella schifezza? E Liliana riuscirà a fare i conti con il bipolarismo, dove dei giorni si sente felice tanto da toccare il cielo con un dito e invece altri dove è depressa, tanto da non affrontare i suoi prossimi giorni?
“Ma anche se ne sono spaventata, qualcosa in lui brilla e mi attira; in certi momenti mi sento una falena che gravita attorno a una luce fortissima: so che mi brucerà , ma non posso fare a meno di avvicinarmi.”
Questa storia è molto toccante, non solo per gli argomenti che affronta ma tocca le corde dell’animo umano, di quanto si può essere fragili o dipendenti da qualcosa per sentirsi meglio. Liliana e Diego, anche se sono entrambi fragili, mostrano quanta voglia hanno di combattere. Soprattutto la crescita di Liliana è notevole nel romanzo, di come da tutta se stessa in una relazione, che per certi versi potrebbe essere sbagliata. Non sana per la sua psiche. Diego è un personaggio, ombroso pronto a buttare la sua stessa vita per Lilli ( questo passaggio lo capirete solo leggendo ). La prima parte del libro è molto centrata su Lilli, su le sue debolezze, nella seconda invece c’è un’enorme occhio di riguardo nei confronti di Diego. Tanto che, mi ha rivelato Valentina Bazzani, che si è talmente tanto innamorata del personaggio di Diego, che l’ha lasciato prendere il sopravvento sulle emozioni e decisioni… l’ha lasciato andare per la sua strada senza nessun tipo di forzamento e io questo posso confermarlo, perché si nota moltissimo ed è semplicemente: fantastico. Il testo e la narrazione, sia vista dal punto di vista di Lilli che di Diego è scorrevole, semplice e frizzante. Mi complimento con Valentina Bazzani, giovane autrice, ma già con una certa esperienza, infatti lei prima di pubblicare “Sei il mio respiro” aveva già in attivo due romanzi: “L’amore non si nega a nessuno” edito Butterfly Edizioni e “Per tutto il tempo che ci resta”. Ora che dirvi se non di tenere d’occhio questa autrice davvero promettente! Ah, non perdetevi “Sei il mio respiro” e ricordatevi sempre: “Fidatevi per sempre di ciò che siamo, nient’altro importa.”
Naty
Il mio giudizio: