Recensione di: “Solo a un passo da te” di Flora A. Gallert

Ehi Notters!
Oggi spero di darvi un dolcissimo buongiorno parlandovi della super novità della settimana: il nuovo libro di Flora A. Gallert “Solo a un passo da te”.
Sono certa che molti di voi abbiano già avuto il piacere di conoscerla attraverso i suoi libri…
Beh, cari Notters, è proprio vero che una persona non la si conosce mai abbastanza!
Questo libro, infatti, ci racconta un altro lato di Flora che, credetemi, vale assolutamente la pena scoprire! 😉

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TITOLO: Solo a un passo da te
AUTRICE: Flora A. Gallert
GENERE: YougAdulf
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 15 giugno 2016
PAGINE: 134
FORMATO: ebook
PREZZO: € 0,99


SINOSSI

Max è un duro. È il ragazzo più desiderato, popolare e bello della scuola ed è il miglior giocatore della squadra di football.
Odia Annie, quell’antipatica e secchiona ragazza capace di farlo sentire in colpa con un solo sguardo di disgusto e disapprovazione, sempre coinvolta in stupide attività extra scolastiche.
Insomma, tra i due è odio a prima (s)vista ed entrambi preferiscono evitarsi. Fino a quando, in seguito a un atto di puro vandalismo, Max non si ritrova a dover scontare la sua punizione in una delle tante attività di Annie. E ben presto scoprirà che quella ragazza di stupido ha poco o niente.
Noterà il suo coraggio, la sua simpatia, la sua bellezza – spesso nascosta da maglioni troppo larghi – e si troverà costretto a cambiare opinione.
Un progetto di clownterapia e un bambino senza capelli e dal volto pallido insegneranno loro cosa significa vivere.
Una storia d’amore che per Annie è un continuo alternarsi di emozioni contrastanti: Max si fa amare e un attimo dopo odiare, prima le insegna a fare l’amore e poi le dice di vederla solo come un’amica. Ed Annie è confusa, forse distrutta.
Ma lei non sa che Max custodisce un terribile segreto. Un segreto troppo grande, che non può essere condiviso.

RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!***

Quando ero piccola, un giorno, mi feci coraggio e decisi di affrontare un “argomento da grandi”: chiesi a mia mamma cosa fosse l’amore.
Avevo sentito spesso quella parola ma non ne avevo mai capito il significato perché nessuno era in grado di descriverlo; così lei mi spiegò una strana teoria in base al quale gli opposti si attraggono e i simili si respingono.
Inizialmente mi ricordo che risi, era così buffa quella spiegazione!
Poi mille domande iniziarono ad affollare la mia mente: come possono due persone completamente diverse andare d’accordo? E come possono invece, due persone uguali, non volersi bene? E soprattutto, quando nasce l’amore tra chi si vuole bene?

Sì lo so, come spiegazione è un tantino banale e ancora oggi sorrido al ricordo e rifletto sul vero significato delle parole di mia madre che ne celavano uno alquanto più profondo.
Ma oggi, se qualcuno dovesse mai farmi la stessa domanda, sapete cosa risponderei?
Beh, lascerei direttamente la parola a “Solo a un passo da te” e alla sua storia, alla storia di Max ed Annie.

Max ed Annie sono i protagonisti di questa storia dal sapore agrodolce.
Lui è bello da far male, ambito da tutte, rispettato da tutti, un ragazzo le cui parole d’ordine sono: sport e cheerleader.
Lei è una ragazza acqua e sapone che, coi suoi capelli perennemente crespi e le forme nascoste sotto larghi maglioni, passa talmente inosservata tra i corridoi di scuola da sembrare la reincarnazione del fantasmino Casper.
Lui passa le serate ad ubriacarsi coi suoi amici e a combinare guai in giro.
Lei, invece, le passa chiusa nella sua stanza o in veranda a leggere un buon libro.
Lui ha un sacco di amici pronti a fare il tifo per lui ad ogni partita e le ragazza più ambita della scuola ad aspettarlo fuori dagli spogliatoi.
Lei ha solo Tommy, il suo migliore amico, e non ha mai dato neanche un bacio.
Lui non la sopporta: odia lo sguardo di lei che gli si posa addosso ogniqualvolta che i loro occhi si incontrano.
Lei lo disprezza: odia il suo modo strafottente e il chiudersi a riccio con chiunque non sia “degno” di far parte del suo gruppo.

Penso di non avere mai incontrato due protagonisti tanto diversi tra loro!
Eppure, qualcosa che li unisce, che li lega, che li rende più simili di quanto si potessero mai aspettare c’è: dentro hanno entrambi un mondo intero da scoprire.
E sapete qual’e il bello?
Che saranno costretti a farlo quando Max si ritroverà a scontare una punizione in lavori socialmente utili e, quindi, a finire tra le “grinfie” di Annie e del suo progetto, un progetto di cui non ha mai sentito parlare e la cosa lo spaventa, sapendo quanto Annie sia secchiona e “sfigata”.
Così, quando si presenta all’incontro con Annie e Tommy per capire di che morte morire, ascoltando con un orecchio si e uno no le parole di Annie pensando automaticamente che sicuramente si annoierà da morire e che niente potrebbe andare peggio di così, ecco che qualcosa lo scuote nel profondo…

“La Clown Terapia è un modo per stare vicino a quei bambini” dico, d ’un tratto più seria di quello che volevo ma  riuscendo ad ottenere  l’effetto desiderato, ora Max è proteso verso di me e mi sta guardando. Concentrato.
“Voglio portare un po’ di colori e vivacità in quel luogo lugubre e triste, ma soprattutto voglio portare un sorriso. Spero di riuscirci”.

Da quel giorno, qualcosa cambia in Max.
Per la prima volta è incuriosito da quella ragazza tanto strana, quella ragazza che a scuola tutti prendono in giro, compresi i suoi amici.
Inizia così il percorso di Clawnterapia che si rivelerà essere, nonostante alcune difficoltà iniziali, un toccasana non solo per i bambini dell’ospedale di Raleigh, ma anche per Max ed Annie.
Quei due testoni, tra una palla rossa al posto del naso, un costume da maiale e una fiaba inventata, impareranno a sorridere delle cose belle e semplici della vita come l’abbraccio di un bambino, come il sorriso che nasce nel momento in cui lo stesso bambino prende la mano dell’uno e dell’altro e le unisce portandosele in grembo, come quando un solo e semplice sguardo incendia le anime di due persone così diverse tra loro.
Giorno dopo giorno, impareranno a conoscersi, a comunicare anche in silenzio, lasciando che le loro emozioni parlino per loro.
Impareranno ad affrontare insieme l’uno le paure dell’altro infondendosi il coraggio di ciò hanno bisogno.
Annie e Max Impareranno, poco a poco, ad amarsi di un amore puro.

“Sei bellissima quando arrossisci” mi sussurra, scostandomi un ciocca di capelli dal viso e portandomela dietro all’orecchio. Non riesco ad alzare lo sguardo ma sento i suoi occhi che percorrono la mia pelle, lasciando una scia rovente. Poi, prendo coraggio e lo faccio. Trovo i suoi occhi che mi osservano attenti. La sua mano si sposta dietro al mio collo e lentamente mi avvicina a lui. A un millimetro dal suo viso si blocca, come ad assaporare quest’attimo che ancora ci separa poi le sue labbra assaggiano le mie che lo accolgono inesperte.
Pensavo che il primo bacio fosse qualcosa di estremamente complicato, in realtà, non so come, ma sto rispondendo impaziente. Voglio di più.

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Ed è proprio questo che, per la prima volta, avranno in comune perché Annie non ha mai avuto un ragazzo e Max dal canto suo non è mai stato innamorato.
Con un progetto volto a portare un pizzico di felicità agli altri comincia la storia d’amore di Max ed Annie che, in realtà, ha portato felicità in primis a loro stessi.

Ma, purtroppo, non sarà tutto rose e fiori: Max nasconde un segreto che, se glielo permetteranno, distruggerà la loro bolla di felicità, distruggerà il loro amore.
E poi c’è Louis, quel bambino che corre sempre incontro a Max non appena varca la soglia dell’ospedale che gli ricorda tanto qualcuno… Ma chi?

“Solo a un passo da te” è un romanzo che mi ha dato tanto.
Dico fin da subito che si tratta di un romanzo che non ha bisogno di tante parole perché vale la pena viverlo, aprire la porta del proprio cuore e permettere alla storia stessa di entrare, facendo così mancare un battito pagina dopo pagina.
È una storia breve, di non tantissime pagine, ma che bastano a descrivere un amore grande e bello come quello dei due protagonisti.
Avevo già letto la penna di Flora, ma questo libro mi ha davvero stupita.
Non credevo possibile poter scrivere di emozioni, sentimenti, dolori e tematiche così forti e profonde in sole 134 pagine senza tralasciare qualcosa.
Eppure Flora mi ha dimostrato il contrario: mi ha dimostrato che spesso non serve scrivere storie lunghe eterne per emozionare, perché per quello basta lasciar parlare il cuore e scrivere di lui e delle sue sensazioni… E Flora lo fa brillantemente.

Questa storia mia ha regalato un pomeriggio di caos, in cui passavo dalla gioia allo stato puro alla tristezza più profonda in un attimo.
Ho temuto il peggio, non lo nego, ma sono lieta di dirvi che l’autrice ci vuole bene e non farà soffrire noi accanite di Romance più del dovuto!
Leggendo “Solo a un passo da te” ho ritrovato quella dolcezza struggente che ho imparato ad amare nei libri di Sparks: mi sono sentita un po come in “I passi dell’amore” e in “Colpa delle stelle” (so che sapete di cosa sto parlando! :p).
Ma questo libro è a sé perché Flora l’ha semplicemente reso unico.

Una storia d’amore profonda, sentita, disperata.
Una storia d’amore dolce come lo zucchero filato ma al contempo amara come lo sciroppo per la gola.
Una storia d’amore genuina, che da senza pretendere nulla in cambio.
Una storia d’amore che non dovrebbe riguardare due adolescenti perché si porta dietro un fardello troppo grande da sopportare.
Una storia d’amore che insegna ad amare veramente, incondizionatamente, senza riserva alcuna.
Una storia d’amore che emoziona provocando brividi su tutto il corpo.
Una storia d’amore che ho terminato con le guance bagnate e un sorriso a trentadue denti.
Una storia d’amore che mi accompagnerà da ora in avanti, sempre.

Grazie Flora! ❤

Edna.

Il mio giudizio:

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