Recensione di: “Verso la luce” di Simona Fagiolini

Buongiorno Notters!
Oggi è con grande piacere che vi parlo della mia lettura della settimana, un libro che ho amati dall’inizio alla fine, uno di quelli che non si dimenticano.
Sto parlando di “Verso la luce” di Simona Fagiolini; e se non l’avete ancora letto siete pazzi, perciò venire a scoprirne di più con me! 🙂
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verso la luce copertina per internet

TITOLO: Verso la luce
AUTRICE: Simona Fagiolini
GENERE: Romance
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 14 giugno 2016
PAGINE: 193
FORMATO: ebook
PREZZO: 2,99€

 

SINOSSI

Finalista del concorso “ILMIOESORDIO 2016”
Eva Neri, dopo la morte del padre e un tentato suicidio in adolescenza, decide di lasciare la Toscana per frequentare la Facoltà di Lettere di Torino insieme alle amiche del cuore. La madre, che si è risposata con un noto stilista spagnolo e attualmente vive a Cordoba, si rifiuta di lasciarla in un appartamento con le amiche a l’affida alle cure di una sua cara amica che lavora come colf, presso la villa di uno scrittore famoso, Giulio Martini.
Eva ne è una grande ammiratrice e spera che, lavorando a contatto con lui come assistente, l’aiuti a gettare le basi per realizzare il suo sogno di diventare scrittrice.
Ma l’incontro con Giulio non è esattamente come Eva l’aveva immaginato. Certo, Giulio è un uomo bellissimo e affascinante ma anche burbero e scontroso, chiuso in se stesso e le fa capire chiaramente che non la vuole tra i piedi. La vita di Giulio dopo la morte della moglie è divenuta molto solitaria, le uniche persone che frequenta sono l’amico psicologo Luca Agretti, con il quale però ha un rapporto conflittuale e la cognata Silvia, che è rimasta molto legata a lui anche dopo la morte della sorella. Ma Eva è testarda e vuole farsi apprezzare e rendersi utile e Giulio comincia, suo malgrado, a gradire la sua compagnia e scopre che Eva è anche un’ottima scrittrice, anche se intuisce che c’è qualcosa che la tormenta, impedendole di esprimersi completamente nei suoi libri. I due cominciano a conoscersi scoprendo di avere molte cose in comune, ma anche altrettante ombre che minano il loro rapporto e che non riescono ad affrontare.
RECENSIONE
Bisogna somigliarsi un po’ per comprendersi, ma bisogna essere un po’ differenti per amarsi.
(Paul Géraldy)
Sole e pioggia. Luce e buio. Giorno e notte. Zucchero e sale.Così diversi da essere pericolosamente simili. Così puri da essere incompresi dalla gente. Così semplici da sembrare quasi surreali. Così belli, da far male al cuore.  Sono così Eva e Giulio, due anime belle che si incontrano e si arricchiscono a vicenda fino a fondersi completamente.
Ma chi era Eva prima di Giulio?
Eva era una ragazza particolare, la classica ragazza che gli altri definivano “strana”, ma al tempi stesso quella stranezza l’arricchiva, distinguendola dalla massa.
Ha sofferto molto Eva dopo la perdita del padre, talmente tanto da tentare di togliersi la vita e provare di raggiungerlo lassù, dove tutti sembra perfetto.
Il suo unico sfogo è la scrittura: Eva riversa su di un figlio i suoi pensieri più intimi, le emozioni più intense, le sensazioni più profonde mettendoci anima e corpo, scrivendo così storie che parlano sempre anche un po’ di lei.img-20161102-wa0001
La sua continua sensazione di inadeguatezza la costringe a sentirsi perennemente sola nonostante la forte presenza delle sue migliori amiche, Linda e Serena, e di Michele, il suo fidanzato. Con la madre che vive in Spagna con il nuovo compagno, Eva si trasferisce a Torino per tentare di intraprendere la strada che ha sempre desiderato percorrere, la sua strada: la scrittura; si iscrive così all’università di letteratura dove spera, un giorno, di coronare il suo sogno di diventare scrittrice.
Inizia così una nuova vita, piena di speranze, di sogni e di pensieri positivi.
L’unica nota stonata? Lui, Giulio Martini, il famoso scrittore di best seller con il quale deve convivere.
E chi è Giulio Martini? Soprattutto, chi era Giulio prima di Eva?
img-20161102-wa0002Giulio è un ragazzo che si è visto travolgere dal successo tutto in una volta; è riuscito a trasformare la sua più grande passione nel suo lavoro e a ricavarne un’enorme soddisfazione. È bello, affascinante, famoso, benestante, con una moglie bellissima al suo fianco e con una vita che lo soddisfa. E sì, tutto sarebbe maledettamente perfetto se non fosse che, prima o poi, il peso di ciò che hai sulle spalle aumenta sempre più fino a schiacciarti.
Proprio per quel peso, difficile da sostenere, Giuli perde ciò che di più prezioso ha al suo fianco senza neanche accorgersene: sua moglie.
Una donna strappata via dal marito per colpa della strada, una mancanza che cambierà la vita di Giulio, e Giulio stesso, per sempre.
Sono questo i nostri meravigliosi protagonisti: due anime complicate, dannate, doloranti, urlanti, alla ricerca di amore, costrette a convivere.
Costrette a conoscersi. Costrette a sopportarsi e supportarsi. Costrette ad accettarsi. Costrette a viversi, incapaci poi di allontanarsi.
Certo, l’inizio non è stato proprio dei migliori…

Non  faccio  in  tempo  a  rispondere  che  una  figura imponente si staglia in fondo al corridoio. 

«E  questa  chi  sarebbe?»  dice  Giulio  Martini, squadrandomi dall’alto in basso, 
da dietro gli occhiali. Il sangue mi si gela nelle vene. Il suo sguardo non è affatto amichevole e sembra contrariato  e anche sorpreso. Forse non sapeva del mio arrivo? 
[…] I  due  escono  e  lui  si  precipita  verso  di  me,  mi  prende  i polsi, li gira sottosopra, li osserva, poi mi lasci a andare, mi guarda  negli  occhi,  poi  si  gira  e  se  ne  torna  in  quel la stanza  dicendo  ad  Agata:  «è  sotto  la  tua  responsabilità, siamo intesi? Non voglio problemi». 
«Sì signore, grazie».
Per Eva era davvero difficile riuscire a relazionarsi con il carattere chiuso di Giulio e per Giulio era difficile riuscire a lasciarsi guidare dal brio degli anni di Eva.
Sguardi di fuoco, silenzi gelidi e risposte pungenti hanno fatto da sfondo ad una convivenza forzata per giorni, fino a che uno dei due non decise di deporre l’ascia di guerra scoprendo così che, perché no, conoscere l’altro nel profondo (o almeno provarci) non poteva poi essere così male!
Ci  alziamo  e  cominciamo  a  sistemare  i  piatti  in lavastoviglie, spazziamo e poi gli dico: «grazie per la cena, era ottima. Adesso vado a dormire, sono un po’ stanca» . «Certo,  ti  capisco.  Senti  io  di  solito  la  mattina  faccio colazione  al  bar,  se  vuoi  venire  con  me,  fatti  trova re pronta verso le 8:00, così potremo anche parlare delle tue mansioni  e  organizzare  il  nostro  lavoro.  Se  non  hai  altri impegni, ovviamente». «No,  no,  va  benissimo.  Allora  ci  vediamo  alle  8:00. Buonanotte».
E così, due cappuccini e due brioche iniziano a diventare il contorno di quello che rappresentava la colazione per loro: un momento in cui stare soli, in cui imparare a conoscersi, capirsi, confrontarsi. Un momento tanto dolce quanto la glassa sopra al cornetto alla crema di Eva: impossibile resistergli! Tra una colazione, una passeggiata, un pranzetto preparato all’insaputa dell’altro e le serate fuori a cena, Eva e Giulio diventano sempre più intimi, sempre più uniti, entrano sempre più in sintonia.
Diventano sempre più loro.

«Giulio, ce la fai ad alzarti e a toglierti i pantaloni?» Lui  si  alza  e  si  sbottona  i  jeans  facendoli  cadere  a  terra, poi si siede di nuovo; mi accuccio e glieli sfilo d ai piedi, poi mi alzo per metterli sulla sedia, ma lui mi afferra  per la vita e mi attira a se, abbracciandomi, la testa appoggiata contro la mia pancia. 

«Pensavo che non saresti tornata, stanotte». Gli accarezzo i capelli. «Sono qui, va tutto bene». 
Lui  mi  guarda  con  una  strana  espressione,  poi  dice: «togliti questo!» e mi apre la lampo del vestito, che cade ai miei  piedi,  lasciandomi  in  reggiseno,  mutandine  e autoreggenti  nere,  lui  mi  guarda  come  se  fossi  una visione. 
«Sei così bella, resta con me stanotte».
img-20161102-wa0003E ad un tratto non c’è più nessuno.
Non ci sono più gli incubi di Eva.
Non c’è più Michele, il fidanzato di Eva.
Non c’è più il fantasma della moglie di Giulio.
Non c’è più la paura di appartenersi, di volersi, di scoprirsi a guardare l’altro con occhi diversi.
Ci sono Eva e Giulio.
Giulio ed Eva.
Ci sono loro due e le loro voglie, le loro paure.
Ci sono loro due e i mille cambiamenti che la loro convivenza ha portato, come l’avere un gattino che si struscia tra le gambe di entrambi ogni mattina.
Ci sono Eva, Giulio e il loro mondo.
Così, non hanno più paura.
Ma tutto questo, sarà destinato a durare per sempre?
Potranno due anime tormentate come le loro aver trovato la pace che cercavano per sempre?
Sarei veramente tentata di andare oltre, di svelarvi di più, di svelarvi i retroscena di questa struggente storia d’amore ma credetemi Notters, vi farei un torto. Perché questo è uno di quei libri da divorare, da leggere d’un fiato, da diventarne dipendenti. È un libro che fa sognare, sperare, che regala coraggio e fiducia in se stessi e belle proprie capacità, oltre che una bellissima storia d’amore.
Sì perché ci sono un po di Giulio e un po di Eva in tutti noi, il trucco sa nel saperlo riconoscere. È una storia magica, dolce, romantica e passionale, che scalda anche il cuore più duro e che illumina le giornate. È una storia vera, pura, semplice e diretta che arriva dritta al cuore. I personaggi sono descritti alla perfezione, è praticamente impossibile non innamorarsene e non immedesimarsi in essi. La scrittura è scorrevole ed estremamente piacevole; mai banale o scontata (persino la punteggiatura è perfetta!).
La storia è raccontata in modo perfetto per le 193 pagine del libro e non risulta mai ripetitiva o noiosa. L’autrice ha saputo cogliere e descrivere divinamente l’essenza dei due protagonisti e della loro storia d’amore regalandoci ore di pura perdizione tra le pagine di questo libro. È un libro bello, uno di quelli belli veri. È bello e basta.
Insomma Notters, se volete una chicca tra la vostra libreria virtuale che aspettate a leggere questa meraviglia?
Edna
Il mio giudizio:
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