Ciao Notters,
nuova recensione per voi! 🙂
Si tratta di un romanzo storico di grande successo edito da Compagnia Editoriale Aliberti – Collana LOVE.
Vi sto parlando di “Memorie di una cortigiana” di Margot Valois scrittrice emergente dall’indiscusso talento!
Questo romanzo ha illuminato la mia settimana quasi quanto le lucine dell’albero di Natale, è una storia ambientata nella magica Venezia del ‘500, romantica, passionale, una storia che emoziona dall’inizio alla fine… Una storia da leggere tutta d’un fiato!
… Siete almeno un po curiosi? Allora venite a scoprirla con me! 🙂
TITOLO: Memorie di una cortigiana
AUTORE: Margot Valois
EDITORE: Compagnia Editoriale Aliberti
DATA PUBBLICAZIONE: 18 novembre 2015
PAGINE: 200 edizione cartacea – 61 ebook
GENERE:
PREZZO: € 9,99
SINOSSI
Venezia 1595. Veronica, figlia di una delle cortigiane più note di Venezia, viene data in spposa a un vecchio medico. Il matrimonio dura meno di un mese: la ragazza riesce a fuggire dal marito, che la teneva segregata in casa e la costringeva a giochi erotici perversi. Nella sua fuga, viene soccorsa da Marco Venier, un giovane intellettuale della Serenissima, destinato alla carriera politica. Ora deve scegliere: tornare dal marito oppure diventare cortigiana. La sua strada è decisa: Veronica impara così da sua madre tutti i segreti dell’eros, diventando in poco tempo la donna più desiderata di Venezia. La sua fama di amante focosa e di donna intelligente la precede ovunque vada. Peccato che non abbia fatto i conti con la passione, quella vera, che quando arriva la travolge in pieno…
RECENSIONE
Memorie di una cortigiana è stato davvero una bella scoperta!
È un romanzo breve che parla di una storia che potremmo tranquillamente ritrovare nei giorni nostri, nonostante sia ambientata nel ‘500, raccontata con semplicità ed eleganza dall’autrice, Margot Valois.
A partire dall’atmosfera magica di Venezia descritta nei minimi dettagli, dai più nascosti e pericolosi vicoli della città, ai profumi, sapori, rumori del mercato principale, fino ai racconti delle affascinanti abitudini di quegli anni, è impossibile per il lettore non perdersi e non lasciarsi travolgere dalle pagine di questo libro che ho letteralmente divorato.
Questa è la storia di Veronica, una bellissima ragazza di diciannove anni il cui destino, nonostante la giovane età, è già segnato: deve sposare il signor Panizza, un vecchio medico della città, e vivere come una signora. Un destino deciso da sua madre, la cortigiana più famosa in tutta Venezia, che non poteva permettere a quella ragazza così incredibilmente bella, dalla pelle di madreperla, i capelli biondo rame e gli occhi di un insolito color smeraldo e oro, di diventare come lei… di diventare una cortigiana.
Veronica è una protagonista che il lettore non può fare a meno di amare: bellissima, colta, curiosa, con tanta voglia di fare, di imparare, coraggiosa e affascinante, non si arrende ad una vita fatta di soprusi, di violazioni nel corpo e nell’anima da parte del marito che usa il sesso in maniera totalmente perversa. Ha paura dell’uomo con cui deve condividere il letto, ha paura di sentirsi ogni notte quelle mani su di sé che, prepotenti, le lasciano marchi indelebili del loro passaggio. Segregata in casa, costretta da suo marito a non poter vedere nessuno, a non poter uscire, a non poter leggere alcun libro, costretta ad una vita di silenzi, di umiliazione, con una madre che non l’ascolta perché convinta che quello sia il suo posto, Veronica si sente in trappola, sente che quella non è la vita che fa per lei, sente che fuori da quelle mura c’è qualcosa di meglio per lei.
Un mese, un mese e non un giorno di più in quel palazzo, nel letto di quell’uomo, e Veronica decide di dar voce ai suoi pensieri: scappa.
Fugge da quella vita che le sta tanto stretta e non le importa se sua madre si arrabbierà, è disposta a tutto pur di non tornare da suo marito, anche a diventare una cortigiana. Veronica si arma di un mantello di seta nera e percorre tutti i corridoi del palazzo senza mai voltarsi indietro fino a quando non si ritrova, finalmente, all’aria aperta e una dolcissima sensazione di libertà la investe. Ma…
<< Dove credi di andare, ragazza?>> una voce maschile dal timbro deciso le rivolse quella domanda. Un’ombra si avvicinò a lei, non appena fu fuori dal cancello del palazzo di Panizza.
Veronica restò immobile per qualche istante prima di voltarsi verso l’uomo che aveva arrestato la sua fuga. Non aveva paura, non si trattava della voce del Panizza, ma di quella di un giovane uomo. Scrollò le spalle, si ricompose e affrontò lo sconosciuto con sguardo fiero.
<<Vado a casa mia, signore>> esclamò in tono di sfida. Abbassò il cappuccio del domino rivelando la sua chioma, che brillò di intensi riflessi ramati e dorati sotto i raggi del sole mattutino. L’uomo restò per un attimo incantato e poi posò lo sguardo sul viso di lei. I loro occhi si incrociarono. E stavolta fu Veronica a rimanere senza parole. Lui era bello come un dio. Era alto e slanciato. L’ovale del viso era spigoloso e incorniciato da una folta chioma riccia e nera. Gli occhi leggermente divergenti, erano di un indefinito colore tra il verde e il nocciola. Il naso era dritto e appuntito. Le labbra regolari e carnose.
Un incontro/scontro con uno sconosciuto che la sconvolge, che le fa perdere le sue sicurezze, che la stordisce, che la investe come un uragano, e che nel profondo del suo cuore, sa già che le cambierà la vita… ma Veronica ha ancora in mente il suo obiettivo: fuggire da quell’uomo. E così, con un “indovinello”, lascia il suo sconosciuto e se ne va.
<<Posso almeno sapere il vostro nome?>> le chiese quando lei ormai lo aveva superato. Veronica si fermò per un attimo, si girò verso di lui e gli rivolse uno sguardo impertinente mentre gli rispondeva:
<<Il mio nome è nascosto nel volto di Nostro Signore… se volete sapere di più, chiedete della fanciulla in Santa Maia Formosa.>>
Lo sguardo dello sconosciuto si fece più attento. Aveva smesso di ridere, ora, e guardava Veronica con ammirazione. […] Veronica si confuse tra le gente che cominciava a riempire le calli della Serenissima. Voltò l’angolo e si appoggiò al muro di un palazzo. Il cuore le batteva forte in petto e aveva le guance in fiamme. Non si trattava della corsa. Si sentiva euforica.
Così, con questa nuova sensazione in testa e nel cuore, comincia la sua nuova avventura, la sua nuova vita. Promettendo a sé stessa che mai nessun’altro uomo l’avrebbe trattata come il suo ormai ex marito, che nessun’altro avrebbe avuto la meglio su di lei e con l’aiuto di sua madre, dopo mesi di lezioni sugli uomini, sull’eros, sulla sensualità che Veronica aveva innata, arriva il giorno del suo debutto: sarebbe finalmente diventata una cortigiana. Anzi, la cortigiana più richiesta in tutta Venezia.
Veronica è felice, euforica, spaventata ma anche decisa e convinta della scelta che ha fatto. Eppure, una frase di sua madre si insinua nei suoi pensieri nel momento stesso in cui vi fa capolino il volto di uno sconosciuto…
<<Non capisci, Veronica, che la cosa più importante alla quale rinunci è l’amore>>
Un romanzo che colpisce, che rapisce, che senti scorrere sotto la pelle, che ammalia e che fa quasi desiderare di essere al posto della protagonista. Una storia che affascina, che fa sospirare di gioia e di frustrazione, che fa desiderare un colpo di fulmine simile anche a noi. Un romanzo che non può che avere il tanto atteso “happy ending”! 🙂
Personalmente ho apprezzato che sia ambientato in Italia, a Venezia, e che si capisca leggendolo che l’autrice ha una grande conoscenza dell’epoca e della città stessa.
Memorie di una cortigiana è un libro che mi ha fatto desiderare un seguito, una nuova avventura per Veronica e il suo uomo misterioso, che mi ha fatto sentire coccolata fin dalla prima pagine e che, nel momento in cui ho letto l’ultima, mi ha fatta sentire come se avessi perso un amico…
Scritto in maniera semplice e chiara, Margot Valois ci ha regalato un vero gioiello che deve assolutamente far parte della nostra libreria personale!
Consigliato? No… consigliatissimo!! 😉
Edna.
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