Recensione di: “Questo nostro dolce Natale” di Antonella Maggio

Ciao Notters e bentornati! 🙂
In questi giorni di Festa siamo stati tutti molto occupati ma, ciò nonostante, ho scelto di crogiolarmi in una lettura dolce e romantica arricchita da un’atmosfera natalizia che ha reso davvero magica la storia d’amore di Lucy e William <3.
Sto parlando ovviamente del toccante libro di Antonella Maggio dal titolo “Questo nostro dolce Natale” edito da Butterfly Edizioni.

DALL’AUTRICE DEI SUCCESSI EDITORIALI: “PROFUMO D’AMORE A NEW YORK” E “MANCHI SOLO TU”: OLTRE 15000 COPIE VENDUTE!

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TITOLO: Questo nostro dolce Natale
AUTRICE: Antonella Maggio
EDITORE: Butterfly Edizioni
DATA PUBBLICAZIONE: 07 Dicembre 2015
GENERE: Romanzo Rosa
PAGINE: 178
FORMATO: eBook
PREZZO: € 0,99 – Gratis per Kindle Unlimited

 

 

SINOSSI
** Nessuno può resistere alla magia del Natale… **

Lucy Vivian Norberg ha abbandonato la speranza di poter trascorrere un felice Natale: odia il fuoco, le luci e i colori che si accendono in città, perché tutto ciò le ricorda il suo passato e un segreto che la tormenta. Se potesse, se ne starebbe chiusa in casa, lontana da tutti, fino alla fine delle feste. Ma nel mese di dicembre si ritrova a lavorare nell’ospizio dove è direttrice con un nuovo aiutante, William, molto attraente e per nulla intimidito dalla sua freddezza. Lucy però è decisa: non vuole legami e pensa di non meritare la felicità, ma il destino ha in serbo per lei altri progetti e sotto la neve di Stoccolma nessuno può resistere alla magia del Natale…

Una storia di riscatto e di rinascita che ci ricorda la magia del Natale e dell’amore…

Se pensi di non meritare la felicità, prova a sorridere di nuovo con questo libro!

Tutti meritiamo una seconda chance…

RECENSIONE

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Non sapevo esattamente cosa aspettarmi quando ho iniziato questo libro, sì certo immaginavo l’atmosfera natalizia, immaginavo l’amore, immaginavo l’amore e il Natale insieme, immaginavo tante cose, ma nessuna di quelle che mi sono trovata a scoprire andando avanti a leggere le righe di Antonella, nessuna delle emozioni che ho provato, nessuna delle lacrime che ho cercato di trattenere. ❤

“Questo nostro dolce Natale” non è solo un romanzo rosa, credo sia uno squarcio di vita.

Lucy Vivian Norberg è una ragazza come tante, è una ragazza semplice, che si è buttata sul lavoro per sopravvivere a un dolore che ogni giorno sembra squarciarle il cuore. Una ragazza bella oltre ogni immaginazione, castana e con gli occhi verdi che però fatica a guardarsi allo specchio, divorata dal senso di colpa. Una ragazza che si è dipinta sul volto una maschera di ferro per non farsi guardare, per non vedersi, per annientare e cancellare la parte più luminosa di lei.
Lucy odia il suo nome, odia la luce, odia il colore, odia il rosso del fuoco e lo scoppiettare del camino, Lucy è la nostra tormentata protagonista che, per la maggior parte della sua vita si farà chiamare Vivian seppellendo la sua parte viva e solare, seppellendo nella parte più profonda del suo cuore “Lucy”, convinta di averlo fatto per sempre.

Vivian si trova come ogni anno alle prese con la stesura del piano ferie per il periodo natalizio, è già tutto deciso, esattamente come ogni inverno: lei si assenterà dal lavoro per le due settimane centrali di Dicembre ed emigrerà lontano, lasciando la sua adorata casa di riposo (di cui è Direttrice) in gestione ai suoi due fedeli e fidati amici di sempre nonché membri qualificati del suo Staff, quelli che la conoscono più di sé stessa e che, nonostante il gelo che abbraccia il suo cuore e il suo carattere estremamente complicato hanno scelto di starle accanto: Patrick e Hilda.

Vivian non festeggia il Natale da anni, non solo non lo festeggia ma lo detesta: vorrebbe cancellarlo dal calendario, fare una grossa ed indelebile “X” su quell’odiata data che inevitabilmente la riporta a ricordi temporalmente lontani, ma ancora troppo vivi nel suo cuore, quei ricordi che segnano il suo passato e sono destinati a segnare, irrimediabilmente, il suo futuro.
Tutto sembra andare come sempre: Vivian prenoterà le ferie lontano, lontanissimo da Stoccolma e lascerà i suoi amici, i suoi adorati nonnini e i suoi genitori tra il gelo e la bellezza inaudita della sua città… Nessun problema, nessuna novità, almeno fino a quando Hilda e Patrick non piomberanno nel suo ufficio dandole un’inaspettata notizia: il loro matrimonio, di lì a pochi giorni, esattamente il 22 Dicembre, solo tre giorni prima di Natale e Vivian sarebbe stata la loro testimone di nozze.
In un attimo l’imminente futuro di Vivian cambiò, nessuna possibilità di replica, nessuna soluzione alternativa, nessun piano B: solo la scomoda realtà.

Vivian scioccata ed inizialmente stranita per essere stata, senza nessun preavviso, obbligata ad affrontare il periodo dell’anno che più odia e messa inevitabilmente davanti alle sue più profonde e radicate paure, seppur controvoglia non poté fare altrimenti e accettò la proposta dei suoi due migliori amici: sarebbe stata la testimone del loro amore, sentimento in cui non credeva più da molto tempo e avrebbe ceduto loro le sue ferie, consentendogli di vivere una romantica e felice luna di miele.

Oltre a tutto questo Vivian si trovò ad affrontare un altro problema, non di scarsa importanza, la sua casa di riposo sarebbe stata sprovvista di due professionisti che abitualmente curavano e accudivano i suoi nonnini e non poteva certo permettersi di lasciare la struttura priva di un dottore!

“Si ricerca medico e infermiere con esperienza, referenze verificabili e rintracciabili da inserire nell’organico di una casa di cura per anziani. È richiesta capacità di lavorare in team, flessibilità nei giorni e negli orari di lavoro. La ricerca è ai fini di un periodo di prova da svolgersi prevalentemente nel mese di dicembre e durante le festività natalizie. Il presente annuncio è rivolto a entrambi i sessi, a persone di tutte le età (max 55 anni) e nazionalità. Inviare curriculum all’indirizzo e-mail o telefonare per fissare colloquio conoscitivo.

L’annuncio su internet era stato visualizzato oltre cinquanta volte in una settimana, ma le telefonate giunte al centralino si potevano contare sulle dita di una mano. Tutti quelli che avevano azzardato a richiedere maggiori informazioni, non si erano preoccupati di certo a chiedere per telefono, prima ancora del colloquio, a quanto sarebbe ammontato lo stipendio e quante giornate di riposo sarebbero spettate loro. Alcuni avevano persino rinunciato al colloquio quando avevo ribadito per l’ennesima volta che in realtà si trattava di un contratto stagionale, di un lavoro da svolgere nel periodo di Natale, anche se non escludevo la possibilità di assumere a tempo indeterminato chi si sarebbe dimostrato meritevole di restare nella mia azienda.”

Cominciò così per Vivian una ricerca disperata di un medico che potesse ricoprire l’assenza di Patrick e Hilda ma con scarsi, disastrosi risultati almeno fino a quando Patrick non la convinse a sostenere un colloquio al suo amico William, medico refenziato e dal curriculim degno di nota (e di assunzione!)

«Signore, buongiorno! Vivian, posso presentarti William?».
«Posso dirti di no?».
Borbottai sottovoce e l’unica a sentirmi fu Hilda al mio fianco che non mi risparmiò una bella gomitata.
Sorrisi per finta e con una mano invitai Patrick e il suo amico William a entrare nella stanza. William era alto, anche se non in maniera eccessiva, era moro esattamente come me, con alcune ciocche più chiare che qualcuno con malignità avrebbe sospettato fossero finte e ricreate ad hoc da un parrucchiere e come mi aveva già anticipato quella chiacchierona della mia amica, i suoi capelli erano piuttosto lunghetti e spettinati. Per un attimo credetti che, essendo amico di Patrick, avesse lo stesso brutto vizio di grattarsi la testa e dinanzi a quell’immagine a dir poco ridicola, il mio cervello inventò una nuova scusante. Mi convinsi dunque che William fosse appena giunto dall’esterno della struttura dove quel giorno il vento di Tramontana, oltre ad agitare animi e pensieri, scompigliava anche i capelli della gente che come lui non amava indossare cappelli o berretti. I suoi occhi erano verdi, anch’essi proprio come i miei ma molto più espressivi. Negli occhi di William c’era il mondo e lessi subito la curiosità, sembrava che al loro interno si agitassero le fiamme del fuoco della vita, quelle fiamme che invece si erano assopite forse per sempre nelle mie iridi, divenute ormai da troppi anni spente e consumate dalle lacrime di un dolore che non riuscivo a metabolizzare. Sul suo viso non c’era alcuna traccia di barba, agli angoli della bocca due fossette catturarono la mia attenzione e per un attimo immaginai quanto potesse essere delicata e morbida al tatto la sua pelle rosata. Era senza dubbio un bel ragazzo, ma dopotutto Hilda aveva buongusto riguardo agli uomini anche se poi si era innamorata di Patrick. Cacciai via quel pensiero insulso e soffocai un altro attacco di ridarella quando ritornai a guardare il suo abbigliamento. Indossava un maglioncino con i ricami bianchi, rossi e neri e che, con ogni probabilità, doveva avergli confezionato sua madre o sua nonna con i ferri, di quelli che i bambini sono costretti a indossare nel periodo di Natale o che disgraziatamente le nonne o le vecchie zie regalano con puntualità, ogni anno proprio in ricorrenza di quella festa che oramai io non usavo più festeggiare.
«William… lei è Vivian! Sarebbe il capo ma non ha tutta questa autorità come vuole far credere!».
Fulminai Patrick con il solo sguardo, avremmo fatto i conti ma in separata sede e soprattutto non con William davanti.
Era già difficile gestire il lavoro avendo a che fare con delle amicizie strette come collaboratori e non avevo nessuna intenzione di peggiorare la situazione, avrei preteso rispetto e soprattutto formalità dai nuovi arrivati. William sfoderò un sorriso perfetto, allungò alcuni passi nella mia direzione e quando mi si parò di fronte, allungò anche una mano pretendendo con decisione che io facessi lo stesso. «È un piacere conoscerti».

L’inizio tra i due non fu esattamente un colpo di fulmine, piuttosto lo definirei un fulmine dalla potenza inaudita dritto dritto in testa dalle conseguenze ovviamente disastrose al pari di una scossa elettrica in piena regola.
William riusciva a leggerle dentro, dentro il suo cuore spento e i suoi occhi che si sforzava di chiudere a fessura per darsi un’aria più autoritaria e questo Vivian non lo tollerava, non poteva permetterlo: nessuno avrebbe dovuto mai più sfiorare il suo cuore e nessuno avrebbe dovuto renderla vulnerabile, mai più.

William però non solo è determinato ad ottenere il lavoro (e Vivian dovrà riconoscere di non avere altra scelta!) ma è ancor più deciso a voler andare a fondo con quella ragazza che lui, da subito, chiamerà Lucy e da cui lei, non riuscirà a nascondersi.

Lo baciai, baciai le sue labbra, le guance e le sue adorabili fossette, sfiorai il suo mento ispido per quel velo di barba che mi aveva graffiato procurandomi solo benessere, la gola e poi il petto forte e mascolino, sotto il quale si agitava la sua vita, ritornai a baciarlo sulla bocca per un tempo imprecisato, lo sfiorai con un bacio e altri cento, forse mille fino a quando le nostre bocche furono rosse, fino a quando il dolore si trasformò in piacere.

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Le cose tra i due cambieranno in fretta, nessuno dei due riuscirà a fermare i battiti dei rispettivi cuori in fibrillazione, nessuno dei due potrà farne a meno… ❤
William fece vacillare le sue certezze, la sfidò con cautela, la obbligò a cambiare le decorazioni ormai logore della casa di riposo e la convinse ad accompagnarlo tra i mercatini di Stoccolma a fare acquisti.
Il nostro bel dottore riuscì laddove il tempo aveva fallito, si spinse oltre, dove nessuno aveva mai avuto il coraggio di andare e soffiò sul suo cuore ferito, disinfettandolo, curandolo con una dolcezza struggente…

William ebbe un’infinita pazienza ma riuscì a far riassaporare a Lucy la bellezza della vita, la completezza di se’ stessa, la meraviglia di sapere ridere di cuore, la magia del lasciarsi andare e la ricchezza nel riscoprire la possibilità di fidarsi e affidarsi a qualcuno.
La fece riavvicinare al fuoco, dimostrandole che non bruciava come lei credeva, cullò i suoi pianti, asciugò le sue lacrime e baciò le sue labbra più e più volte fino a farla scogliere nel profondo, fino a liberare il suo cuore da quello strato di ghiaccio e dolore che le impedivano di vivere.

Non mancheranno le sorprese, anche William si troverà a dover affrontare il suo passato, anche lui si troverà a dover fare i conti con le sue ferite più nascoste ma ancora aperte, anche lui, come Lucy si aggrapperà al sentimento che dolcemente li univa per superare la prova che più aveva temuto nella vita.

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Una storia d’amore ma ancor più di coraggio.
Una storia calda e struggente, la storia di una fenice e della bellezza della sua rinascita.
“Questo nostro dolce Natale” non è solo un romanzo, quanto una nuova definizione di “amore”.
Antonella parla di sentimenti profondi e talvolta dolorosi con infinita delicatezza, accarezza il lettore con una dolcezza che non può passare inosservata.
Lo stile di Antonella è semplice e discorsivo, i periodi non troppo lunghi aiutano il lettore a rimanere concentrato e ad immedesimarsi nelle sensazione dei protagonisti.
I personaggi sono tutti adorabili, raramente mi succede, di sentirmi legata a tutti i personaggi una volta terminato il racconto, stavolta mi è successo.

E’ una storia difficile quella di “Questo nostro dolce Natale”, una storia di tormento che ti tocca l’anima.
In questo romanzo il Natale è una cornice ed è dolce davvero, come dice il titolo… lo è perché regala la gioia nel cuore, perché la neve non è più solo ghiaccio ma anche emozione.

Un’autrice da non perdere, che non conoscevo ma che terrò al mio fianco d’ora in avanti.

Un libro consigliato a tutti: a chi non ha paura di lasciar fluire le emozioni, a chi sente il bisogno di lasciar andare un peso, a chi vuole semplicemente lasciarsi rapire e a chi non si sente abbastanza per avere una seconda chance.

Julie. ❤

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2 pensieri su “Recensione di: “Questo nostro dolce Natale” di Antonella Maggio

  1. Antonella ha detto:

    Ringrazio davvero Julie e il Blog Notting Hill Books per aver scelto di ospitarmi insieme con Lucy e William. Nei miei scritti cerco sempre di aggiungere qualcosa di mio, spero sempre di non rendere banale e scontata la storia e quando ai lettori arrivano i miei messaggi, sono felicissima e soddisfatta! “Questo nostro dolce Natale” è una storia particolare, diversa ma è anche la dimostrazione che il buio può sempre diventare luce ed io lo auguro a tutti i miei lettori! grazie, grazie, grazie ❤

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