“Fragile” I. M. Another| Book BlogTour!

Buongiorno, Notters!

Oggi abbiamo il piacere di ospitare la prima tappa del blogtour di Fragile di I. M. Another. Notting Hill Books vi presenta il romanzo e vi dà un assaggio di questo affascinante romance erotico 😉

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TITOLO: Fragile
AUTORE: I. M. Another
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 15 Novembre 2016
GENERE: Romance Erotico
FORMATO: Ebook
PREZZO: € 2,99
LINK DI ACQUISTO: Amazon Kindle

 

SINOSSI

«È un tipo molto particolare, ha delle richieste specifiche. Se farai tutto come vuole, ti darà molti soldi. Più di quanti ne hai ricevuti finora. Vedi, lui esige che tu resti in silenzio. Sempre, Melanie, anche mentre godi, anche se… che ne so, se ti sculaccia. Non devi fiatare, non vuole sentire la tua voce. Non devi parlargli, non devi nemmeno salutarlo quando entra. Devi essere muta, chiaro?»
«Certo, si può fare. Cos’altro?»
«Non puoi vederlo.»
«Vuole bendarmi gli occhi, un classico.»
«Non esattamente. Vuole che tu non sia mai e poi mai in grado di riconoscerlo, perché è una persona alquanto… popolare. Quindi, alle dieci lui verrà e busserà tre volte sulla porta, poi aspetterà un minuto prima di entrare. In quel tempo dovrai assicurarti che la finestra e le tende siano chiuse, che la luce sia spenta, e dovrai coprirti gli occhi.»
«Ah, è già il mio preferito. Come si chiama?»
«Non posso dirti il suo nome. Chiamiamolo… Mister T.»

Melanie non ha idea di chi sia. Di lui conosce solo le mani esperte che la toccano, le labbra che la sfiorano, i respiri spezzati sulla pelle, e il piacere estremo con il quale la sconvolge, nel buio e nel silenzio di una camera d’albergo. Ma quando scoprirà la sua identità, niente sarà più come prima.

*Contenuto adatto a un pubblico adulto*
È previsto un sequel per il romanzo in uscita nei primi mesi del 2017.
Info: imanother9@gmail.com – Facebook: I. M. Another Autrice

ESTRATTI

«Non c’è bisogno che tu dica niente, ascoltami e basta.»
Sospiro di nuovo, abbasso lo sguardo. Lui cerca qualcosa nelle proprie tasche, estrae il portafogli che già conosco.
«No.» lo fermo, alzando la mano. «Per favore…»
Non mi ascolta. Estrae una banconota, la avvicina pericolosamente alla candela. D’istinto, faccio come a volerla salvare dalla fiamma che ne annerisce i bordi.
«Ehi, fermo!»
«Guarda, Mel. Guarda come brucia in fretta.»
La banconota prende fuoco prima che io possa fare qualcosa, la vedo diventare cenere sotto il mio stesso sguardo.
«Ma cosa fai?!»
«È solo un pezzo di carta, non vedi?» la sventola per spegnere il fuoco, ma la puzza di bruciato ha invaso la stanza. A me sembra un terribile spreco, mi sento turbata. «Tu vali molto di più. La tua vita vale molto di più.»
«Nihil…»
«Sono l’ultima persona che dovrebbe farti questo discorso, dato che io stesso ho pagato per averti. Non sono poi un uomo migliore di quelli che hai già conosciuto.» mi interrompe, con tono grave. «Però, devo confessarti che se avessi saputo che eri così giovane e bella, non avrei mai accettato di incontrarti.»
Si sporge verso di me, sento il suo respiro sul viso. Ha le palpebre abbassate, mi parla con la voce profonda, come se mi stesse confessando un peccato. Il mio sguardo è fisso sulle sue labbra, dalle quali pendo ogni volta che si schiudono.
«È successo appena ti ho toccata.» riprende, e mi fa vibrare l’anima. «Ho capito subito che, se è vero che veniamo al mondo per uno scopo, il tuo era quello di soddisfare le mie voglie. Ti ho avuta per quella che mi è sembrata una misera manciata di minuti, e ho avuto la sensazione di essere stato io stesso a disegnare il tuo corpo, i tuoi punti sensibili, il modo in cui reagivi a me, e tenevi le labbra serrate per rispettare il silenzio.»
Oh, mio Dio. Si sta avvicinando ancora, lentamente. La sua mano si insinua dietro la mia schiena, le sue parole si infrangono sulla mia pelle. Ho caldo, mi manca il fiato, ansimo.
«Quella notte non sono riuscito a dormire. Continuavo a sentire in bocca il tuo sapore. E il mattino dopo, mi sono accorto che c’era un tuo capello sulla mia giacca.»
Prende tra le dita una ciocca dei miei capelli, ed io smetto di respirare.
«Era inconfondibile. Di questo colore profondo… rosso come le mele mature. L’ho lasciato dov’era. Ci ho pensato per tutta la giornata, ho pensato ai tuoi capelli tra le mie dita, e mi è venuta una voglia incontrollabile di afferrarli di nuovo.»
Respira sul mio collo, vicino al mio orecchio. Il mio istinto mi ordina di mettermi a cavalcioni su di lui, ma la ragione mi ricorda che c’è sua figlia in casa. Combatto questa guerra dentro di me, mentre lui riprende la sua confessione.
«Ti volevo solo per me, ma sapevo che era impossibile. Così, ho deciso che mi sarei preso tutto di te. Di lasciarti sconvolta, esausta, in modo che chiunque sarebbe venuto dopo di me avrebbe dovuto accontentarsi delle briciole.»
Mi sento come paralizzata. Il suo modo di parlare, la sua voce, le sue parole, sembrano scelti con cura per farmi cadere in una rete di sogni, farmi perdere nelle mie fantasie. Ho l’impressione che questo sia un monologo, ho paura che stia recitando solo per me, ma non ho mai ascoltato niente di più bello in vita mia. Non voglio interromperlo per niente al mondo.
È ancora più vicino, le sue spalle mi sovrastano e fanno ombra sul mio viso. Il gomito sul quale mi reggo trema, cado con la schiena sul divano, e lui ne approfitta per mettersi sopra di me. Una ciocca di capelli cade dalla sua spalla e mi sfiora, mentre mi guarda negli occhi, e distrugge la mia mente.
«Resta solo mia, Melanie.»

***  ***  ***

«In Giappone, quando un oggetto fragile si rompe, viene riparato con l’oro. Le crepe rimangono visibili, e grazie ad esse diventa più prezioso, perché sono proprio i suoi punti di debolezza, le sue ferite, a renderlo unico.» mi spiega Nihil con voce profonda, dopo aver acceso la sigaretta. «Pensi che ciò che ti è successo ti abbia segnata a vita, che rimarrai rotta per sempre, ma sei ancora qui, e sei tutta intera. Non potrai nascondere le crepe che ti sono rimaste addosso dopo quella sera, ma il tempo le renderà preziose e saranno la tua bellezza.» Sembra un monologo, un discorso perfetto che non riesco a interrompere. Posso solo tenere tra le mani il suo dono e guardarlo a bocca aperta. «Mi hai chiesto di trovare un altro modo per proteggerti, ma ho capito che solo tu puoi essere in grado di proteggere te stessa. Fa’ che questo oggetto sia il tuo portafortuna. Che ti ricordi quanto sei meravigliosa con tutta la tua fragilità quando non potrò farlo io.»
Ho paura che il vaso mi cada dalle mani. Stanno tremando violentemente, e la mia vista è annebbiata da due lacrime pesanti che non riesco a trattenere.
«Mel?»
Riesco a mettere in salvo il suo regalo, poggiandolo sul comodino.
«Non era mia intenzione farti piangere.»
Sfiora la mia mano, avverto il calore delle sue dita sulle mie. Mi mancherà da morire.

***  ***  ***

Mi fissa saccente, come se volesse analizzarmi, ed io sprofondo indifesa tra i cuscini del divano. «Tu non sei una vera prostituta.» insinua. «Le donne che fanno quel mestiere non si eccitano, non godono, e non vengono come fai tu. Quindi, o sei una rarissima eccezione, o ti sei ritrovata in mezzo a qualcosa più grande di te.»
Vorrei scappare, fuggire nel nulla, diventare invisibile. Quest’uomo mi sta rivoltando come un guanto e non lo sopporto.
«Da quanto tempo lo fai?» mi domanda ancora.
«Qualche mese.»
«E ti piace?»
«Ho i miei alti e bassi.»
Lui sospira, si sorregge la fronte con due dita.
«Ascolta, sarò onesto con te. Jefferson mi ha appena detto che non stavi mentendo, gli è bastato poco per risalire alla tua università e trovare registri, foto, e tutto il resto. Pare che tu non sia una giornalista, né la trappola di qualcuno a caccia di scoop.»
«E allora perché mi tieni ancora qui?!» grido stizzita, scattando in piedi.
«Voglio solo parlarti.»
«Eppure mi è sembrato che non ti piacesse molto conversare, Mister T!»
«Touché.» Sogghigna e mostra i suoi denti bianchissimi, si gratta il mento appena rasato. «Dovresti trovarti un altro lavoro.»
«E tu dovresti farti gli affari tuoi!» rispondo alzando la voce.
«Ascolta il mio consiglio. Ho visto il mondo più di te, e qualsiasi proposito tu abbia, non è questo il modo di raggiungerlo.»
«Cosa c’è, adesso vuoi salvarmi?» aggiungo cinica. «Vuoi fare l’eroe?»
«Di solito faccio sempre il cattivo, non l’eroe.» Mi fulmina con lo sguardo, cerca i miei occhi, li insegue per abbagliarli di nuovo, ancora e ancora, fino a farmi sentire minuscola. «Ma non è giusto che chiunque possa averti sborsando un po’ di soldi. Sei troppo bella per questo.»
È come ingoiare un cubetto di ghiaccio, per me. La mia gola è bloccata, la voce spenta, il respiro lento. Non voglio piangere. Forse è una delle cose più belle che mi sia mai sentita dire, ma brucia, mi fa male, mi rende triste. Me lo merito davvero? Una persona come me ha il diritto di ascoltare queste parole?
Riesco a respingere le lacrime, ma parlo singhiozzando, come una bambina persa.
«Io… voglio andare a casa.»
Lui si alza dallo sgabello lentamente, mi si avvicina, avvolgendomi nel suo profumo.
«Se ti chiedessi di finire quello che abbiamo iniziato in hotel, accetteresti?»

AUTORE: I. M. ANOTHER

I. M. Another ha iniziato a scrivere sin da quando ha ricordi. Ha pubblicato per la prima volta, con questo pseudonimo, il primo volume della trilogia Charming Devil nel mese di settembre 2014. Sono seguiti poi Luring Devil e Chasing Devil, conclusione della serie. Nel mese di aprile 2016 pubblica Bloody Love, fantasy a base di misteri, erotismo e vampiri. La raccolta “Quel Diavolo di un Host” arriva soltanto ad agosto dello stesso anno, con inclusi diversi extra e un finale alternativo. Il suo ultimo romanzo, Fragile, segna una piccola svolta.
Per gli amici Mia, ha una passione profonda per videogames, manga e anime: è da questi tipi di sceneggiature che trae ispirazione. Lavora da anni come newser per un web magazine a tema videoludico e high-tech.

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Ahimè, siamo giunte alla fine della prima tappa. Anadte alla ricerca degli altri post del blogtour di Fragile! Ah, #staytuned 😉 un’altra sorpresa per voi non tarderà ad arrivare ❤

Naty&Julie 🙂

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