Ciao Notters,
è vero non ci sentiamo da un po’ ma ho continuato a pensarvi sempre e quale miglior modo di dimostrarvelo se non con una bella recensione? 🙂
Il libro che vi racconto oggi è di un’autrice che ho letto per la prima volta, un’autrice molto giovane e ovviamente #madeinitaly… E’ Arianna Gallo con “La mia rivincita”.
TITOLO: La mia rivincita
AUTRICE: Arianna Gallo
EDITORE: Self-Publishing
DATA PUBBLICAZIONE: 26 Dicembre 2015
GENERE: Romance
FORMATO: eBook
PAGINE: 174
PREZZO: € 0,99
SINOSSI
Nessuno dovrebbe perdere le persone a cui tiene di più. Non si è più gli stessi dopo.
Questo è proprio ciò che succede a Paolo, un giovane ragazzo che, durante quella che dovrebbe essere per lui l’età più bella, si ritroverà ad affrontare una grande perdita.
Da quel giorno la sua vita cambia radicalmente, tanto da lasciare i suoi ed andare a vivere da solo, per cercare di dimenticare. Ma a volte, scappare non serve. Un ricordo ti segue ovunque.
Dopo alcuni anni ritorna a casa, ma solo per essere al fianco del fratello il giorno del suo matrimonio.
Ed è durante questa permanenza che i suoi occhi si specchieranno in quelli di Cristina, una ragazza che trasmette allegria solo nel vederla sorridere.
Ma dietro tutti quei sorrisi, anche lei nasconde un cuore deluso da quello che credeva fosse l’amore della sua vita.
I loro destini si incroceranno, e allora, entrambi capiranno che, quando il mondo intero cade a pezzi,quando non c’è nessuna luce a rompere il buio; basta solo un attimo, quello in cui riesci a perderti in uno sguardo.
E saprai fin dal principio, che riuscirà a sostenerti in ogni momento. Proprio come le stelle sostengono la luna.
Da quell’attimo in poi, avrai la certezza di non essere più solo.
RECENSIONE
***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER! ***
Amore, passione, rimorso, angoscia, dolore, dolcezza, rinascita.
“La mia rivincita” parla di questo e di tanto altro ancora.
I due protagonisti, Cristina e Paolo, sono due ragazzi che hanno in comune l’amarezza nel cuore per un amore finito come non avrebbe dovuto.
Cristina è una ragazza bella e spontanea, dal sorriso sempre pronto ad illuminare le giornate di chi la circonda.
Paolo è un ragazzo segnato da un dolore profondo, molto più dell’oceano. Un dolore che ha spento i suoi occhi e cancellato il suo sorriso.
Cristina ha un sacco di amici, Paolo non ne ha più.
Cristina non ha più un fidanzato e Paolo… Beh nemmeno lui.
Comincia da qui la storia di questi due ragazzi che si troveranno a condividere emozioni che non si aspettavano e a rifugiarsi l’uno tra le braccia dell’altra senza neanche avere il tempo di rendersene conto.
La passione li travolgerà in maniera così intensa, così improvvisa e così piena da non lasciargli scampo, proprio come un’onda quando il mare è in tempesta; quel mare in grado di toglierti tutto e di regalarti di più.
Paolo e Cristina cominceranno col piede sbagliato, non mancheranno tra i due malumori e incomprensioni spesso dettate dalla volontà di Paolo di chiudere il mondo fuori dalla sua triste esistenza ma la nostra protagonista riuscirà a trovare la chiave per aprire la prigione di Paolo, quella prigione che ha creato con le sue stesse mani e dal quale non vuole uscire per non dimenticare. Il dolore con il quale convive rende vivo il ricordo e quel ricordo lo mantiene in vita come l’ossigeno.
Cristina entrerà nella sua vita in punta di piedi e, senza accorgersene, inizierà a donargli nuova linfa, nuova vita.
Complice il mare, i falò con gli amici, le serate un po’ alcoliche, l’odore reciproco della pelle, gli sguardi rubati e il cuore che scoppia nel petto, Paolo e Cristina finiranno per lasciarsi trasportare da un sentimento forte, puro, incontrollabile.
“Allontanandosi sempre più dai loro amici, Cristina iniziò a intravedere una strana luce. Affrettò il passo, voleva scoprire di cosa si trattava. Ed eccole lì, sparse sulla sabbia, tantissime, piccole candeline a forma di cuore. Tutte insieme formavano un cuore più grande, al suo centro c’era un telo bianco e sopra una frase scritta in rosso.
Sei il mio grande amore.
Quella fu la seconda volta, in un solo giorno, che riuscì a farla piangere di gioia. E, asciugandosi una lacrima, con gli occhi fissi nei suoi gli disse: «Paolo, i-io davvero non so cosa dire.» Temeva che il suo cuore venisse soffocato da tutta quella gioia che provava. Si diedero un lunghissimo bacio. Dopodiché, Paolo prese a parlare. «Hai presente quella mattina in cui ti chiedevi se nel mio cuore ci fosse un posto per te?»
Lei annuì, con gli occhi che brillavano. Sembravano stelle.
«Nei tuoi occhi ho ritrovato la voglia di vivere. Come potrei non amarti?» le chiese con un tono di voce dolcissimo.
“La mia rivincita” è senza dubbio una storia toccante, una storia che fa sorridere ma anche tremare. Una storia che fa pensare a quanto spesso diamo importanza a cose frivole e banali e rischiamo di perdere quelle veramente importanti e che, al tempo stesso, fa sognare ed illuminare lo sguardo di una dolce malinconia.
Non lo nego, il finale non mi ha convinto del tutto, sono troppo amante degli happy ending per “accontentarmi” di un mezzo lieto fine!
Ho tenuto il fiato sospeso fino all’ultima pagina sperando nel colpo di scena che soddisfacesse a pieno le mie aspettative. Questo colpo di scena non c’è stato (peccato!) ma devo riconoscere una certa originalità nella scelta dell’autrice che è riuscita, in questo modo, a farmi svegliare dal mondo delle fiabe in cui adoro perdermi.
L’ho immaginata a fianco a me, sussurrarmi all’orecchio “ehi, svegliati. La vita non è fatta solo di cuori, fiori e baci perugina. La vita è fatta di cambiamenti, di scelte sbagliate, di treni rincorsi e anche di treni persi.”
La scrittura di Arianna è, stilisticamente parlando, ancora un po’ “giovane” ma ha un buonissimo potenziale. La scelta del linguaggio non è sempre ben definita, a tratti incontriamo un gergo abbastanza semplice (come direbbero gli antichi “gergo vulgaris”) e a tratti invece ne abbiamo uno piuttosto ricco e ricercato.
Arianna ha scritto passaggi estremamente toccanti, in alcuni casi non nego mi sia venuta la pelle d’oca, ed ha avuto la capacità di trasportare il lettore in un’altra dimensione facendogli vivere la magia, l’emozione e l’entusiasmo di quella fase di innamoramento che tutti noi abbiamo vissuto.
Il consiglio, assolutamente soggettivo ed altrettanto opinabile, che dò ad Arianna è quello di continuare a scrivere ancora ancora e ancora con l’obiettivo di migliorare la parte stilistica creando così un suo carattere distintivo che sicuramente non passerà inosservato ai lettori.Il consiglio che invece dò a voi amici che adesso state leggendo queste righe è quello di svuotare la mente dai pensieri, leggere questo libro ed emozionarvi in compagnia di Cristina e Paolo.
#goArianna #ioleggoitaliano
Finisco questa recensione lasciandovi con una canzone che mi ha fatto pensare ai due personaggi di questo libro, una colonna sonora che trovo perfetta per le sensazioni che mi ha trasmesso questa storia. La canzone di un cantante che adoro, il cui titolo racchiude già di per se’ l’essenza di questo libro che è stato un PICCOLO GRANDE AMORE.
“Quella sua maglietta fina
tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto
e quell’aria da bambina
che non gliel’ho detto mai ma io ci andavo matto
e chiare sere d’estate
il mare i giochi, le fate
e la paura e la voglia
di essere soli
un bacio a labbra salate
un fuoco, quattro risate
e far l’amore giù al faro…
ti amo davvero, ti amo lo giuro
ti amo ti amo davvero!
E lei,
lei mi guardava con sospetto
poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto
ed io, io non ho mai capito niente
visto che oramai non me lo levo dalla mente
che lei, lei era
Un piccolo grande amore
solo un piccolo grande amore
niente più di questo, niente più!”
Julie ❤